Europei di calcio. Italia batte ai rigori la Spagna e vola in Finale. Feste e caroselli da Milano a Palermo

di redazione 07/07/2021 SPORT
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Si realizza il sogno europeo dell’Italia di giocare per il titolo europeo avendo sconfitto a Wembley in semifinale la Spagna ai rigori 5-3 (1-1 dopo tempi regolamentari e supplementari).

Domenica 11 luglio se la vedrà con la vincente della sfida di oggi tra l’Inghilterra e la Danimarca. Solo un cambio "obbligato" tra gli azzurri rispetto al quarto col Belgio, Emerson al posto dell'infortunato Spinazzola. Confermato Chiesa in attacco. Luis Enrique a sorpresa lascia all’inizio in panchina Morata e Gerard Moreno, la punta centrale sarà Mikel Oyarzabal. Italia col 4-3-3: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne.

La Spagna risponde a specchio col 4-3-3: Unai Simon; Azpilicueta, Eric García, Laporte, Jordi Alba; Koke, Busquets, Pedri; Ferran Torres, Dani Olmo, Oyarzabal. Durante il riscaldamento l’omaggio di Wembley, su richiesta della Figc, a Raffaella Carrà, morta lunedì a 78 anni, sulle note di “A far l’amore comincia tu…”. Il primo lampo è azzurro ma il palo di Barella viene annullato dal fuorigioco a inizio azione (4’). Con il passare dei minuti cresce la Spagna con il suo possesso palla che manda fuori giri il pressing azzurro. Buona chance al 13’ per Oyarzabal che però sbaglia il controllo in ottima posizione e l’azione sfuma. Tentativo anche di Ferran Torres, che recupera palla ma poi calcia a lato (15’). Grande occasione anche per l’Italia: Emerson anticipa l’uscita di Unai Simon, palla a Immobile e poi a Barella che al momento del tiro viene ‘stoppato’ da Busquets (21’). Al 25’ iberici pericolosissimi con un doppio tentativo di Dani Olmo, prima da Bonucci e poi da una gran parata di Donnarumma. Al 40’ altra buona giocata in velocità degli spagnoli, ma Oyarzabal al volo manda alla stelle di sinistro dal limite. 

A fine primo tempo azzurri vicinissimi al vantaggio con un’azione sulla sinistra di Insigne ed Emerson, il sinistro potente dell’ex romanista scheggia la traversa (44’). Nella ripresa tentativi pericolosi di Busquets su assist di Oyarzabal (52’) e poi con lo stesso Oyarzabal, para Donnarumma (58’), ma al 60’ è l’Italia a passare in vantaggio: Immobile parte in contropiede ma viene bloccato, palla a Chiesa che entra in area e riesce a battere Unai Simon con un gran destro a giro, è l’1-0. Spagna a un passo dal pari al 64’ ma Oyarzabal tutto solo davanti a Donnarumma manca la deviazione di testa su assist di Koke. Altra chance per i giallorossi di Luis Enrique ma il tiro di Dani Olmo, palla a lato (66’). Si fa vedere di nuovo in avanti la Nazionale con una palla filtrante di Chiesa per Berardi, entrato al posto di Immobile, ma il tiro dell’attaccante del Sassuolo viene respinto con i piedi da Unai Simon (68’). Tentativo di Morata che riceve palla in area, ma viene ben controllato da Bonucci, suo compagno nella Juve, Bonucci (77’). Ma all’80° arriva il pareggio della Spagna: bella triangolazione tra Dani Olmo e Morata, perfetta l’imbucata del giocatore del Lipsia per lo juventino che con freddezza trafigge Donnarumma per l’1-1.  

Finale di sofferenza, si va ai supplementari. Squadre stanchissime, l’Italia ancor di più. Si fanno vedere gli iberici con una punizione del ‘solito’ Dani Olmo, Donnarumma respinge sui piedi di Morata che però non riesce a trovare la porta, sospiro di sollievo per gli azzurri (98’).  Altri brividi su un’iniziativa di Marcos Llorente con Jorginho che salva la porta sguarnita per un’uscita di Donnarumma (102’).

