"Sono orgogliosa del fatto che questo vertice ha luogo a Roma, dove ospitiamo la Fao, il Pam e l'Ifad. Ringrazio il segretario generale dell'Onu per aver deciso di celebrare questo appuntamento nella Città eterna e il direttore generale della Fao per averci ospitati: per tre giorni Roma è capitale della sicurezza alimentare mondiale". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni davanti a 2000 partecipanti provenienti da oltre 160 Paesi, tra cui oltre 20 capi di Stato e di governo, al Summit sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite che si tiene presso la sede della Fao, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura a Roma da oggi fino al 26 luglio.
L’Italia ha il ruolo non solo di nazione ospite, ma anche organizzatrice e promotrice dell’evento. Tra i temi affrontati il rapporto tra cambiamento climatico e sistemi alimentari, la denutrizione e le malattie legate alla cattiva nutrizione, che riguardano anche il nostro Paese. Obiettivo dei lavori è richiamare l’attenzione sulla sicurezza alimentare, “una crisi a livello planetario” e sulla necessità del coinvolgimento non solo dei Governi ma anche dei Parlamenti nella cooperazione internazionale.
"Ieri l'Italia ha ospitato la conferenza su immigrazione e sviluppo. Il nostro obiettivo è quello di assicurare a tutti il diritto a non dover emigrare, la possibilità di vivere in pace e con dignità nella propria terra. Sono le parole di Papa Francesco e la sicurezza alimentare rappresenta un tassello fondamentale per questo cammino", ha detto Meloni. "Dobbiamo creare un modello di cooperazione non predatorio con i paesi africani per garantire loro la possibilità di vivere delle loro risorse. L'Italia è uno dei paesi più vicini all'Africa, che non è un continente povero ma è pieno di risorse".
"La sicurezza alimentare è un passaggio fondamentale del cammino per garantire sviluppo e crescita economica e per dare alle persone la possibilità di rimanere nella loro terra", ha precisato Meloni che ha anche ribadito che la sicurezza alimentare sarà una priorità nell'agenda del G7 del 2024.
Meloni: “La dieta mediterranea modello di alimentazione per superare la malnutrizione”
La presidente Meloni ha fatto riferimento alla dieta mediterranea e alle tradizioni alimentari. "La nostra nazione può offrirvi uno straordinario patrimonio per affrontare il doppio fardello della malnutrizione: la coesistenza della malnutrizione e del sovrappeso che hanno un enorme impatto sui nostri sistemi sanitari. I principi della dieta mediterranea - ha precisato - possono offrire una soluzione in questo senso, in quanto non è costosa, si basa su materie prime locali stagionali nel rispetto del territorio e della biodiversità. I principi della dieta non appartengono sono al bacino del mediterraneo, mediterranea appartengono al mondo".
Meloni: “La Russia rivaluti l'accordo sul grano”
"La recente uscita della Russia dall'accordo sul grano del Mar Nero ha messo in crisi ulteriore la sicurezza alimentare globale: esortiamo la Russia a rivalutare la sua decisione", ha spiegato la presidente del Consiglio.
Gli obiettivi
Per raggiungere l’obiettivo “Fame Zero”, da qui al 2030, secondo l’Agenzia dell’Onu Ifad, sono necessari 400 miliardi di dollari aggiuntivi l’anno di investimenti nei sistemi alimentari.
Al momento ci sono ancora 43 milioni di persone rischiano di morire per mancanza di cibo, mentre quelle che sono in crisi alimentare sono tra i 691 e i 783 milioni, 122 milioni in più rispetto al 2019.
Tajani: “I paesi ricchi hanno il dovere di tendere la mano”
"Noi siamo convinti che la lotta al cambiamento climatico, la ricerca scientifica, lo spazio, possano essere azioni determinanti per rendere più agevole la vita di miliardi di persone. Potersi nutrire e nutrirsi bene è un diritto di ogni essere umano", ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani al vertice della Fao a Roma. "Troppi bambini ancora muoiono di fame, sembra incredibile, e i Paesi più ricchi hanno il dovere di tendere la mano a chi ha bisogno e l'Italia è in prima linea in questo punto di vista -ha aggiunto -. Vogliamo essere protagonisti di queste giornate di lavoro".
Il mondo vive un "momento particolarmente complicato durante il quale c'è il rischio che milioni di persone possano non ricevere grano dall'Ucraina. Ci auguriamo che alla fine si trovi un accordo e che si possano dare risposte a persone che non sono affatto coinvolte in una guerra ingiusta", precisato Tajani facendo riferimento al blocco delle esportazioni di grano volute dalla Russia.