Conflitto a Gaza. L'esercito israeliano cerca militanti di Hamas negli ospedali. Da più parti si invoca una tregua. USA e UE disponibili a forza di pace a Gaza dopo il conflitto

di redazione 16/11/2023 ESTERI
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World Food Program: "A Gaza sistema al collasso, pane è bene di lusso"

"Con solo il dieci per cento di forniture di cibo e acqua a Gaza, siamo davanti a un buco enorme. La situazione vede 2,2 milioni di persone, che è quasi l'intera popolazione di Gaza, avere bisogno di assistenza primaria. Le persone a malapena sono in grado di accedere a un pasto al giorno e il cibo è limitato a quello in scatola. Il pane è diventato un bene di lusso". E' il quadro tracciato da Abeer Etefa, dell'ufficio comunicazione del World Food Program, il Programma alimentare mondiale per il Medio Oriente, in un incontro con i media al Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite, a New York. "Il sistema alimentare a Gaza - ha aggiunto - è al collasso. La produzione e' quasi bloccata, i pescatori non possono andare in mare, gli agricoltori non possono rientrare nelle loro aziende e il forno con cui il Programma alimentare mondiale stava lavorando ha chiuso i battenti". Dei 130 forni in attività prima dell'inizio del conflitto, ha spiegato Etefa, molti sono fermi. Ventitre sono fuori servizio. Undici sono stati colpiti da attacchi aerei o distrutti, il resto "non può andare avanti per mancanza di carburante e acqua pulita". I mercati locali hanno chiuso in modo completo, dove c'è il cibo il prezzo e' salito a prezzi vertiginosi, manca il gas per cucinare. Le persone sono costrette a nutrirsi di melanzane crude, e di tutto ciò che possono avere tra le mani. Degli oltre mille camion che sono entrati a Gaza dall'apertura del varco di Rafah, ha ricordato Etafa, "solo 447 portavano cibo". "Questo ha sottolineato - significa che il cibo puo' bastare solo per il 7 per cento della popolazione, considerando l'apporto minimo giornaliero di calorie. Abbiamo ricevuto più di 40 mila richieste di aiuto da persone che non hanno cibo".

 

Israele: trovato l'ingresso di un tunnel nell'ospedale Al-Shifa

 
 

Netanyahu: “Avevamo forti indicazioni che ostaggi fossero trattenuti in Al-Shifa”

"Avevamo forti indicazioni" sul fatto che gli ostaggi detenuti da Hamas "fossero trattenuti nell'ospedale Al-Shifa" di Gaza ed "è per questo che siamo entrati" nel complesso ospedaliero: "se c'erano sono stati portati fuori" e questo prima dell'offensiva di Tsahal. Ad affermarlo è il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu intervistato dalla tv statunitense 'Cbs' che ha spiegato che il governo israeliano ha "informazioni sugli ostaggi" ma "meno ne parlo, meglio è".

 

Esercito: fatti 2 attacchi sotterranei, effetti devastanti

Mentre a Gaza proseguono le operazioni in superficie, l'esercito ha anche lanciato due attacchi dentro infrastrutture sotterranee in cui si nascondevano dirigenti di Hamas. Lo ha rivelato il portavoce militare Daniel Hagari. Un attacco ha preso di mira Ahmed Ghandor, un comandante di brigata, e Ayman Syam, un responsabile del progetto di missili. Il secondo è stato diretto contro Rawhi Mushta e Samekh al-Saraj (vicini al leader locale Yihya Sinwar) e contro Issam Dalis, primo ministro di Hamas a Gaza. ''L'effetto delle deflagrazioni è stato devastante'', ha precisato Hagari. ''Hamas ha preferito finora tenere segreta la cosa''. 

 

 
21:43 16 Novembre

Onu: i civili di Gaza rischiano la morte per fame

I civili di Gaza rischiano di morire fame poiché cibo e acqua sono diventati "praticamente inesistenti". Lo afferma il Programma alimentare mondiale dell'Onu (Pam). "Con l'inverno che si avvicina velocemente, i rifugi insicuri e sovraffollati e la mancanza di acqua pulita, i civili si trovano ad affrontare l'immediata possibilità di morire di fame", ha detto in una nota la direttrice esecutiva del Pam, Cindy McCain. 

