Nuovo Governo. Meloni lavora alla lista dei ministri ma la questione energetica incalza. A sinistra la sfida al PD

di redazione 01/10/2022 POLITICA
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La crisi energetica è il vero banco di prova del futuro esecutivo, e Giorgia Meloni ha dovuto già prendere posizione sul delicatissimo dossier che mette insieme rapporti e bilanciamenti con l'Europa, con la Russia, con i partner europei, a partire dalla Germania, e con i partiti italiani.

Dopo aver condannato l'atteggiamento di quegli stati europei, leggi la Germania, che sulla crisi del gas prendono soluzioni autonome, oggi la premier in pectore ha preso posizione contro l'annessione russa delle quattro regioni ucraine in cui si sono svolti i "referendum farsa" invocando "compattezza e unità delle democrazie occidentali". 

La leader di FdI anche oggi ha lavorato a Montecitorio con lo stato maggiore di Fratelli d'Italia per comporre i difficile puzzle degli incarichi di governo.

Nelle stesse ore ad Arcore si sono incontrati Silvio Berlusconi e Matteo Salvini a cui già il vicepresidente di Fi, Antonio Tajani aveva recapitato il messaggio: "deciderà il futuro presidente del consiglio". Per il leader della Lega però Armando Siri, senatore nella passata legislatura, vede ancora un ruolo al Viminale. L'opposizione, intanto, è alle prese con la difficile disamina delle ragioni della sconfitta elettorale. Nel Pd è arrivato il momento della riflessione. E della controffensiva dei fautori dell'alleanza con il Movimento 5 Stelle.

Alcune "personalità di campo progressista" come Rosy Bindi, Gad Lerner e Tommaso Montanari hanno lanciato un appello per sollecitare un confronto aperto tra tutte le forze di sinistra e di progresso chiedendo anche una "radicale discontinuità" sia al Pd che al M5s. Rosy Bindi pensa addirittura allo scioglimento del Pd: "la ritualità del congresso è ormai solo accanimento terapeutico". Ma in casa dem, dove Enrico Letta, nella lettera agli iscritti in cui convoca il congresso, si raccomanda di non trasformare il Congresso in "un casting e in una messa in scena staccata dalla realtà e lontana dalle persone", si discute anche della questione di genere.

La ministra per le Pari Opportunità ed esponente di Italia Viva Elena Bonetti ha infatti ha messo insieme i dati percentuali delle donne elette in Parlamento: il M5s ne ha portate il 45%, il Pd 31%, a pari merito con Alleanza Verdi e Sinistra, Fi e Fdi 30% e Lega al 29%. Insorgono le esponenti dem: su questo dato serve "una riflessione approfondita" dice la presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi. Su Meloni, intanto, sono piovuti attestati di vicinanza ed affetto bipartisan, dopo che sono circolati commenti che hanno ripescato la vicenda del padre Francesco che, 27 anni fa, fu condannato a nove anni di reclusione per narcotraffico alle Canarie. A cavalcare la notizia era stata la giornalista Rula Jebreal che aveva usato la vicenda accusando Meloni di sfruttare i reati commessi dagli stranieri per colpevolizzare tutti gli immigrati. Da Meloni arriva però un messaggio pacificatorio: "La propaganda di demonizzazione contro di noi ha inasprito gli animi e diviso gli italiani" ma ora "non è il tempo di polemiche strumentali o di divisioni, ma quello della responsabilità".

 

Pd, Nardella: "Evitare congresso ordinario dove opzioni fusione con i Cinquestelle o con Azione e Italia viva"

"E' il momento di costruire una nuova casa perché quella che abbiamo, non riesce più a rappresentare una larga parte di cittadini - così in una intervista a Qn, il sindaco di Firenze, Dario Nardella - dobbiamo evitare un congresso ordinario dove le opzioni siano quelle di fonderci con i Cinquestelle o con Azione e Italia viva". 
Per Nardella, si può valutare anche lo scioglimento se"dovesse preludere alla costruzione di una nuova casa deidemocratici". Si potrebbe cambiare anche nome, "se questo serve a dare davvero il senso di rinnovamento, ma insieme a idee nuove".   
 

 
09:0601 Ott

Pd, Nardella: “Il congresso ordinario non basta, serve un reset”

Il Partito Democratico deve ripartire"da una forte consapevolezza: si è chiuso un ciclo politico di15 anni e si deve aprire un nuovo capitolo", così in una intervista a Qn, il sindaco di Firenze, Dario Nardella: "A volte ho la sensazione che ci siamo dimenticati i motivi per cui è nato il Pd, un congresso ordinario non basta, serve un reset". 

