Giustizia. Il Governo presenta gli emendamenti alla riforma del processo civile. Si punta ad una riduzione del 40% dei tempi dei processi
Sono stati presentati in Commissione Giustizia al Senato gli emendamenti del Governo alla riforma del processo civile. Le proposte di modifica sono a firma della ministra Marta Cartabia.Tutti provvedimenti, viene spiegato da fonti di Via Arenula, sono volti all'obiettivo dell'efficienza e della riduzione del 40% dei tempi. Gli emendamenti saranno depositati - puntualizzano fonti di via Arenula - dopo la bollinatura della Regioneria generale, presumibilmente la settimana prossima. Processi civili più rapidi Efficienza e riduzione del 40% dei tempi: questi gli obiettivi degli emendamenti presentati dal Governo in Commissione Giustizia del Senato al ddl di riforma del processo civile.
Rito unificato su temi famiglia Tra gli emendamenti presentati dal Governo alla riforma del processo civile, in commissione Giustizia al Senato, c'è l'introduzione in tema di famiglia e minori di un rito unificato (art.15bis). La proposta, a firma della ministra Marta Cartabia, prevede la realizzazione un rito denominato "Procedimento in materia di persone, minorenni e famiglie". Si tratta, viene spiegato da fonti di via Arenula, di un rito unitario, che sappia salvaguardare le specificità del procedimento e i diritti dei minori, salvaguardando le competenze specifiche della giustizia minorile. Attualmente questi procedimenti sono caratterizzati da un'elevata frammentazione e da discipline diversificate: con l'effetto che non sia garantita né la parità di trattamento per vicende sostanzialmente sovrapponibili (si pensi ai diversi riti applicabili per la disciplina dell'affidamento e del mantenimento dei figli a seconda che siano nati nel matrimonio o al di fuori del vincolo coniugale), né la creazione di orientamenti interpretativi uniformi. Priorità cause reintegra lavoro La trattazione delle cause di licenziamento in cui sia proposta domanda di reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro abbia carattere prioritario. E' quanto prevede uno degli emendamenti che la Guardasigilli Marta Cartabia depositerà al ddl di riforma del processo civile al vaglio della Commissione Giustizia del Senato. In questo modo, si spiega da via Arenula, viene superato il rito previsto dalla legge Fornero: l'obiettivo è quello di evitare che lavoratore e azienda restino troppo a lungo in attesa.
Risoluzione alternativa delle controversie Tra i temi toccati dagli emendamenti elaborati dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia, quello della risoluzione alternativa delle controversie, per i quali il Governo ritiene "decisiva" una riforma degli strumenti stragiudiziali di risoluzione delle controversie che si ponga nel solco della coesistenza e complementarietà delle due vie - giudiziale e stragiudiziale - per l'ampliamento della risposta di giustizia. Vi è poi l'"estensione mirata" della mediazione obbligatoria, anche con incentivi fiscali, e l'ampliamento dei casi nei quali si può ricorrere alla negoziazione assistita, nonché la revisione della fase introduttiva del giudizio di cognizione dinanzi al tribunale e una rideterminazione della competenza del giudice di pace in materia civile.