Dopo il G7 torna la geopolitica da Guerra Fredda?

di redazione 15/06/2021 ESTERI
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Pechino considera esagerate le teorie espresse dagli alleati della Nato sulla "minaccia cinese" e accusa l'Alleanza atlantica di aver mostrato nelle conclusioni di ieri "una mentalità da guerra fredda creando uno scontro artificiale".

La Nato è tornata, "più forte che mai", per fronteggiare "le sfide sistemiche" poste delle politiche aggressive della Cina e le continue violazioni del diritto internazionale commesse dalla Russia. Dopo un summit di quattro ore, i leader dei trenta Paesi dell'Alleanza atlantica hanno mostrato un fronte comune.

 

A guidarli, questa volta, c'è il presidente americano, Joe Biden, che al suo primo vertice ha spazzato via le perplessità che aveva seminato il suo predecessore. "Voglio essere chiaro: la Nato è di fondamentale importanza per gli interessi degli Stati Uniti, se non ci fosse dovremmo inventarla", ha chiarito il capo della Casa Bianca al suo arrivo al quartier generale a Bruxelles.

"Abbiamo la Russia che non sta agendo in modo coerente con ciò che speravamo, così come la Cina", ha spiegato. Ma soprattutto ha rassicurato gli alleati: "Voglio dire agli europei che l'America c'è". E ha definito "un obbligo sacro" l'articolo 5 del Trattato che impone la reciproca difesa. Un punto che era stato messo in discussione da Trump, "stanco di pagare per la difesa degli altri". Al tavolo, in testa alle preoccupazioni degli alleati vi è senza dubbio il gigante asiatico.

Nonostante la premessa del segretario generale, Jens Stoltenberg, di "non voler una Guerra fredda con la Cina" e l'intento di "collaborare per il clima", le dichiarazioni conclusive lasciano poco spazio all'interpretazione: "Le ambizioni dichiarate della Cina e il comportamento assertivo presentano sfide sistemiche all'ordine internazionale basato su regole e alle aree rilevanti per la sicurezza dell'Alleanza.

Siamo preoccupati per quelle politiche coercitive che sono in contrasto con i valori fondamentali sanciti dal Trattato di Washington". Non è tutto: "La Cina sta rapidamente espandendo il suo arsenale nucleare con più testate e un numero maggiore di sofisticati sistemi di lancio per stabilire una triade nucleare", si legge ancora. "È opaca nell'attuazione della sua modernizzazione militare e della sua strategia di fusione militare-civile pubblica.

Sta inoltre cooperando militarmente con la Russia, anche attraverso la partecipazione a esercitazioni russe nell'area euro-atlantica". E proprio Mosca è l'altro bersaglio nel mirino della Nato. "La formazione militare e il comportamento provocatorio della Russia sul confine orientale della Nato minacciano sempre più la sicurezza dell'area euro-atlantica e contribuiscono all'instabilità lungo i confini Nato e non solo", scrivono gli alleati che ribadiscono il loro "sostegno all'integrità territoriale di Georgia, Moldavia e Ucraina", chiedendo a Mosca di "ritirare le forze che ha di stanza in tutti e tre i Paesi senza il loro consenso".

Il premier britannico, Boris Johnson, si è mostrato convinto che "Biden porterà un messaggio molto duro a Putin". Come successo già al G7 in Cornovaglia, gli europei hanno comunque tentato di avere più margine di dialogo con la Cina. "La Nato è un'organizzazione militare, il nostro rapporto con la Cina va oltre, ci sono tante altre questioni che riguardano e su cui possiamo lavorare", ha precisato il presidente francese, Emmanuel Macron, che vuole lasciare aperta la porta del dialogo.

"La Cina è un rivale in molti ambiti e alleata in molti altri, dobbiamo trovare un equilibrio", ha confermato la cancelliera tedesca, Angela Merkel. "E' molto importante che, come avviene con la Russia, venga presentata un'offerta di dialogo politico" anche alla Cina, ha insistito. Il dialogo non è mancato con la Turchia, alleato ma con non poche questioni spinose. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha avuto una serie di importanti colloqui bilaterali: ha visto Macron, Merkel e Biden.

"La Turchia ha dovuto combattere da sola il terrorismo, senza l'aiuto della Nato", si è lamentato nel suo intervento a margine. Tuttavia con Macron sembra sia stata confermata la volontà di "andare avanti con chiarezza e rispetto" e con Biden c'è stato un "dialogo molto produttivo e sincero".