 
08:5801 Ott

Pd, Andreatta: “Due le strade, rottamare gli ex Ds-Dl, oppure scissione”

"Ci sono solo due strade per ritrovare un rapporto forte con l'elettorato - così Filippo Andreatta - o si taglia con il passato, rottamando tutti, ma proprio tutti, i dirigenti che hanno avuto un legame organico con i partiti fondatori: oppure si prende atto del fallimento e ci si scinde in due partiti, uno riformista e l'altro più massimalista, rimanendo alleati alle elezioni". Così nell'intervista al Corriere della sera Andreatta: "Bonaccini ha fatto politica nei Ds, la regola del partito nuovo, anziché del nuovo partito, dovrebbe valere pure per lui", conclude il docente universitario e figlio di Beniamino Andreatta.          

 

08:4901 Ott

Elezioni,Casini: “Rispettiamo il verdetto degli italiani”

"Le elezioni del 25 settembre sono state vinte, a livello nazionale, da una coalizione di destra. Rispettiamo, come è doveroso, il verdetto degli italiani - così Pier Ferdinando Casini, confermato al Senato della Repubblica, in un messaggio di ringraziamento rivolto ai bolognesi pubblicato oggi sul Resto del Carlino - molti di noi avrebbero senz'altro auspicato un esito diverso. Ma questa è la democrazia: la nostra Nazione, e la Costituzione ce lo insegna, è basata sul valore del rispetto reciproco", ha continuato.

 

 

 
08:1701 Ott

Elezioni, Casini: “Guardare avanti in nome dell'Italia”

"Rispettiamo, come è doveroso, il verdetto degli italiani. Molti di noi avrebbero senz'altro auspicato un esito diverso. Ma questa è la democrazia: la nostra Nazione, e la Costituzione ce lo insegna, è basata sul valore del rispetto reciproco". Così Pier Ferdinando Casini, confermato al Senato della Repubblica, in un messaggio di ringraziamento rivolto ai bolognesi pubblicato sul Resto del Carlino. Le sfide, sottolinea ancora, “sono tante e richiedono una classe dirigente consapevole, fedele alle scelte occidentali, europee ed atlantiche, che negli anni sono diventate patrimonio comune di tutto il Paese”.

 

 
08:1201 Ott

Energia, Meloni: “Serve compattezza delle forze politiche”

Ieri la giornata della presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, è stata scandita da incontri con i propri collaboratori sulle priorità dell'agenda politica. Su tutte - riporta l'Ansa - informano fonti del partito, il caro bollette, anche “alla luce del Consiglio straordinario dell'energia che si è svolto a Bruxelles”. Un tema di "vitale importanza per l'Italia" e sul quale la presidente di FdI continua ad auspicare "compattezza di tutte le forze politiche". 

 

 
08:0801 Ott

Calenda (Azione): “Il 70% degli italiani ha votato partiti che o non hanno mai appoggiato Draghi o lo hanno sfiduciato”

“Il 70% degli italiani ha votato partiti che o non hanno mai appoggiato Draghi o lo hanno sfiduciato, così il leader di Azione, Carlo Calenda, a commento del titolo del Corriere della sera pubblicato questa mattina che recita ”Il 63% approva l’operato di Draghi", Calenda aggiunge in un tweet: “Come stanno insieme questi due numeri? La mia tesi è che per noi politica e governo sono due cose diverse”. 

 
08:0501 Ott

Governo, Berlusconi: "Farò quello che il Paese ed il centrodestra mi chiederà di fare".

Nell'intervista rilasciata a La Stampa, Silvio Berlusconi pensando al suo futuro politico: "Farò quello che il Paese e prima di tutto il centrodestra mi chiederà di fare. Ovviamente se lei pensa alla storia della mia vita può ben comprendere che il ruolo che io svolgo - aggiunge l'ex presidente del Consiglio - va in ogni caso al di là di qualsiasi incarico formale, specialmente nello scenario internazionale".
 

 
07:5301 Ott

Governo: Berlusconi: “Non credo nei tecnici puri”

"No ai tecnici puri”, Forza Italia sia considerata “al pari della Lega nella compagine di governo”, Draghi un patrimonio del Paese, con “tutte le carte in regola per un ruolo internazionale”, così il leader di FI, Silvio Berlusconi, in una intervista a la Stampa, commentando il suo incontro dei giorni scorsi con la premier in pectore (Giorgia Meloni), che dice di aver trovato “prudente ed equilibrata". Berlusconi aggiunge poi - analizzando il risultato elettorale - che “il suo partito non ha perso voti a favore di altri”. Sul nuovo esecutivo spiega che “dovrà prevalere la qualità, prima ancora della rappresentatività”. Quanto all'atteggiamento verso la Russia, sottolinea che la linea dovrà essere esattamente quella del governo precedente. 



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