USA. Kenneth Smith, il primo giustiziato con l'azoto. Amnesty International "Smith una cavia per una pena disumana e crudele"

di redazione 26/01/2024 ESTERI
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Kenneth Smith è stato ucciso con l'azoto, un metodo di esecuzione usato per la prima volta nella storia su un essere umano. La Corte Suprema americana aveva respinto la richiesta di impedire all'Alabama di giustiziare con questo metodo, per la prima volta negli Usa ma anche nel mondo, un condannato per omicidio. Smith era sopravvissuto a un'iniezione letale fallita nel 2022.

Il detenuto 59enne, rimasto nel braccio della morte per 34 anni, è stato giustiziato con l'azoto. Aveva ucciso nel 1988 Elizabeth Sennett su commissione del marito, un pastore con debiti che voleva riscuotere il premio dell'assicurazione e che poi si è suicidato. Al processo la giuria votò 11-1 per dare all'imputato l'ergastolo, ma il giudice annullò la decisione e inflisse la pena capitale. Il primo tentativo oltre un anno fa con un'iniezione letale andò male, trasformandosi in una vera tortura

I giudici si erano rifiutati di ascoltare la tesi dei suoi legali, secondo cui un secondo tentativo di esecuzione - dopo i trami causati dal fallimento del primo - avrebbe violato le protezioni dell'ottavo emendamento della Costituzione contro punizioni crudeli e inusuali. A nulla sono valsi i numerosi appelli per bloccare la pena capitale con un metodo che per vari esperti equivale ad una forma di tortura. L'ultimo è arrivato dall'Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, che ha scritto alla governatrice dello Stato Usa: "Credo che quello che succederà in Alabama sia assolutamente orribile. Nel 21esimo secolo il mondo dovrebbe sbarazzarsi di questo orribile modo di punire", aveva detto in un'intervista. 

L’esecuzione

La governatrice repubblicana Kay Ivey aveva fissato per il 25 gennaio l'inizio del periodo di 36 ore durante il quale doveva avvenire l'esecuzione di Smith, legato e costretto a respirare azoto puro in una maschera, sino al soffocamento. Smith, nel William C. Holman Correctional Facility, è stato portato alla camera della morte della prigione e messo su una barella con una maschera sul viso, con due minuti per pronunciare le sue ultime parole. Secondo la procedura, il pompaggio del gas nella maschera era previsto per almeno 15 minuti.

Il detenuto aveva 59 anni e da 34 anni era nel braccio della morte nella prigione di Holman per aver ucciso nel 1988 Elizabeth Sennett su commissione del marito, un pastore con debiti che voleva riscuotere il premio dell'assicurazione e che poi si è suicidato. Al processo la giuria votò 11-1 per dare all'imputato l'ergastolo, ma il giudice annullò la decisione e inflisse la pena capitale. Il primo tentativo oltre un anno fa con un'iniezione letale andò male, trasformandosi in una vera tortura: i medici gli trafissero mani e braccia per più di un'ora con la siringa ma non riuscirono a trovare la vena, sospendendo l'esecuzione per il rischio di non riuscire a rispettare i tempi previsti. Ora invece l'esecuzione è avvenuta con un metodo alternativo mai sperimentato prima: l'ipossia da azoto.

"Ho paura che le cose vadano male", aveva confessato il condannato dopo il monito di alcuni esperti, secondo cui la maschera prevista rischiava di avere perdite provocando atroci sofferenze. Stando ai sondaggi, in America c'è ancora una leggera maggioranza a favore della condanna a morte (l'81% dei repubblicani e il 32% dei democratici), anche se il numero delle esecuzioni si è ridotto, dal picco di 98 nel 1999 a 24 lo scorso anno. Joe Biden, a differenza di Donald Trump, è per l'abolizione della pena capitale ma la scorsa settimana il suo ministero della Giustizia ha annunciato che chiederà di giustiziare il suprematista bianco che ha ucciso 10 afroamericani in un supermarket di Buffalo, nello Stato di New York.

È stata la prima esecuzione dell’anno negli Stati Uniti, dopo le ventiquattro del 2023, tutte con il metodo dell’iniezione letale. Era da più di quarant’anni che negli Stati Uniti non veniva introdotto un nuovo metodo di esecuzione.

Un precedente tentativo di mettere a morte Smith con iniezione letale, il 17 novembre 2022, era stato annullato all’ultimo momento perché le flebo non erano state inserite nei tempi previsti dalla legge.

L’Alabama è uno dei tre stati che autorizzano l’esecuzione tramite inalazione di azoto, in cui la morte è causata da ipossia (mancanza di ossigeno).

In una conferenza stampa dopo l’esecuzione, il commissario del Dipartimento penitenziario dell’Alabama, John Hamm, ha detto che l’azoto è rimasto in funzione per circa 15 minuti. In un rapporto congiunto, testimoni dei media hanno affermato che Smith ha rilasciato una lunga dichiarazione prima di morire, dicendo: «Stasera l’Alabama ha fatto sì che l’umanità facesse un passo indietro. Me ne vado con amore, pace e luce, grazie per avermi supportato, vi amo tutti».

 

Un testimone ha riferito alla BBC che Smith si è agitato violentemente sulla barella e l’esecuzione è durata circa 25 minuti.

Venerdì l’Onu l’ha condannata come crudele, ma l’Alabama ha dichiarato che il processo è stato condotto in modo umano.

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha dichiarato:

“Premesso che nessun metodo di esecuzione è indolore o incruento, qui è stato raggiunto un livello peggiore. Smith è stato una cavia su cui è stato testato un nuovo metodo che, inspiegabilmente, la Corte suprema non ha considerato incostituzionale ai sensi dell’Ottavo emendamento, che vieta le pene crudeli. Pompare azoto per molti minuti per togliere ossigeno è una cosa terribile, una sofferenza atroce. Sembra quasi che la Corte abbia deciso di vedere come andava a finire con Smith per poi, eventualmente, vietare esecuzioni successive. Un esperimento nell’esperimento, dunque”.

“Dopo l’annullamento della prima condanna a morte, Smith era stato nuovamente condannato alla pena capitale su decisione del giudice che aveva ignorato il parere, 11 contro uno, della giuria favorevole a salvarlo: una prassi poi messa fuorilegge ma non retroattiva. Ma non basta: 14 mesi fa era stato immobilizzato su un letto per diverse ore mentre invano gli addetti all’esecuzione cercavano una vena per l’iniezione letale”.

L’Alabama ha introdotto il metodo dell’ipossia da azoto nel 2018, così come Oklahoma e Mississippi. Gli scienziati hanno preso la parola contro questa pratica, hanno letto la procedura e hanno confermato che si tratta di un metodo di esecuzione crudele. Gli esperti delle Nazioni Unite lo hanno equiparato alla tortura. Del resto, non viene usato per abbattere gli animali. Ma per le autorità dell’Alabama è andato tutto bene”.



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