 

 
21:40 16 Novembre

Portavoce Unrwa: "catastrofe palestinese come nel '48"

Secondo Juliette Touma, la direttrice della comunicazione per l'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i palestinesi, quello che sta vivendo la popolazione a Gaza è paragonabile alla "catastrofe", in arabo Nakba, che riguardo' i palestinesi sfollati nel 1948 alla creazione d'Israele. "Noi - ha commentato Touma, rispondendo in remoto alla domanda di un giornalista nel corso di un briefing alle Nazioni Unite - stiamo vedendo, specialmente dal 4 novembre, un esodo di persone forzate a lasciare le loro case, e molte di quelle persone anziane erano molto, molto giovani nel 1948, e stanno rivivendo il trauma, mentre le generazioni piu' giovani sono costrette a vivere cio' che i loro antenati hanno dovuto passare nel '48".
"Sono arrivati tutti disidratati - ha aggiunto - sfiniti, dopo essere stati costretti a camminare per chilometri. Un collega che lavora all'archivio mi ha detto che quando ha visto quel fiume di persone, ha pensato che era esattamente come nelle foto del 1948, con la differenza che queste erano a colori, e quelle erano in bianco e nero".

 

 
21:38 16 Novembre

Sondaggio: se si votasse oggi sconfitta pesante per Netanyahu, Gantz volerebbe

Se in Israele si andasse a votare oggi, l'attuale premier israeliano Benyamin Netanyahu registrerebbe una pesante sconfitta. Il partito di Unità nazionale di Benny Gantz sarebbe il grande vincitore e otterrebbe ben 36 seggi (contro i 12 ottenuti un anno fa), più del doppio dei 17 che otterrebbe il Likud di Netanyahu. E' quanto emerge da un sondaggio di 'Channel 12' realizzato dal Sample Institute (502 il numero degli intervistati), il primo che è stato realizzato dall'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre ad Israele.
La coalizione guidata da Netanyahu, che ha vinto 64 seggi nelle elezioni del novembre del 2022, complessivamente otterrebbe 45 seggi sui 120 della Knesset se le elezioni si tenessero oggi. I partiti anti-Netanyahu, i cosiddetti partiti del 'cambiamento' salirebbero a 70 seggi, con l'alleanza di sinistra Hadash-Taal che vincerebbe gli altri cinque. Nel dettaglio il Partito di Unità Nazionale di Gantz otterrebbe 36 seggi (12 quelli attuali); Likud 17 di Netanyahu (32); il partito Yesh Atid di Yair Lapid 15 (24); Shas 10 (11); Yisrael Beytenu 9 (6); Ebraismo della Torah Unito 7 (7); Otzmah Yehudit 7 (14 come parte di un'alleanza con il sionismo religioso); Hadash-Taal 5 (5); Meretz 5 (0); Ra'am 5 (5); e il sionismo religioso 4.
Sempre secondo il sondaggio se l'ex primo ministro Naftali Bennett tornasse in politica come capo di un partito, Unità Nazionale otterrebbe 25 seggi; Likud 17; Bennett 17 e Yesh Atid 14. Alla domanda su chi sia il loro primo ministro preferito, gli intervistati hanno preferito Gantz a Netanyahu con il 41-25%. Tra Netanyahu e Lapid, gli intervistati si sono divisi ricevendo entrambi il 29% delle preferenze.

 

 
21:33 16 Novembre

Esercito Israele mostra ingresso tunnel a ospedale al-Shifa

L'esercito israeliano ha mostrato sui social il video che mostra l'ingresso di un tunnel di Hamas che si troverebbe nel complesso ospedaliero di al-Shifa, a Gaza City. Nelle vicinanze le truppe hanno anche individuato un camioncino di Hamas con armi a bordo, simili a quelle usate negli attacchi del 7 ottobre. L'esercito ha anche diffuso un'immagine che mostra le armi rinvenute dalle truppe all'interno dell'ospedale Al-Quds sempre a Gaza City. Lo riporta il Times of Israel.

 

 
21:15 16 Novembre

L'ospedale indonesiano a Gaza è "completamente fuori servizio"

 
 

Unrwa respinge accuse di Israele di essere con Hamas

"Noi operiamo non solo a Gaza, ma in Siria, Libano, Giordania, Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est. Tutto il nostro staff viene selezionato e sottoposto a screening, e i nostri elenchi non vengono forniti ai governi che ci ospitano". Lo ha dichiarato Juliette Touma, direttrice della comunicazione per l'Unrwa, rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva un commento alle parole dell'ambasciatore israeliano all'Onu che ha accusato l'agenzia Onu per i palestinesi di essere allineata con Hamas. 

