Medio Oriente. Washington Post: "Hamas pianificava un 11 settembre contro Tel Aviv"- Washington "Cerca una difficile mediazione con l'Iran. ONU "La missione UNIFIL proseguirà"

di redazione 13/10/2024 ESTERI
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Tank israeliani al confine della zona nord di Gaza City

Le forze israeliane hanno ampliato il loro raid nel nord di Gaza e i carri armati hanno raggiunto il confine settentrionale di Gaza City, colpendo alcuni quartieri del quartiere Sheikh Radwan, affermano i residenti, costringendo molte famiglie ad abbandonare le loro case. Lo scrive il Times of Israel. Gli abitanti affermano che le forze israeliane hanno di fatto isolato Beit Hanoun, Jabalia e Beit Lahiya nell'estremo nord dell'enclave rispetto a Gaza City, bloccando l'accesso tra le due aree, salvo autorizzazione delle famiglie disposte a lasciare le tre città, rispettando gli ordini di evacuazione.

Israele - scrive il giornale - stima che decine di migliaia di palestinesi siano rimasti nel nord di Gaza durante l'ultimo anno di combattimenti, nonostante i ripetuti appelli a evacuare verso zone umanitarie designate. Tra coloro che sono rimasti, secondo gli israeliani, ci sarebbero migliaia di operativi di Hamas sopravvissuti ai precedenti round di combattimenti. A tal fine, l'Idf ha emesso nuovi ordini di evacuazione nel fine settimana per due quartieri al confine settentrionale di Gaza City, affermando che l'area era una “zona di combattimento pericolosa”. Ha esortato i residenti a lasciare le loro case e dirigersi verso aree definite sicure nel sud.

Israele inasprisce la circolazione in Cisgiordania

Sono almeno 30 i palestinesi arrestati nella Cisgiordania occupata nell'arco degli ultimi due giorni. Tra i detenuti figurano ex prigionieri, secondo una dichiarazione della Società dei Prigionieri Palestinesi e della Commissione per gli Affari dei Detenuti e degli Ex Detenuti. I palestinesi sono stati catturati durante i raid nei governatorati di Jenin, Betlemme, Nablus, Qalqilya e Ramallah occupati da Israele, si legge in una nota. Più di 11.200 palestinesi sono detenuti nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme est dal 7 ottobre 2023.

 

Teheran informa gli Stati Uniti: “Risponderemo a qualsiasi nuovo attacco da parte di Israele”

Teheran ha informato gli Stati Uniti e alcuni Paesi del Medio Oriente che risponderà a qualsiasi nuovo attacco da parte di Israele, “contrariamente ad alcune false notizie”, ha detto una fonte alla CNN. Il governo iraniano si è impegnato anche in urgenti sforzi diplomatici con i paesi del Medio Oriente per valutare se si possa ridurre la portata della risposta di Israele al suo attacco missilistico all'inizio di questo mese e, se ciò fallisse, aiutare a proteggere Teheran, hanno detto in precedenza alla CNN fonti a conoscenza della questione. Il gabinetto di sicurezza di Israele non ha ancora preso una decisione su come procedere, ha detto un funzionario israeliano alla CNN.

Paramedici della Croce Rossa feriti in Libano, il presidente Valastro: “Agli operatori umanitari impegnati a salvare vite sia sempre garantita protezione”

“Non è accettabile che le donne e gli uomini impegnati a soccorrere feriti siano bersaglio di attacchi e che rischino di diventare vittime essi stessi, proprio mentre cercano di prestare soccorso a chi ha bisogno di cure. Agli operatori umanitari impegnati a salvare vite sia sempre garantita protezione, che nessuno osi cancellare il Diritto internazionale umanitario”. Lo rimarca con forza Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, a seguito degli attacchi nel sud del Libano che si sono verificati stamattina, durante i quali è stato registrato il ferimento di alcuni Volontari della Croce Rossa Libanese e il danneggiamento di due ambulanze, nel corso di un'operazione di supporto alla popolazione in coordinamento con l'UNIFIL a seguito di un attacco. 

“La popolazione civile e gli operatori umanitari non sono un bersaglio. Proteggere chi soccorre significa tutelare malati e feriti, e garantire loro di ricevere gli aiuti di cui necessitano. Lo ho ricordato nel corso dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e lo ribadisco ancora oggi. Questi duri attacchi all'Umanità non sono tollerabili”, conclude Valastro.

