Ucraina. Mosca "Nostri interessi non negoziabili". Nato e Usa" Attacco russo contro Kiev entro 48 ore

di redazione 23/02/2022 ESTERI
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Draghi: "I soprusi non devono essere tollerati".

Nato: "È il momento più pericoloso di questa generazione". Usa spostano 800 soldati nel Baltico. Kiev sanziona 351 russi. Casa Bianca: pronte ulteriori misure. 

Attacco informatico contro siti governativi ucraini. Convocato Consiglio europeo straordinario. Il Papa: digiuno per la pace.

 Mentre si levano le voci della politica, delle religioni, del mondo dell'associazionismo, contro eventuali escaltion belliche. La Nato e gli Stati Uniti lanciano l'allarme di un attacco imminente di Mosca a Kiev entro 48 ore. Attacco informatico contro siti governativi ucraini. INtanto Putin ribadisce che gli interessi russi non sono negoziabili.

LE REAZIONI DELLA POLITICA ITALIANA

Si lavora" ancora alla possibile visita a Mosca del presidente del Consiglio, Mario Draghi, per colloqui con il leader russo, Vladimir Putin. Lo sostiene il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, interpellato dall'AGI sull'argomento, dopo che l'escalation sul campo in Ucraina ha fatto pensare che l'ipotesi della missione del premier in Russia fosse ormai accantonata.

Alla domanda se l'evoluzione della situazione in Donbass, col riconoscimento delle due repubbliche separatiste ucraine da parte di Mosca, rendesse non più attuale la visita del premier, Peskov ha risposto che "la questione è in fase di lavorazione".

In un primo momento, si pensava che Draghi sarebbe potuto volare a Mosca già questa settimana, ma la questione sembrava congelata dopo la decisione di Putin di inviare i peacekeeper in Donbass e il varo delle nuove sanzioni europee contro Mosca.

Vladimir Putin ha sottolineato che Mosca è pronta a trovare "soluzioni diplomatiche" con l'Occidente per mettere fine alla crisi ucraina. Gli interessi e la sicurezza della Russia "non sono negoziabili" ha ribadito il presidente russo.

Putin, che parlava in un discorso televisivo in occasione della Giornata del difensore della patria, ha però sottolineato che le "soluzioni diplomatiche" non hanno un carattere "negoziabile" degli interessi e della sicurezza del Paese. "Il nostro Paese è sempre aperto al dialogo diretto e onesto per trovare soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi. Tuttavia, gli interessi e la sicurezza dei nostri cittadini non sono negoziabili per noi". 

SUL FRONTE MILITARE

  • Secondo quanto comunicato da una nota ufficiale, circa 800 soldati americani appartenenti al secondo Battaglione paracadutisti, al 503esimo reggimento di fanteria paracadutista e alla 173esima brigata aviotrasportata di stanza a Vicenza sono in partenza per la Lettonia. Qui saranno dispiegati "nel rispetto degli impegni presi nei confronti degli alleati della Nato e nel rafforzamento delle loro capacità difensive".

    Il riposizionamento dei soldati, si legge in una nota, servirà a "garantire gli alleati e i partner dell'alleanza Atlantica" e i suoi "solidi impegni" "alla luce dei recenti eventi". La 173esima brigata ha già condotto esercitazioni militari con le forze militari lettoni in passato.

  •  18:28

    Usa, "coordinamento" con Francia, Germania, Gb e Italia

    Il vicesegretario di Stato Wendy Sherman ha parlato oggi con il segretario generale del ministero degli Esteri francese Francois Delattre, il segretario di Stato della diplomazia tedesca Andreas Michaelis, il segretario generale della Farnesina Ettore Sequi e il ministro di Stato britannico per l'Europa e il Nord America James Cleverly.

    Come informa una nota del Dipartimento di Stato, Sherman e i suoi colleghi europei "hanno condannato la decisione della Federazione Russa di riconoscere le cosiddette "Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk" come "indipendenti". Hanno espresso un sostegno incrollabile alla sovranita' e all'integrita' territoriale dell'Ucraina e un forte impegno per l'unita' transatlantica".

    I 5 responsabili hanno sottolineato che "il flagrante disprezzo della Russia per il diritto internazionale richiede una risposta severa da parte della comunita' internazionale e hanno concordato di coordinarsi strettamente sui prossimi passi, comprese massicce sanzioni economiche aggiuntive, se la Russia dovesse continuare a intensificare la sua aggressione contro l'Ucraina". Inoltre, Usa Francia Germania Italia e Regno Unito "hanno sottolineato il loro continuo impegno alla diplomazia, pur ribadendo che il progresso puo' essere fatto solo in un ambiente di de-escalation".

  •  18:13

    Lettonia, Russia invia truppe e carri armati verso Est

    Le truppe russe si sono mosse verso le regioni orientali dell'Ucraina che Mosca ha riconosciuto come indipendenti. Lo ha denunciato il premier della Lettonia, Arturs Krisjanis Karins, alla Cnn. "Secondo le informazioni a mia disposizione, Putin sta muovendo ulteriori truppe e carri armati nei territori occupati del Donbass", ha detto Karins, secondo il quale si tratta di una violazione della sovranita' territoriale

  •  17:55

    Usa, l'invasione potrebbe causare fino a 5 milioni di profughi

    Un'invasione russa dell'Ucraina potrebbe causare fino a cinque milioni di sfollati. Lo ha affermato l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield. "Se la Russia continua su questa strada potrebbe, secondo le nostre stime, creare una nuova crisi dei rifugiati, una delle piu' grandi che il mondo deve affrontare oggi", ha avvertito la diplomatica.

  •  17:54

    Il 51% dei tedeschi vuole Angela Merkel come mediatrice

    La maggioranza dei tedeschi vorrebbe che Angela Merkel faccia da mediatrice nel conflitto tra Russia e Ucraina. È quanto emerge da un sondaggio dell'istituto Insa effettuato per conto della Bild, secondo cui il 51% degli interpellati è favorevole al ritorno sulla scena politica dell'ex cancelliera nel tentativo di attivare un canale di dialogo con il Cremlino.

    Com'è noto, infatti, Merkel ha incontrato numerose volte negli anni il presidente russo Vladimir Putin. Proprio nella crisi ucraina del 2014, fu grazie alla sua mediazione e a quella della Francia che si arrivò agli accordi di Minsk. Abituata a parlare in russo con il capo del Cremlino, l'ex 'ragazza dell'est' era uno dei pochi interlocutori occidentali che godessero del pieno rispetto di Putin.

    L'ipotesi di chiedere al suo predecessore alla cancelleria, Gerhard Schroeder, di fare da mediatore della crisi e' condivisa dal 46% dei tedeschi, mentre il 41% e' contrario. Per quel che riguarda invece l'invio di armamenti dalla Germania all'Ucraina, oltre il 68% dei tedeschi oppone tale prospettiva, e solo il 22% si dice favorevole.

    In compenso, sempre secondo il rilevamento dell'istituto Insa, il 43% degli interpellati vede quale migliore risposta dell'Occidente alla Russia l'emissione di sanzioni economiche, mentre il 25% punterebbe su reazioni diplomatiche. 

  •  17:14

    Stoltenberg, il rischio di un conflitto è reale

     C'è "una posta molto alta in gioco" nella crisi in Ucraina e "il rischio di un conflitto è reale". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante un seminario all'Aia con il premier olandese Mark Rutte.

    "La Russia sta utilizzando la forza e gli ultimatum non solo per ridisegnare i confini in Europa ma anche per tentare di riscrivere l'intera architettura della sicurezza globale", ha aggiunto Stoltenberg


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