 

 

Ostaggio israeliana “uccisa dai terroristi”

La israeliana Yehudit Weiss, presa in ostaggio da Hamas il 7 ottobre, ''e' stata uccisa dai terroristi''. Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. Il suo cadavere, ha precisato, e' stato recuperato dai soldati ''in un edificio nell'area dell'ospedale Shifa'' di Gaza. Accanto c'erano le armi dei suoi custodi. I funerali della donna si svolgeranno in Israele. ''Nell'ospedale Shifa - ha aggiunto Hagari - abbiamo trovato un veicolo di Hamas che doveva partecipare all'attacco del 7 ottobre. Dentro c'erano mezzi di combattimento. Un veicolo di terroristi - ha ribadito - con armi, in un ospedale''.

 

 
20:57 16 Novembre

"Usa-Ue per forza peacekeeping Onu a Gaza dopo la guerra"

Gli Stati Uniti e gli alleati europei stanno spingendo un piano per il dispiegamento di una forza internazionale di peacekeeping a Gaza dopo la guerra. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali pur essendoci dubbi sul piano e riconoscendo che Israele sarebbe scettico, gli Usa e l'Ue ritengono che anche solo discutere l'idea possa spingere Israele a pensare di mettere fine alla sua campagna e considerare cosa potrebbe esserci dopo. Le discussioni al riguardo, centrate intorno al consiglio di sicurezza dell'Onu, restano preliminari e rispondono in parte alle crescenti richieste di cessate il fuoco. 

Borrell a Herzog: guerra non inevitabile ma pace sì

"La guerra non è inevitabile. Ciò che è inevitabile è la pace. Ma la pace non sta arrivando, non ancora. Ed è nostra responsabilità e nostro comune sforzo provare e riprovare per far si' che non si perdano altre vite umane, che non ci siano altre sofferenze umane. Questo e' l'impegno che porto con me a nome dell'Ue. L'impegno a sostenervi a difendervi e a rispettare le leggi di guerra e a sostenervi verso la pace". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, nel punto stampa con il presidente di Israele, Isaac Herzog.

 

 

Hamas: “Israele otterrà ostaggi solo in cambio dei prigionieri palestinesi”

"Israele otterrà i suoi prigionieri solo ad un prezzo", cioè in cambio dei prigionieri palestinesi. Lo ha dichiarato il capo dello ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, in riferimento ai soldati e i civili dello Stato ebraico tenuti a Gaza.
Haniyeh ha rivolto un appello al mondo arabo-islamico dicendo che "sostenere Gaza con denaro, jihad e armi deve superare gli ostacoli, e non ci sono scuse per accontentarsi di poco. La battaglia è della umma", ovvero la comunità dei credenti e "se il nemico vuole che la battaglia sia lunga, noi siamo pronti".

 

Leader di Hamas Haniyeh: Israele non raggiunge suoi obiettivi

Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, afferma di essere fiducioso nella capacità dei palestinesi di sopravvivere all'offensiva israeliana su Gaza e di uscire vittoriosi dalla guerra "senza il minimo dubbio". "Se il nemico vuole che la battaglia sia lunga, la nostra capacità è ancora più lunga", ha detto Haniyeh, citato da 'Al Jazeera'. Il capo di Hamas ha aggiunto che dopo settimane di guerra e nonostante i "barbari" attacchi israeliani contro i civili, il popolo palestinese ha sventato i piani di Israele. "Questi piani sono falliti e il nemico non è stato in grado di raggiungere nessuno dei suoi obiettivi o di restituire i suoi prigionieri se non al prezzo deciso dalla resistenza", ha detto, riferendosi a un possibile scambio di prigionieri.

 

Usa: “Non vogliamo vedere attacchi aerei agli ospedali”

"Non vogliamo vedere attacchi aerei agli ospedali". Lo afferma il portavoce del Dipartimento di stato Matthew Miller rispondendo ad alcune domande sui raid israeliani a Gaza.

 

Proteste pro-palestinesi: ponti bloccati a Boston e San Francisco

Manifestanti pro-palestinesi stanno bloccando il traffico su alcuni dei ponti di Boston e San Francisco per chiedere il cessate il fuoco a Gaza. A Boston il traffico sul ponte che collega la città a Cambridge è stato rallentato da centinaia di manifestanti con cartelloni con la scritta 'Let Gaza Live'. A San Francisco, dove il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta ospitando il vertice dell'Apec, è stato bloccato il Bay Bridge al grido di 'free Palestine'.

 

 
19:30 16 Novembre

Israele: trovato il corpo di un ostaggio vicino a Shifa

Il corpo di una donna ostaggio di Hamas di 65 anni è stato trovato dai soldati israeliani in una struttura vicino l'ospedale Shifa di Gaza City. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui la donna - che era malata di tumore - si chiamava Yehudit Weiss (65 anni) ed era stata rapita nel kibbutz di Beeri.

