La Capitale alle prese con le Vespe orientalis. Si moltiplicano le segnalazioni dei nidi. Sono attirate dai rifiuti
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Le vespe orientalis da qualche mese stanno invadendo la Capitale. La loro presenza, infatti, si sta moltiplicando in diversi quartieri di Roma e sta crescendo la preoccupazione perché tra pochi giorni le scuole dovranno riaprire i battenti. E questo tipo particolare di imenotteri predilige le intercapedini dei palazzi per fare il nido. Soprattutto costruzioni vecchie, storiche.
I primi nidi sono stati individuati a fine luglio, ma nelle ultime settimane le segnalazioni sono aumentate. A favorire la diffusione di queste vespe, che stanno invadendo il centro storico, ma anche i quartieri Monteverde e Prati, sarebbe stato il caldo estivo, quello torrido.
Queste vespe, tra l’altro, è più facile avvistarle nei luoghi come giardini o parchi perché sono attratte dai pic-nic, dal cibo. E dai rifiuti, che certo a Roma non è difficile trovare in strada.
“Negli ultimi giorni – ha spiegato Andrea Lunerti, etologo e zoofilo naturalista – le segnalazioni hanno cominciato a essere ingestibili. Ora è fondamentale effettuare un accurato controllo prima del riavvio dell’attività didattica”. Questo perché le vespe giganti, per fare il loro nido, prediligono intercapedini dei palazzi. E gli istituti scolastici, i cortili e i giardini delle scuole non sono frequentati da giugno.
Il Comune di Roma si è attivato e sta cercando di contrastare la diffusione della vespa orientalis, che non veniva ‘notata’ nella Capitale dagli anni ’50. La protezione Civile ha messo a disposizione un numero verde: chiunque veda nidi e insetti può contattare l’800 854 854. Con la speranza di arginare anche questo fenomeno, soprattutto ora che le scuole dovranno riaprire dopo mesi.
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