Parità di genere nel lavoro e in società. L'Italia ancora indietro

di redazione 08/03/2024 CULTURA E SOCIETÀ
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In Europa esistono ancora profondi divari di genere. Le donne incontrano maggiori difficoltà, rispetto agli uomini, ad accedere al mondo del lavoro o a ricoprire posizioni di potere e spesso guadagnano meno dei loro colleghi di sesso maschile. Nell'ambiente domestico sono ancora considerate le principali responsabili del lavoro di cura.

L’indice di uguaglianza di genere (in inglese gender equality index) è uno strumento che permette di monitorare la disparità tra uomini e donne nei principali ambiti in cui tale disparità può articolarsi. È stato elaborato da Eige, l’istituto europeo per l’uguaglianza di genere, e serve non soltanto a confrontare tra loro le performance dei vari stati membri, ma anche a monitorare i loro progressi nel tempo e a valutare l’effetto delle politiche vigenti. 

L’Italia è lo stato membro che sembrerebbe maggiormente migliorato nel corso dell’ultimo decennio. Tuttavia resta ancora molta strada da fare, soprattutto per garantire la parità sul lavoro. L’Italia è 13° nella classifica dei paesi Ue per parità di genere. Con un punteggio pari a 68,2, siamo 2 punti al di sotto della media. I valori più elevati si registrano nei paesi dell’Europa nord-occidentale, prima tra tutti la Svezia con un punteggio pari a 82,2. Ultimi invece alcuni paesi dell’Europa orientale e centrale, in particolare la Romania (56,1) e Ungheria e Repubblica Ceca (con rispettivamente 57,3 e 57,9 punti).

+ 14,9 punti, è il miglioramento registrato dall’Italia in termini di parità di genere, dal 2013 al 2023. Il nostro è il paese Ue che ha visto la crescita più elevata. Eige identifica quattro tipologie di andamento e l’Italia è tra i paesi che, partendo da valori bassi, stanno recuperando rapidamente (catching up).

Tra il 2013 e il 2023 il punteggio per il dominio del potere, in Italia, è aumentato di 37,5 punti. Si tratta dell’ambito che ha visto il miglioramento più evidente in Italia come nel resto d’Europa. Nel 2023 è anche l’unico dominio insieme alla salute in cui il nostro paese supera il valore medio europeo: 62,7 contro una media di 59,1. Al contrario gli ambiti del denaro e del lavoro hanno visto il miglioramento più contenuto.

Nell’ambito del lavoro l'Italia è quella che sta messa peggio in Europa, siamo ultimi con 65 punti, quasi 9 sotto la media. Evidenti soprattutto le difficoltà di accesso. Come rileva Eurostat, il nostro è lo stato membro che vede la minore partecipazione femminile al mondo del lavoro: appena il 55% delle donne nel 2022 è occupato contro il 75% degli uomini.



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