La risposta della Cina arriva il giorno dopo che il vertice Nato a Bruxelles ha parlato di una "sfida sistemica" posta da Pechino. In un comunicato, l'ambasciata cinese presso l'Unione europea sostiene che questa espressione "calunnia l'evoluzione pacifica" del Paese asiatico, che in realtà ha, secondo le loro stime, 20 volte meno testate nucleare dei Paesi dell'Alleanza. 

La morte di Alexey Navalny sarebbe una tragedia, mostrerebbe che la Russia non vuole seguire le norme internazionali. Lo afferma Joe Biden, sottolineando che dirà al presidente russo Vladimir Putin che ci sono delle 'linee rosse' che non si possono superare. 

I capi di stato e di governo dei trenta paesi della Nato hanno partecipato alla foto di famiglia al quartier generale dell'Alleanza a Bruxelles. Il vertice ha poi preso il via.

"Abbiamo delle nuove sfide, abbiamo la Russia e la Cina. La Nato è importantissima e se non ci fosse la si dovrebbe inventare". Così il presidente Usa Joe Biden nel suo bilaterale con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Biden ha poi lodato l'articolo 5, definendolo un "sacro obbligo" e si è congratulato con Stoltenberg per la sua leadership. "Voglio che l'Europa sappia che gli Stati Uniti ci sono", ha aggiunto Biden. "La nostra alleanza Nato è più forte che mai. Oggi mi unirò ai nostri 29 alleati per discutere la nostra difesa collettiva, compresa quella dall'aggressione russa, le sfide strategiche della Cina, le maligne attività cibernetiche , il terrorismo e il cambiamento climatico", ha twittato Joe Biden nel corso del summit Nato a Bruxelles. 

"La crescente influenza della Cina e le sue politiche internazionali possono presentare sfide sistemiche che dobbiamo affrontare insieme come Alleanza". E' un passo delle conclusioni del vertice Nato a Bruxelles."Siamo sempre più confrontati con minacce cyber e ibride, comprese le campagne di disinformazione, e l'uso dannoso di tecnologie emergenti sempre più sofisticate. I rapidi progressi nel campo dello spazio stanno influenzando la nostra sicurezza. La più grande responsabilità dell'Alleanza è proteggere e difendere i nostri territori e le nostre popolazioni dagli attacchi e affronteremo tutte le minacce e le sfide che influiscono sulla sicurezza euro-atlantica". Si legge nella dichiarazione finale dei leader Nato. Tra le minacce anche "i cambiamenti climatici", che hanno un impatto sulla sicurezza dell'Alleanza. "La Cina sta cooperando militarmente con la Russia, anche attraverso la partecipazione ad esercitazioni russe nell'area euro-atlantica"., si legge nella dichiarazione finale del summit, in cui si elencano numerose preoccupazioni che derivano dalla politica cinese, compresa l'espansione sul nucleare.

"Le condizioni di sicurezza sono ancora in rapida evoluzione. Tuttavia, una cosa rimane la stessa: la centralità dell'Alleanza più potente e vincente della storia." Lo ha detto il premier Mario Draghi intervenendo al Summit Nato. "Mentre cerchiamo di voltare pagina dopo una delle più gravi crisi sanitarie, economiche e finanziarie della storia contemporanea, riconosciamo che la sicurezza è un presupposto necessario per preservare e rafforzare le nostre democrazie e i nostri sistemi economici e sociali", ha sottolineato Draghi spiegando che "è essenziale che la Nato si rivolga alla comunità transatlantica". "La deterrenza e la posizione di difesa della Nato devono essere attuate attraverso un approccio di ampio spettro. Dovremmo guardare a tutte le direzioni strategiche, dalla regione indo-pacifica a un focus costante sull'instabilità della regione mediterranea", ha aggiunto Draghi. "L'Italia si impegna a contribuire ancora alla deterrenza e alla strategia di difesa dell'Alleanza nonché alle operazioni e missioni della Nato e a contribuire alle nostre spese per la difesa nazionale, come ha sempre fatto", ha spiegato. "L'Italia sostiene pienamente le decisioni di avviare - attraverso la Nato 2030 - un processo di ulteriore adattamento per il prossimo decennio e di aggiornamento del Concetto Strategico 2010, basato sui tre compiti fondamentali: difesa collettiva, gestione delle crisi, cooperazione in materia di sicurezza", ha sottolineato il capo del governo italiano.

Per adattare la Nato al futuro dobbiamo adeguare strumenti e metodi". Così la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in un messaggio al forum del German Marshall Fund, prima dell'inizio del vertice dell'Alleanza. "Dobbiamo rispondere a nuove sfide restando fedeli al proposito principale di rafforzare l'unità dell'Alleanza, con un approccio di cooperazione, in particolare la stretta collaborazione tra la Nato e l'Ue", ha evidenziato Merkel.