 
10:54 13 Ottobre

Hezbollah rivendica l'attacco nel sud del Libano: “Abbiamo preso di mira la caserma Zabadin, ora occupata dai militari israeliani”

Hezbollah ha rivendicato un nuovo attacco alla postazione dell'esercito israeliano a Shebaa Farms. Il gruppo libanese afferma di aver effettuato un attacco alla caserma Zabadin nel territorio occupato da Israele. In una dichiarazione su Telegram il gruppo sciita filoiraniano afferma che l'attacco missilistico è avvenuto alle 5:30 ora locale (03:30 italiane).

Hezbollah ha intensificato i suoi attacchi contro le truppe israeliane durante la loro incursione nel sud del Libano, con elicotteri che domenica hanno trasportato i feriti in un ospedale nel nord di Israele. I combattenti del gruppo “hanno preso di mira un gruppo di forze nemiche israeliane nel villaggio di Maroun al-Ras con proiettili di artiglieria”, riporta una nota diffusa dall'organizzazione paramilitare.

 

Tajani: “Hamas va combattuta anche in Palestina e il futuro Stato sia affidato all'Anp”

“Della pericolosità di Hamas siamo tutti ben consci, quindi non va mai sottovalutato il pericolo di questa organizzazione terrorista che è la responsabile di tutto ciò che sta accadendo in Medio Oriente”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della Conferenza nazionale Enti locali di Forza Italia, in corso a Perugia. “Se non ci fosse stato il 7 Ottobre, sicuramente avremmo una situazione ben differente. Hamas voleva questa reazione di Israele perché voleva impedire l'accordo tra Israele e l'Arabia Saudita. Questa è la ragione politica che ha portato Hamas a compiere la strage del 7 ottobre, provocando una reazione di Israele che è andata al di là di quello che era giusto” ha aggiunto.

E sul futuro della Palestina, Tajani ha detto: “Non può essere nelle mani di Hamas, ma deve essere nelle mani dell'Autorità nazionale palestinese che ha dimostrato di avere una differente cura degli interessi del proprio popolo. Il futuro stato di Palestina per il quale stiamo lavorando dovrà essere uno stato affidato alle cure dell'Autorità nazionale, uno stato che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele”.

 
10:40 13 Ottobre

Le rassicurazioni israeliane agli Usa: “Israele pronta a garantire la missione Unifil”

Dopo i colloqui fra Gallant e Austin, il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant ha detto al suo omologo statunitense Lloyd Austin che Israele continuerà ad adottare misure per evitare danni alle forze di peacekeeping delle nazioni unite dispiegate nel Libano meridionale. Lo ha affermato il ministero israeliano della difesa in una dichiarazione in seguito al confronto notturno tra i due.

 
10:37 13 Ottobre

Hezbollah: “Lanciati razzi contro soldati israeliani nel villaggio di Maroun el Ras”

Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato dei razzi contro soldati israeliani nel villaggio di Maroun el Ras, vicino al confine tra Libano e Israele. In precedenza, il movimento libanese aveva affermato che i suoi uomini stavano affrontando in combattimento truppe israeliane che tentavano di infiltrarsi vicino a un altro villaggio di confine, a pochi chilometri a ovest.

 
10:35 13 Ottobre

Catherine M. Russell, direttrice generale Unicef: “Bambini devastati da conflitti”

“Ogni giorno che passa, le vite dei bambini in Israele, nello Stato di Palestina e in Libano vengono strappate in modi inimmaginabili. Tutte le parti hanno l'obbligo di proteggere i civili, compresi i bambini, gli operatori umanitari e le infrastrutture civili, tra cui scuole e strutture sanitarie. Le parti devono consentire il libero accesso agli aiuti salvavita. Questi obblighi sono palesemente disattesi. I bambini non iniziano le guerre e non hanno il potere di porvi fine, eppure le loro vite sono devastate dai conflitti. Decine di migliaia di bambini sono morti. Altre migliaia sono sfollati, orfani, prigionieri, fuori dalla scuola e subiscono traumi a causa della violenza e della guerra. Le morti e le sofferenze dei bambini sono vergognose. Lo spargimento di sangue e l'orrore quotidiano per i bambini sono un affronto ai valori più fondamentali dell'umanità. La violenza contro i bambini, i più vulnerabili tra noi, deve finire”. Lo dice la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell.

 
10:22 13 Ottobre

Israele: “Nelle ultime 24 ore oltre 300 razzi lanciati dal sud del Libano verso il nord di Israele. Colpiti 200 obiettivi di Hezbollah”

Le Forze di difesa israeliane fanno sapere di avere colpito 200 obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano nelle ultime 24 ore e di aver ucciso decine di militanti. In particolare, la 36ma divisione ha condotto raid aerei che hanno distrutto lanciarazzi, postazione anticarro, posti di comando e depositi di armi. Al contempo, l'esercito israeliano ha fatto sapere di aver registrato 300 razzi inviati dal Libano verso il nord di Israele. In particolare, cinque razzi sono sono stati lanciati contro Haifa: “Sono stati abbattuti dalle difese aeree”, hanno aggiunto i militari.