Nel secondo tempo supplementare torna a pungere l’Italia con un contropiede firmato Berardi-Bernardeschi, ma la difesa della ‘roja’ chiude bene (108’). Non cambia il risultato, finisce 1-1, si va ai rigori. Dal dischetto subito l’errore di Locatelli, bilanciato da quello di Dani Olmo, per gli azzurri a segno Belotti, Bonucci, Bernardeschi, tra gli iberici non sbagliano Gerard Moreno e Thiago Alcantara, ma poi arriva la parata di Donnarumma su Morata e così decisivo il penalty di Jorginho che fa centro dando il via alla splendida festa degli azzurri. 

I FESTEGGIAMENTI

Suoni di clacson, caroselli di auto, musica ad alto volume, bandiere tricolori al vento e anche fuochi d'artificio. La Nazionale di calcio va in finale agli Europei e nelle città italiane, ma anche nei piccoli centri, da Nord a Sud del Paese, esplode la festa.

Da Milano a Palermo, da Roma a Napoli, dopo il rigore decisivo battuto Jorginho sono stati davvero in tantii a scendere in strada e festeggiare il traguardo della finale di domenica prossima, contro l'Inghilterra o la Danimarca, sempre a Londra.

Grande festa a piazza del Popolo, a Roma. "Siamo fortissimi" gridano una signora con in testa un cappello tricolore, e i tantissimi giovani che stasera hanno scelto la piazza per seguire questa semifinale I cori cantano "Siamo in finale" e le trombette non smettono di suonare per le vie del centro. "Una gioia incontenibile" gridano alcuni che non smettono di saltare e intonare cori inneggianti alla Nazionale di Mancini che in questo Europeo non ha sbagliato un colpo.

Ma vinceremo gli Europei? "Dobbiamo", "siiiii", "con una squadra così sembra ovvio" sono le risposte che si rincorrono in questa che si prospetta una notte di festeggiamenti in piazza.

I cori e i festeggiamenti si sono poi spostati in piazzale Flaminio e in tutte le vie del centro di Roma, dove migliaia di cittadini hanno scelto di vedere la partita Italia - Spagna nei maxi schermi allestiti a piazza del Popolo e in Via dei Fori Imperiali.  

Tutto poi si è spostato in piazzale Flaminio e in tutte le vie del centro di Roma dove migliaia di cittadini questa sera hanno scelto di vedere la partita Italia - Spagna nei maxi schermi allestiti a piazza del Popolo e in Via dei Fori Imperiali.

Caroselli, trombette e cori risuonano in tutti i quartieri della capitale dove si sta festeggiando la vittoria e la conquista della finale, che domenica 11 luglio vedrà l'Italia contendersi il titolo europeo con la squadra che vincerà il match di questa sera tra Inghilterra e Danimarca

Dalle case e dai locali la festa per la vittoria degli azzurri nella semifinale degli Europei si è trasferita nelle strade di Milano. Numerose le persone in giro in macchina e a piedi che tra colpi di clacson, sventolio di tricolori e cori, tra cui l’ormai immancabile “Po-popopo-po”, stanno celebrando la vittoria dell’Italia ai rigori conto la Spagna e la qualificazione per la finale contro la vincente della sfida Inghilterra-Danimarca in programma domenica 11 luglio.

Rallentamenti alla circolazione si registrano sulle principali arterie cittadine. Concentramenti di tifosi ci sono in diverse piazze, con il principale in Darsena dove diversi locali si erano attrezzati con schermi all’aperto.

 

Caroselli e fuochi d'artificio a Torino dopo il rigore siglato da Jorginho che é valso per la Nazionale la finale dell'Europeo. Molte auto si sono riversate per le vie del centro, con i Tricolori sventolati dai finestrini. Migliaia di tifosi anche nelle piazze, con i piú esagitati che hanno occupato la carreggiata di corso Vittorio Emanuele, bloccando per qualche minuto i mezzi pubblici.