"È un giorno importante per la Nato. come alleati ci incontriamo a Bruxelles. Il mio appello è alla coerenza: riaffermiamo con chiarezza i valori che ci uniscono, le regole e i principi che sono alla base e costituiscono la forza della nostra Alleanza", risponde il presidente francese Emmanuel Macron.

"Non stiamo entrando in una nuova Guerra Fredda e la Cina non è il nostro avversario, non il nostro nemico". Lo spiega il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso del doorstep organizzato prima del vertice Nato, che inizierà alle 13, aggiungendo che bisogna però "affrontare insieme, come alleanza, le sfide che l'ascesa della Cina pone alla nostra sicurezza". Con la Cina, ha proseguito, siamo impegnati sui cambiamenti climatici e sul controllo degli armamenti ma la sua struttura militare e il suo comportamento" finalizzato ad "aumentare la sua influenza pongono delle sfide all'Alleanza Atlantica". "Ho fiducia nel fatto che i leader dei Paesi Nato siano d'accordo nell'investire di più assieme, così tutti insieme daremo un forte messaggio di unità", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "Oggi condivideremo un'agenda ambiziosa, "Nato 2030" in cui per la prima volta avrà un ruolo importante la sicurezza climatica", aggiunge Stoltenberg.

"Questo summit è una continuazione del G7, fa parte del processo di ricostruzione e della riaffermazione delle alleanze fondamentali degli Usa che erano state come dire indebolite dalla precedente amministrazione", ha detto il premier italiano Mario Draghi arrivando al quartier generale della Nato per il summit dell'Alleanza Atlantica. "Siamo qui anche per la riaffermazione dell'Ue. L'Unione europea più forte significa una Nato più forte", ha detto ancora Draghi.

 

La Macedonia del Nord partecipa oggi per la prima volta a Bruxelles a un vertice Nato, dopo la sua adesione all'Alleanza atlantica nel marzo dello scorso anno, divenendone il 30/mo Paese membro. "Uno per tutti, tutti per uno, poichè insieme siamo più forti", ha scritto su Facebook il premier macedone Zoran Zaev, che al summit odierno è accompagnatro dai ministri degli esteri Bujar Osmani e della difesa Radmila Sekerinska. Dei Paesi della ex Jugoslavia fanno parte della Nato anche Slovenia, Croazia e Montenegro.

"E' importante che prima di vedere Putin" a Ginevra, "Joe Biden abbia deciso di incontrare i tre Stati baltici" a margine del vertice Nato. "E' un segnale che" c'è attenzione per "le nostre preoccupazioni sull'aggressività della Russia. Parleremo con Biden delle sfide di Mosca, ma anche di cybersicurezza, e di minacce ibride. L'Estonia, col suo centro specializzato può dare un contributo su questo aspetto". Così la premier estone, Kaja Kallas, al forum del German Marshall Fund prima del vertice.

"La Turchia è in prima linea per combattere il terrorismo, dentro e fuori le nostre frontiere. Ma purtroppo non abbiamo visto il sostegno e la solidarietà che speravamo di avere dai nostri alleati. Abbiamo" piuttosto "testimoniato che la cerchia di leader terroristici è stata sostenuta in ogni modo possibile, come fossero attori legittimi". Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un videomessaggio al forum del German Marshall Fund, a margine del vertice Nato. Erdogan ha spiegato che la Turchia agisce come un "alleato affidabile", ed ha salutato in modo positivo la "rivitalizzazione dei canali di dialogo con la Grecia".  Erdogan ha riferito che il suo incontro con Biden a margine del summit Nato e' stato produttivo e sincero e che lavorera' con il presidente americano per aumentare la cooperazione in futuro, auspicando che sia ripristinato il meccanismo di dialogo comune. Erdogan ha anche ricordato che ha una amicizia di anni con Biden.

Davanti alle "minacce informatiche e ibride" e alla "cooperazione tra Russia e Cina, "non si può semplicemente ignorare la Cina, ma non bisogna nemmeno sopravvalutare" la situazione, "dobbiamo trovare il giusto equilibrio". Lo ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, parlando alla stampa al termine del summit Nato. L'Alleanza dovrebbe sviluppare "un duplice approccio" di deterrenza e dialogo con entrambe Pechino e Mosca, ha sottolineato Merkel, definendosi "una grande sostenitrice dell'approccio a due pilastri". "La Cina è una rivale su molte questioni, ma anche partner allo stesso tempo", ha precisato.


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