Crisi Ucraina. La telefonata Biden Putin infruttuosa. Blinken "I Russi cercano pretesto per attaccare". Mosca "Isteria statunitense, non ci sarà la guerra"

di redazione 13/02/2022 ESTERI
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La Casa Bianca, al termine del colloquio tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e quello russo, Vladimir Putin, ha diramato una nota in cui rende conto dei temi affrontati dai due leader, ribadendo che gli Usa sono intenzionati a proseguire nello sforzo diplomatico, ma comunque pronti "ad altri scenari".

"Il presidente Biden", si spiega nella, "ha ribadito che un'invasione della Russia in Ucraina produrrebbe una grande sofferenza umana e minerebbe lo stending della Russia. Il presidente Biden è stato chiaro con il presidente Putin che mentre gli Stati Uniti rimangono pronti a un'azione diplomatica, in pieno coordinamento con i propri alleati e parnter, sono allo stesso modo preparati ad altri scenari".

Il consigliere diplomatico di Putin, Yuri Ouchakov, ha sottolineato che  "l'isteria (americana, ndr) ha raggiunto il culmine". I due leader, ha aggiunto Ouchakov, "hanno convenuto di proseguire i contatti a tutti i livelli".

Intanto la Farnesina, come confermato dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha invitato "tutti i concittadini italiani presenti in Ucraina di rientrare con mezzi commerciali". Sono circa 2.000 gli italiani attualmente in Ucraina, in gran parte nella capitale Kiev. 

Blinken, Mosca potrebbe usare incidente come pretesto

"Nessuno dovrebbe sorprendersi se la Russia istigasse una provocazione o un incidente e lo utilizzasse per giustificare un'azione militare già pianificata da tempo", ha affermato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in conferenza stampa a Honolulu dopo un vertice con gli omologhi di Giappone e Corea del Sud, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

Il segretario di Stato Usa ha assicurato che se la Russia aggredirà l'Ucraina la risposta degli Stati Uniti e dei suoi alleati sarà "rapida, unita e pesante"

Un aereo della compagnia aerea SkyUp partito da Madeira e diretto a Kiev è stato costretto ad atterrare a Chisinau in quanto la società che aveva l'apparecchio in locazione si è rifiutata di lasciarlo entrare nello spazio aereo ucraino. Lo riferisce l'ufficio comunicazioni del vettore. È stato organizzato un trasferimento a Kiev per i 175 passeggeri a bordo, che sono stati rifocillati. 

Secondo i media ucraini, le maggiori compagnie assicurative britanniche, che riassicurano altre società internazionali del settore, hanno informato tutti i proprietari di aeromobili mondiali che la copertura assicurativa per i velivoli in Ucraina cesserà di operare entro 48 ore, il che porterebbe a una chiusura di fatto dello spazio aereo del Paese. Il volo SkyUp sembra il primo a essere interessato.

"Il 12 febbraio 2022, il locatore - residente in Irlanda - ha informato la compagnia aerea di un divieto immediato all'ingresso dell'aereo UR-SQO nello spazio aereo dell'Ucraina", comunica SkyUp, "nonostante tutti gli sforzi della compagnia aerea e la prontezza delle autorità statali ucraine nel rivolgersi al locatore, il proprietario dell'aeromobile ha opposto un rifiuto categorico".
L'episodio è per ora isolato e non ci sono ancora avvisaglie di cancellazioni di massa dei voli. Ria Novosti sottolinea che, a quanto risulta dai tabelloni degli aeroporti di Boryspil, Kharkiv, Zaporozhye, Lvov e Dnipro, i voli vengono operati nei tempi previsti. 


  •  Arabia Saudita, Qatar e Bahrein si sono aggiunti alla lista di Paesi del Golfo Persico che hanno invitato i loro cittadini a lasciare l'Ucraina e a evitare i viaggi nel Paese, a fronte dell'intensificarsi della crisi con la Russia. Lo riferisce l'agenzia Tass. Ieri avvisi analoghi erano stati diramati da Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Iraq.

  • Il portavoce del Servizio di frontiera ucraino, Andriy Demchenko, in un'intervista al 'Telegraph' ha smentito le informazioni riportate dai media su un divieto all'ingresso dei russi nel Paese. A riferire che le autorità di Kiev avevano deciso di non far entrare i cittadini russi nel territorio ucraino erano stati alcuni testimoni oculari sulle reti sociali e il parlamentare Vadim Rabinovich, esponente dell'opposizione filorussa.
    "Non si dovrebbe lasciarsi guidare dalle voci", ha spiegato Demchenko, "c'è una normativa ucraina che regola l'attraversamento del confine di Stato e le guardie di frontiera la osservano rigorosamente". Il portavoce ha sottolineato che ogni giorni viene negato l'ingresso in Ucraina "per vari motivi" a decine di stranieri, inclusi alcuni russi che, come tutti, "devono soddisfare le condizioni per l'ingresso prima di entrare nel territorio del Paese".


  • L'Australia ha disposto l'evacuazione di tutto il personale dell'ambasciata di Kiev. Lo ha comunicato il primo ministro, Scott Morrison. La decisione, in considerazione del fatto che la Russia continua ad ammassare truppe ai suoi confini con l'Ucraina. L'evacuazione segue iniziative analoghe di Usa e Canada. Morrison spiega che l'Australia sposterebbe le sue operazioni a Leopoli (Lviv), città ucraina vicina ai confini con la Polonia, 540 chilometri Est di Kiev.


  • Alcuni dipendenti della Missione speciale di osservazione dell'Osce in Ucraina dell'Est stanno lasciando l'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo riporta l'agenzia russa Interfax, riferendo che questa mattina "sei auto hanno attraversato la linea di contatto al checkpoint Oleksandrivka (un sobborgo di Donetsk) in direzione dell'Ucraina".

    Secondo la fonte di Interfax, questo indicherebbe l'inizio dell'evacuazione degli osservatori Osce da Donetsk: in precedenza, normalmente, solo due o tre veicoli di pattuglia della missione hanno attraversato la linea di contatto

  •  Un'invasione russa ai danni dell'Ucraina è "altamente probabile" e Mosca "potrebbe lanciare un'offensiva in qualsiasi momento". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, in un'intervista al Sunday Times.


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