Bandiere, qualche fumogeno, ma soprattutto slogan, clacson, cori: alle fine della gara una folla tricolore si è riversata nella centrale piazza De Ferrari, a Genova, per festeggiare la vittoria degli azzurri sulla Spagna e la conquista della finale agli Europei. Centinaia le persone in piazza, avvolte dai tricolori, con parrucche rosse bianche e verdi o, semplicemente, con una maglia azzurra.

Motorini e auto si sono riversati anche negli altri quartieri di Genova, a ritmo di "Seven Nation Army", il brano che fece da tormentone per la vittoria azzurra al mondiale del 2006, in segno di buon auspicio. Un gruppo di ragazzi ha indossato la maglia della Samp per celebrrare il duo Mancini-Vialli: "Finalmente Wembley!" hanno gridato in coro.

Festeggiamenti sfrenati e caroselli per le strade: Firenze scende in piazza dopo i rigori contro la Spagna per celebrare la finale faticosamente raggiunta dagli Azzurri. In attesa di scoprire l'avversario della finale, fissata domenica sera a Wembley, centinaia di persone sono uscite di casa con il tricolore per festeggiare la vittoria al grido di "Po-po-po-po-poo" come nel Mondiale 2006.

Nel frattempo, all'altezza dei principali snodi stradali cittadini si registravano cori sfrenati e un concerto di clacson percebili anche fuori dal centro storico. Grande movimento anche nelle piazze del centro storico, con i locali presi d'assalto soprattutto dai più giovani.

Un boato al primo gol dell’Italia. Urla e imprecazioni al pareggio della Spagna. E poi gioia infinita all’ultimo rigore. Napoli si è sin da subito riversata in strada e sogna di vincere gli Europei. I caroselli sul Lungomare, immancabili e nelle piazze della città – Trieste e Trento e Plebiscito – dove si stanno radunando in centinaia per festeggiare la squadra di Mancini e l’idolo della città, Il calciatore del Chelsea Jorginho, ex centrocampista amato del Napoli di Maurizio Sarri che porta la città del Vesuvio sempre nel cuore e non manca di dedicare gol agli ex compagni. E al suo rigore. L’ultimo, battuto con la freddezza di un campione, la città è esplosa. Un pezzo della finale è anche partenopea.

Ci credevano i tifosi degli Azzurri che già dal pomeriggio hanno fatto esplodere in aria fuochi d’artificio nei quartieri popolari della città, come da tradizione nelle partite importanti del Napoli. Da Pianura ai Quartieri Spagnoli, dall’Arenaccia al rione Traiano, dalla Torretta a Soccavo. Mortaretti, fumogeni e anche ultras che si sono radunati, invece, in piazza Borsa.

Nella zona Collinare della città, Vomero e Arenella è stato un tripudio di bandiere alle finestre. E per l’occasione c’è stato qualche bar che dalla mattina ha preparato il ‘caffè Italia’. Schiuma del latte con i colori del Tricolore. Le pizzerie del centro storico hanno offerto un menu tifosi: 15 euro con frittura, pizza Margherita e birra. Anche se tanti hanno scelto di restare a casa in famiglia. Per scaramanzia o per prudenza, evitando inutili assembramenti.

E la festa è stata enorme. Dalle finestre c’è chi ha usato tutto ciò che aveva a disposizione per fare baccano. Pentole e mestoli ma anche trombe che sono andate a ruba dalle bancarelle dislocate in più punti della città. Napoli sogna.

Caroselli di auto e clacson, trombette e tricolori a tutto spiano. Nel giro di poco più di due ore, rigori inclusi, Palermo passa dal 'lockdown' questa volta volontario e teso davanti alla tv alla gioia in piazza per la vittoria degli azzurri agli Europei.  In scooter, in macchina e qualcuno anche in monopattino molti scendono in strada per festeggiare. Accesi anche dei petardi e tutti esultano e intonano l’immancabile “Po-popopo-po”.

In piazza Verdi dominano clacson, botti, suoni di trombette, bandiere sventolate per strada e su moto sfreccianti. I balconi tra il Tribunale e il Teatro Massimo si sono tinti di tricolore. Concentrameti sono in corso in piazza Politeama e caroselli in via Wagner, via Roma e via Libertà. La gioia è anche in periferia, dove vengono sparati botti nel quartiere Zen.



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