Diciotto anni fa il barbaro assassinio di Anna Politkovakaja. L'eredita della giornalista nella Russia in guerra di oggi

di redazione 08/10/2024 CULTURA E SOCIETÀ
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Diciotto anni fa l'omicidio di Anna Stepanovna Politkovskaja, uccisa nel pianerottolo di casa a Mosca, nel giorno del compleanno di Putin. 

Particolarmente attiva sul fronte dei diritti umani, Politkovskaja è nota principalmente per i suoi reportage sulla seconda guerra cecena e per le sue aspre critiche contro le forze armate e i governi russi sotto la presidenza di Vladimir Putin, accusati del mancato rispetto dei diritti civili e dello stato di diritto. 

Il 7 ottobre 2006 fu assassinata a Mosca mentre stava rincasando. Il suo omicidio produsse una grande mobilitazione internazionale al fine di chiarire le circostanze della sua uccisione.

Nel giugno 2014 cinque uomini di etnia cecena sono stati condannati per l'omicidio sebbene non siano stati individuati i mandanti.

Coraggiose e puntuali le sue inchieste sulla guerra in Cecenia e sulle violenze dell'esercito russo, di cui riferiva proprio al suo caporedattore, scrittore e giornalista tra i più grandi oppositori di Vladimir Putin, Dmitry Muratov nel 2021 insignito del premio Nobel per la Pace, che dedicò all'indimenticata sua reporter. Il ruolo di unica testata russa libera, in grado di informare dove regnano corruzione, violenza e connivenza, conquistato da Novaja Gazeta si deve certamente al lavoro prezioso svolto da Anna Politkoskaja. 

Mosca, 7 ottobre del 2006: un corpo di donna raggiunto da quattro colpi di pistola, di cui uno alla testa, giace a terra davanti all’ascensore con ciò che resta di una busta della spesa.  Anna stava rientrando a casa e, di lì a breve, avrebbe pubblicato un’altra inchiesta accurata e scomoda sul conflitto russo-ceceno. Il suo assassino è stato il primo di una lunga catena di crimini e impunità del regime di Putin.

Nata a New York, figlia due diplomatici sovietici di origine ucraina, Anna Stefanovna Politkovskaja, aveva da poco compiuto 48 anni. Aveva iniziato il lavoro di cronista nel 1982 nel giornale Izvestija per poi proseguire, dal 1994 al 1999, come responsabile della Sezione Emergenze/Incidenti diretta da Egor Jakovlev. Dal 1999 era autorevole firma del quotidiano indipendente Novaja Gazeta di Mosca.

 



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