I numeri, elaborati dalla ong con sede ad Oslo "Iran Human Rights", in assenza di numeri ufficiali rischia di essere sottostimato perché "la maggior parte delle famiglie rimane in silenzio"
Iran. Proseguono i processi e le condanne a morte. 17 finora i condannati alla pena capitale per le manifestazioni degli ultimi mesi.
di redazione
10/01/2023
NON SOLO OCCIDENTE
Un tribunale iraniano ha condannato a morte un detenuto per la sua partecipazione alle proteste che stanno scuotendo il Paese, portando a 17 il numero delle condanne all'impiccagione, di cui quattro sono state già eseguite.
Javad Rouhi è stato condannato all'impiccagione per aver "guidato" un gruppo di "rivoltosi" a dicembre nella città settentrionale di Noshahr, in incidenti in cui sono rimaste uccise cinque persone e diversi membri della sicurezza.
Intanto l'Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, lancia l'accusa: l'Iran "sta usando la pena di morte come arma per punire la popolazione che esercita i suoi diritti di base, come quello di organizzare o partecipare a manifestazioni, e schiacciare il dissenso".