Sciopero generale martedì 8 marzo. Disagi previsti nei trasporti, scuola e sanità

di redazione Roma 07/03/2022 ROMA
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Trasporti, scuola, sanità e raccolta dei rifiuti. Sciopero generale martedì 8 marzo. 

A proclamare l'agitazione le organizzazioni sindacali Cub, Cobas, Si Cobas, Slai Cobas, Sgb, Usb e Us che - come ogni anno - hanno risposto all'appello lanciato da Non una di meno, il percorso nato a Roma dal confronto tra diverse realtà femminili e femministe su legislazione, centri antiviolenza e percorsi di autonomia, educazione alle differenze, libertà di scelta e interruzione volontaria di gravidanza, per protestare in occasione della giornata della donna. 

In occasione dello sciopero dell'8 marzo incroceranno le braccia tutte le categorie pubbliche e private per l'intera giornata. A Roma lo sciopero di lunedì 8 marzo riguarderà "soprattutto trasporti, asili nido e scuole dell’infanzia, uffici pubblici".

 A Roma saranno a rischio per 24 ore bus, filobus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Lo sciopero riguarderà anche i lavoratori di Roma Tpl e dunque le linee bus periferiche. Dalle 8:30 alle 17 e poi dalle 20 a fine servizio diurno i mezzi pubblici potrebbero subire ritardi o cancellazioni.
 
Le corse iniziate prima dell'inizio dello sciopero saranno terminate. Il personale Atac dovrà essere in servizio almeno fino a 30 minuti dalla conclusione dello sciopero e, comunque, ad inizio delle fasce di garanzia. Gli autisti dei bus notturni, invece, potranno scioperare solo nella notte tra il 7 e l'8 marzo, tra l'otto e il nove invece non si potrà incrociare le braccia. Proteste anche in Cotral sempre con le stesse fasce orarie.  

Braccia incrociate anche in Ama. L'azienda spiega: "Trattandosi di Organizzazione Sindacale non rappresentativa, si prevede un’incidenza limitata sull’erogazione complessiva dei servizi aziendali di igiene urbana nella città di Roma. In attuazione di quanto prescritto dalla normativa di legge, AMA ha comunque attivato le procedure tese ad assicurare durante lo sciopero servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili: Pronto Intervento a ciclo continuo; pulizia mercati; raccolta rifiuti prodotti da case di cura, ospedali, caserme, ecc. Interessati dallo sciopero, con le stesse modalità, anche gli operatori del comparto Settore Funerario. Anche in questo caso, sono stati predisposti i servizi minimi essenziali".

A rischio anche il servizio dell'intero comparto scuola. Le attività nei nidi e nelle scuole dell'infanzia di Roma Capitale potrebbero non essere garantite. Probabili disagi anche nello svolgimento dei servizi educativi, scolastici ed ausiliari nei nidi e nelle scuole materne municipali, nel trasporto scolastico e nella refezione scolastica.

La sigla sindacale Usb, con una nota, ha spiegato le motivazioni della protesta: "Sono passati 6 anni dalla scommessa di quel primo sciopero generale del 2017, che per la prima volta dopo tanti anni uscì dalla retorica di una ricorrenza rituale per illuminare tutti i nessi che ruotano intorno alla vita delle donne. Da allora molte cose sono cambiate ma soprattutto sono state rese tangibili dalla pandemia, che, come una cartina al tornasole, ha reso evidente e incontrovertibile quello che da sempre denunciamo: l’Italia come Paese fondato sul welfare familistico, che estrae incredibile valore economico dal lavoro di cura delle donne. L’Italia come Paese dove ogni giorno che passa si allarga la forbice retributiva, si creano rapporti di forza ricattatori nei posti di lavoro aumentando così il fenomeno delle molestie e che è disposto a sacrificare sull’altare della produzione e del profitto vite, sogni, speranze".

"L’8 marzo è una data importante, la giornata dello sciopero generale femminista e transfemminista transnazionale, alla quale aderiamo e partecipiamo come sempre nelle forme e nei modi stabiliti. La mattina manifesteremo a Roma sotto le finestre del Ministero del Lavoro - alle ore 10 a piazza Barberini - contro il lavoro povero, diffuso soprattutto nelle categorie dove è prevalente il lavoro femminile, migrante e giovanile".


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