 

Erdogan domani da Scholz: al centro la guerra a Gaza

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sarà domani in Germania dove incontrerà il cancelliere Olaf Scholz. Al centro i legami bilaterali, l'adesione della Turchia all'Ue e anche la guerra tra Israele e Hamas, riferisce il quotidiano turco Hurriyet. La precedente visita di Erdogan in Germania è avvenuta nel 2020, mentre l'ultimo incontro con Scholz risale a settembre, a margine del vertice del G20 in India. A Berlino, il leader turco dovrebbe incontrare anche il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.
La Turchia è tra i Paesi che più duramente hanno criticato l'offensiva militare israeliana su Gaza, chiedendo allo Stato ebraico e ai Paesi occidentali un cessate il fuoco immediato. In una dichiarazione della scorsa settimana, Erdogan ha lasciato intendere che la tensione in corso in Medio Oriente sarà la questione più importante nei suoi colloqui con il cancelliere tedesco.

 

 

Casa Bianca: possibile ridurre, non eliminare completamente Hamas

Secondo la Casa Bianca, Israele può ridurre drasticamente la minaccia di Hamas, ma eliminare completamente il Movimento islamico e la sua ideologia è probabilmente impossibile. "Ciò che abbiamo imparato attraverso le nostre esperienze è che i mezzi militari e di altro tipo possono assolutamente avere un impatto significativo sulla capacità dei gruppi terroristici di dotarsi di risorse, addestrare e reclutare combattenti, pianificare l'esecuzione di attacchi", ha affermato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano, John Kirby, facendo riferimento all'Isis o ad al-Qaeda che sono "l'ombra di se stesse al momento". Tuttavia, ha aggiunto, "cio' non significa che l'ideologia svanisce e muore.

 

Hamas: nell'ospedale Shifa le armi trovare sono una messinscena di Israele

I soldati israeliani hanno orchestrato una messa in scena all'ospedale Shifa a Gaza, mostrando armi, munizioni, computer e uniformi militari sugli scaffali delle corsie come se fosse un supermercato. Lo riferisce l'ufficio stampa di Hamas in un comunicato in cui denuncia i ripetuti atti di terrorismo compiuti dai soldati israeliani attorno e dentro all'ospedale Shifa.

"I soldati (israeliani) hanno terrorizzato i pazienti e li hanno barbaramente costretti a restare senza acqua ed elettricità - si legge nel comunicato - mentre i militari mettevano a soqquadro i reparti, distruggevano i dispensari e mettevano fuori uso gli apparecchi per la risonanza magnetica.
"Dopo un'aggressione durata venti ore contro l'ospedale, il portavoce dell'esercito (israeliano) ha prodotto come al solito una narrazione ridicola e senza fondamento, dicendo di aver trovato fucili, laptop, uniformi militari, esponendoli su scaffali come in un supermercato".
"Queste armi - prosegue il comunicato - sono stati portati appositamente dagli israeliani nella sala per la risonanza magnetica dove i medici e radiologi operano 24 ore su 24".

 

 

 

Agenzie Onu contro 'proposte unilaterali di zone sicure a Gaza'

I capi di diverse agenzie delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni umanitarie hanno affermato che non prenderanno parte alla creazione di "zone sicure" a Gaza dichiarate da una sola parte del conflitto. Lo riporta il Guardian. "Come leader umanitari, la nostra posizione è chiara: non parteciperemo alla creazione di alcuna 'zona sicura' a Gaza senza l'accordo di tutte le parti e a meno che non siano soddisfatte condizioni fondamentali per garantire la sicurezza e altri bisogni essenziali e non sia in atto un meccanismo per supervisionare la sua attuazione", si legge in una dichiarazione congiunta firmata da quasi una dozzina di capi di agenzie Onu, tra cui il responsabile umanitario Martin Griffiths, il capo dei diritti umani Volker Türk e il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Da più di un mese Israele chiede ai civili palestinesi del nord di Gaza di evacuare a sud della Striscia. La dichiarazione congiunta afferma che le proposte per creare unilateralmente zone sicure a Gaza "rischiano di creare danni ai civili, inclusa la perdita di vite umane su larga scala, e devono essere respinte". "Nessuna zona sicura è veramente sicura quando è dichiarata unilateralmente o fatta valere dalla presenza di forze armate", hanno detto i firmatari secondo cui nessuna delle organizzazioni umanitarie da loro rappresentate è stata coinvolta nella preparazione dell'arrivo degli sfollati in alcuna potenziale zona umanitaria a Gaza. 



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