Tennis. Dopo 47 anni l'impresa degli Azzurri. Sinner e compagni portano in Italia la Coppa Davis

di redazione 27/11/2023 SPORT
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Dopo 47 anni l'impresa in Cile nel 1976 di Panatta e compagni ha trovato finalmente una replica di prestigio, con il trionfo degli Azzurri trascinati da Jannik Sinner a Malaga. La Coppa sbarca a Fiumicino accompagnata da Capitan Volandri. L’Italia succede al Canada nell’albo d’oro della Coppa Davis, ma detronizza i nordamericani anche in testa al Ranking per Nazioni di tennis: l’aggiornamento appena rilasciato dall’ITF vede gli azzurri guadagnare cinque posizioni ed issarsi al comando della graduatoria con appena 1.25 punti di margine sui canadesi. Terza posizione per gli Australiani finalisti sconfitti, nel 2022 e nel 2023, Spagna in quarta posizione, che non ha preso parte alla fase ad eliminazione diretta. Serbia risale, quinta dopo l’eliminazione in semifinale subita dagli azzurri, mentre scivola in sesta posizione la Croazia, assente a Malaga. Gran Bretagna crolla al settimo posto, fuori ai quarti contro Djokoviic e compagni, mentre sono stabili la Germania all’ottavo posto, i Paesi Bassi al nono e la Repubblica Ceca al decimo. Ai margini della top ten gli USA, stabili in undicesima posizione, e la Finlandia, semifinalista, in salita al dodicesimo posto. 

Sull'ipotetico incontro della squadra di Davis con le Istituzioni, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente della Federtennis Angelo Binaghi: "Abbiamo dato delega totale al ministro Abodi che deve interloquire con il Quirinale e la Premier per capire  quando è possibile organizzare questo incontro, credo al ritorno dagli Australian Open, ora sono tutti partiti, tra l'altro noi dal  Presidente e dalla Premier andiamo di corsa, a piedi nudi, però a noi  francamente nessuno aveva detto del 21 di dicembre, se ci avessero  avvisato gli avremmo detto che non sarebbe stato possibile. Non so chi per noi ha dato questa disponibilità che noi non abbiamo mai avuto e  quindi proprio per questo, e per la complicazione dei calendari  agonistici del nostro sport, abbiamo chiesto al ministro Abodi di  farsi lui parte attiva perché i nostri ragazzi, a nome loro e  dell'intero movimento possano avere questa grande gioia e  gratificazione dalle due massime autorità dello Stato". 

Il commento a caldo di Jannik Sinner, ai microfoni di Rai Sport, dopo la superba vittoria contro l'Australia: "E' una gioia per gli italiani che sono venuti fino a qui a Malaga, e per tutti quelli che stanno a casa e hanno tifato per noi. E' una cosa grande. In questa stagione abbiamo sofferto ma siamo una squadra unita, ognuno di noi può essere contento. Abbiamo fatto un'ottima stagione, abbiamo sofferto da Bologna fino a qua. Abbiamo tenuto tanto che Matteo (Berrettini ndr) venisse qui a sostenerci, possiamo solo ridere. C'è tanta emozione, sapevamo che era unacosa grande, abbiamo avuto la giusta mentalità". 

"E' stato un percorso grandioso quello di questi due anni. E' una giornata che sognavo da due anni. Siamo una famiglia allargata. Ora possiamo festeggiare. Sono super orgoglioso. Non ho più parole" ha spiegato poi un emozionato, quasi in lacrime, Filippo Volandri, capitano degli azzurri.

Matteo Arnaldi: "Oggi sono felicissimo per aver vinto il match più importante della mia carriera. Sono contento per le emozioni e le sensazioni che ho provato: è una vittoria che conta, un mese fa è venuta a mancare una persona importante per me. Non ho giocato una delle migliori partite. Non è semplice però giocare in una finale di Davis. Sono contento per il risultato e per averla portata a casa". 

I tifosi italiani hanno sempre ragione. Quest'anno si erano convinti che poteva essere l'occasione giusta per tornare a vincere e la vittoria contro la Serbia ne è la prova. Ora, tra noi e l'insalatiera c'era l'Australia che di trofei ne ha vinti 28. Noi ne avevamo vinto uno solo, nel 1976, con il fantastico quartetto che oggi commenta le imprese dei ragazzi di Filippo Volandri. Gli australiani erano alla seconda finale consecutiva, dopo quella persa l'anno scorso con il Canada, noi avevamo giocato l'ultima nel 1998, 25 anni fa.

Ma dalla nostra abbiamo il “fenomeno” Jannik Sinner, il “fantastico” Lorenzo Sonego, e tutta la banda composta da Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli, capitanati da Volandri, che solo a guardarli in tv tifare e incitare i compagni di squadra, è venuta a tutti la pelle d'oca.

Ma erano altri tempi e, soprattutto, era un altro tennis. Certo, loro sono la seconda nazione più titolata nella storia in Davis e puntavano al 29esimo titolo, il primo dal 2003. Ma anche noi oggi puntavamo al secondo titolo nella storia del torneo. E ci siamo riusciti. Ci sono riusciti.

Il confronto odierno fra azzurri e “aussie” è stato di un altro livello, diversi i protagonisti e diverso lo spirito. Una finale storica per noi. Per riuscire finalmente a raccontare non solo dei “Fab Four” del 1976, ma anche dei nostri giovanissimi, talentuosi, fantastici ragazzi degli anni 2000, che sono riusciti ad imporsi di fronte al “gotha” del tennis mondiale.  Dopo 47 anni, l'insalatiera torna in Italia.

 

Il successo dell'Italia contro la Serbia nella semifinale di Coppa Davis, a Malaga, si traduce anche in un grande successo di ascolti, su Rai 2. Occhi puntati soprattutto sull'impresa di Jannik Sinner contro Novak Djokovic - nel secondo incontro del pomeriggio di ieri - che, dalle 15.04 alle 17.42, è stata vista da 2 milioni 149 mila spettatori, con uno share del 17 per cento. A seguire, dalle 18.23 alle 20.07, la vittoria decisiva di Sinner-Sonego in doppio contro Djokovic- Kecmanovic ha avuto un pubblico di 2 milioni 536 mila spettatori con uno share del 15.7 per cento. A fine mattinata, invece, la sconfitta di Lorenzo Musetti contro Miomir Kecmanovic - dalle 12.10 alle 14.40 - è stata vista da 1 milione 689 mila spettatori, con uno share del 12.2 per cento. 



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