Libia. Inondazioni catastrofiche. Almeno 1000 le vittime accertate, migliaia di dispersi in Cirenaica

di redazione 12/09/2023 AMBIENTE
img

Continua ad aggravarsi il costo umano della tempesta mediterranea Daniel che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito la Libia orientale (Cirenaica) e in particolare la città di Derna, dove si contano al momento 700 morti e diecimila dispersi, secondo Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Il bilancio è del tutto provvisorio: Tamer Ramadan, inviato in Libia delle due organizzazioni, ha detto ai cronisti che “si potrebbero raggiungere le migliaia di vittime”. 

A complicare tanto i soccorsi quanto la possibilità di ottenere informazioni la peculiare situazione del paese nordafricano, diviso tra i territori a ovest controllato da un governo con sede nella storica capitale Tripoli riconosciuto dalla comunità internazionale e la più vasta regione orientale, che comprende Derna e dove a fare legge è il governo con sede a Tobruk, supportato da Egitto, Emirati e Russia.

Othman Abduljaleel, ministro della Salute del governo di Tobruk, invocando l'aiuto internazionale, ha affermato che "la situazione è catastrofica, i corpi giacciono ancora a terra in molte parti della città. Gli ospedali sono pieni di cadaveri. E ci sono aree che dobbiamo ancora raggiungere". Il ministro dell'aviazione civile dello stesso esecutivo riferisce che "Il 25% della città è scomparso. Molti, molti edifici sono crollati".  

I residenti hanno pubblicato video online che mostrano le gravi devastazioni. Interi isolati sono stati cancellati lungo Wadi Derna, un fiume che scende dalle montagne attraverso il centro della città

I soccorritori, tra i quali soldati, lavoratori pubblici, volontari e residenti stavano scavando tra le macerie per recuperare i corpi. Si muovono con i gommoni per recuperarne altri che affiorano dall'acqua. Non ci sono ruspe né scavatori. I lavoratori del cimitero dicono di avere sepolto più di 200 vittime nella sola giornata di ieri.

La tempesta ha colpito altre aree della Libia orientale, tra cui la città di Bayda, dove sono state segnalate circa 50 morti. Qui l'ospedale è stato allagato e i pazienti hanno dovuto essere evacuati. A Bengasi, la città più popolosa della Cirenaica, si contano centinaia di famiglie sfollate. Qui si è diretto oggi un aereo partito da Tripoli e organizzato dal governo “rivale” con a bordo diversi operatori sanitari, 14 tonnellate tra attrezzature mediche, farmaci e sacchi per cadaveri. Tra i centri colpiti anche Sousse, Marj e Shahatt

Dall'Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere che una squadra di valutazione è già in partenza per le zone inondate, coordinata dalla protezione civile. Dopo questa prima ricognizione, si punta a mettere in campo un intervento strutturato già nei prossimi giorni. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al presidente del Consiglio Presidenziale dello Stato di Libia (cioè il governo occidentale di Tripoli), Mohamed Younis Al-Menfi, il seguente messaggio: "Le inondazioni provocate dall'uragano Daniel, che ha così duramente colpito la parte orientale della Libia ed in particolare la città di Derna, provocano profonda tristezza e sentimenti di sincera partecipazione al dolore dell'amico popolo libico. In questo spirito, desidero far pervenire a Lei, signor Presidente, e alle famiglie dei deceduti il profondo cordoglio dell'Italia tutta e mio personale. Ai numerosi feriti e a quanti hanno subito pesanti perdite materiali auguriamo un pronto ristabilimento. Nel ribadire la nostra sincera vicinanza, Le confermo altresì la disponibilità dell'Italia a contribuire ai soccorsi".



Ti potrebbero interessare

Speciali