Maltempo Marche ed Emilia Romagna. Il governo stanzia 20 milioni ma le polemiche proseguono. Sono state realizzate le opere di messa in sicurezza dei territori già colpiti un anno fa? Il 90% dei comuni italiani è a rischio.

di redazione 21/09/2024 AMBIENTE
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Solo 16 mesi l'ultima tremenda alluvione che ha messo in ginocchio le Marche e l'Emilia Romagna.

Tra martedì 17 e giovedì 19 la pioggia ha superato i 350 millimetri, con picchi massimi, in Emilia-Romagna, nella zona tra Ravenna e Brisighella. Quattro i bacini interessati, nei territori tra Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, con tracimazioni. Oltre un migliaio le persone evacuate, cui 800 solo nel ravennate. Sono i primi effetti della pesante ondata di maltempo causata dagli effetti del ciclone Boris che, arrivato in Italia, si è abbattuta con particolare violenza sulla Romagna e nel bolognese.

L’allerta rossa in Romagna e nel Bolognese è cessata.

Musumeci: "La legge per le polizze obbligatorie per le aziende già c'è, per le famiglie dovrebbe essere facoltativa, almeno all'inizio"

"La legge sulla polizza assicurativa, è già obbligatoria, non so di cosa stiamo parlando, è stata è stata  votata dal Parlamento nel dicembre scorso e nella legge di bilancio  2024. Per le aziende, c'è una legge già approvata, non c'è nulla da  rinviare". Lo ha detto il ministro per la protezione civile e il Mare, Nello Musumeci, lasciando palazzo Chigi al termine del cdm, che ha  varato lo stato di emergenza per Emilia-Romagna e Marche, rispondendo  a una domanda sulle polizze assicurative obbligatorie per le aziende.  "Per quanto riguarda invece le famiglie e quindi le abitazioni, le  case di civile abitazione -spiega- c'è aperto un confronto, un  ragionamento per capire intanto se le compagnie di assicurazione sono  disponibili. Noi puntiamo su un partenariato pubblico privato. Resta da decidere se deve essere, come io sostengo almeno nella prima fase,  facoltativa" l'adesione alle polizze.

 
12:41 21 Settembre

Lollobrigida: "Non è emergenza ma cambiamenti climatici"

"L'acqua con due modalità diverse sta  affliggendo l'Italia. Noi siamo una piccola nazione nella quale però a relativamente pochi km di distanza avvengono fenomeni opposti. In  questo momento c'è tanta sofferenza in Emilia Romagna ed esprimo  ancora una volta grande solidarietà alla popolazione colpita  dall'alluvione. Bisogna prendere atto che non si tratta di emergenze  ma di eventi ciclici dovuti al cambiamento climatico e alle  accelerazioni del cambio climatico". A dirlo è il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida a margine di Divinazione-Expo 24 a Siracusa. 

"Vanno  previste opere che mettano in condizioni di diminuire gli effetti  collaterali del cambio climatico che sono quelle che registriamo  drammaticamente - dice - in Sicilia, dall'altra parte, abbiamo una  situazione critica dovuta a una siccità lunga. In queste ore, per  fortuna, mentre dall'altra parte c'è stata tanta pioggia qui comincia  a essercene un po' e questo è un bene". 

 

Maltempo, Sima: “Da dissesto idrogeologico e terremoti 360 mld danni”

Alessandro Miani: “Importante investire in prevenzione”

Il governo nazionale, riunitosi appositamente in mattinata a Palazzo Chigi, ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Emilia Romagna. La proposta, spiega una nota, è stata illustrata dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, "dopo la richiesta avanzata ieri dalla Regione e la celere istruttoria svolta dal Dipartimento nazionale". Il provvedimento riguarda le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Assieme allo stato di emergenza, deliberato per la durata di 12 mesi, il Consiglio dei ministri ha inoltre stanziato la somma di 20 milioni di euro, per fare fronte ai primi interventi urgenti, quali il soccorso e l'assistenza alla popolazione e il ripristino della funzionalità dei servizi e delle infrastrutture. Il governo ha inoltre dichiarato lo stato di emergenza, sempre per 12 mesi, nella Regione Marche, colpita nella fascia costiera da eventi meteorologici estremi a partire dal 18 settembre. E' stata stanziata la somma di 4 milioni di euro per dare attuazione ai primi interventi.

Al via il Cdm a palazzo Chigi per lo stato di emergenza

Ha preso il via a palazzo Chigi il Consiglio dei ministri convocato per la deliberare lo stato di emergenza per le Regioni Emilia-Romagna e Marche a seguito dell'alluvione. A presiedere il Consiglio dei ministri è il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

 

Sima: in Italia 360 miliardi di danni in 80 anni per dissesto e terremoti, il 91% dei comuni italiani è esposto al rischio

Dal 1944 al 2023 i danni prodotti da dissesto idrogeologico e terremoti hanno raggiunto in Italia la maxi-cifra, ai valori correnti, di 360 miliardi di euro. Lo afferma la Società italiana di medicina ambientale (Sima), che ricorda come con i cambiamenti climatici in atto eventi estremi come quello che ha colpito nelle scorse ore l’Emilia Romagna risultano sempre più frequenti nel nostro Paese.

In Italia, il dissesto idrogeologico è una piaga ben nota: secondo i dati Ispra il 91% dei comuni italiani è esposto al rischio di frane e alluvioni - spiega Sima - Si stima che i danni prodotti in Italia dal dissesto idrogeologico, unitamente a quelli causati da eventi sismici, abbiano raggiunto i 360 miliardi di euro negli ultimi 80 anni. A fronte della maggiore frequenza di frane e alluvioni sul territorio italiano, la spesa nazionale per il dissesto idrogeologico risulta triplicata, passando nel periodo 2010-2023 da una media di 1 miliardo di euro all’anno a 3,3 miliardi annui. Secondo una relazione del 2023 della Corte dei Conti, tuttavia, per il solo rischio idrogeologico (frane e alluvioni) gli interventi necessari ammontano a 26,5 miliardi di euro.

“Tra il 2010 e il 2020 il numero di alluvioni in Italia è raddoppiato rispetto al decennio precedente - afferma il presidente Sima, Alessandro Miani - Tuttavia esistono soluzioni praticabili per ridurre il rischio alluvionale e mitigarne gli effetti. Le buone pratiche includono l'adozione di infrastrutture verdi, come parchi fluviali e bacini di espansione, che permettono di assorbire le acque piovane in eccesso. La città di Bologna, ad esempio, ha investito in un sistema di drenaggio sostenibile che permette di ridurre il carico sulle fognature durante le forti piogge. In Olanda, il progetto 'Room for the River' ha creato zone alluvionali naturali che riducono la pressione sui sistemi di dighe, permettendo al fiume di espandersi in aree controllate. Questo ha ridotto notevolmente il rischio di alluvioni nelle aree urbane. Anche in Germania, lungo il fiume Reno, sono stati creati bacini di ritenzione che permettono di controllare il flusso delle acque e ridurre i danni durante le piene".



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