 
10:12 13 Ottobre
 
 
 
 
10:10 13 Ottobre

Croce Rossa: “Paramedici feriti in un attacco israeliano in Libano”

La Croce Rossa ha fatto sapere che alcuni paramedici sono stati feriti in un attacco durante una missione nel sud del Libano. Secondo la Croce rossa, diversi soccorritori sono rimasti feriti in un attacco che ha colpito una casa dove erano stati mandati “in coordinamento” con Unifil. “Mentre la squadra era alla ricerca di vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta, ferendo i soccorritori e causando danni a due ambulanze”.

 
10:09 13 Ottobre

Iran, nuove sanzioni degli Usa contro di noi sono “illegali e ingiustificate”

“Le nuove sanzioni degli Stati Uniti contro l'industria petrolifera iraniana, con il pretesto dei recenti attacchi di rappresaglia dell'Iran contro Israele, sono illegali e ingiustificate”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli esteri Esmail Baghaei. “Gli attacchi missilistici dell'Iran contro Israele sono stati legali e basati sul diritto alla legittima difesa”, ha conitnuato Baghaei, citato dall'Irna, sottolineando che “gli Stati Uniti, ricattati dal regime israeliano fuorilegge, hanno imposto le nuove sanzioni, e l'Iran ha il diritto di rispondere. Tali pressioni non avranno alcun impatto sulla determinazione dell'Iran a difendere la propria sovranità, integrità territoriale e i propri cittadini contro aggressioni straniere”.

 
09:39 13 Ottobre

Otto persone, tutte della stessa famiglia, sono morte in un attacco israeliano nella zona centrale Striscia di Gaza

“L'attacco israeliano di sabato sera ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, uccidendo genitori e i loro sei figli, di età compresa tra 8 e 23 anni”, scrive l'ospedale dei martiri di Al-Aqsa nella vicina Deir al-Balah. Altre sette persone sono rimaste ferite, tra cui due donne e un bambino in condizioni critiche. Un reporter dell'Associated Press ha appurato il conteggio dei corpi e filmato le preghiere funebri tenute all'ospedale. A più di un anno dall'inizio della guerra con Hamas, Israele continua a colpire quelli che dice essere obiettivi legati ai militanti a Gaza quasi ogni giorno. L'esercito afferma di cercare di evitare vittime e ripercussioni sui civili e attribuisce la loro morte ad Hamas e ad altri gruppi armati perché operano in aree densamente popolate.

 
09:34 13 Ottobre

L'Iran e le accuse (respinte) che collegano Teheran alla strage del 7 ottobre

La Missione permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite a New York ha rilasciato dichiarazioni separate, respingendo le accuse che collegano l'operazione ‘Diluvio di Al-Aqsa’ di Hamas alla Repubblica islamica, sottolineando che tali affermazioni non hanno credibilità e si basano su documenti falsi. Lo riporta l'agenzia Irna. “Mentre gli stessi funzionari di Hamas con sede a Doha hanno dichiarato di non avere alcuna conoscenza precedente dell'operazione e che tutta la pianificazione, il processo decisionale e la direzione sono stati eseguiti esclusivamente dall'ala militare di Hamas con sede a Gaza, qualsiasi affermazione che tenti di collegarla all'Iran o a Hezbollah, in parte o del tutto, è priva di credibilità e proviene da documenti fabbricati”, viene riferito in una dichiarazione.

 
09:08 13 Ottobre

Andrea Tenenti, portavoce della United Nations Interim Force in Lebanon: “Sugli attacchi nei nostri confronti, le parole di Israele non convincono”

“Anche le guerre hanno regole, questa sembra che ne abbia molte poche, le spiegazioni di Israele sugli attacchi non convincono”. Lo dice Andrea Tenenti, portavoce della United Nations Interim Force in Lebanon (Unifil), in un'intervista a La Stampa. I combattimenti “in alcuni casi sono molto vicini, la scorsa settimana gli israeliani erano a qualche metro della base irlandese, e anche gli avamposti italiani 1-31 e 1-32A, a ridosso della Linea Blu, sono stati colpiti sempre dagli israeliani. Per quale motivo? Colpire le telecamere non vuol dire colpire Hezbollah, colpire l'illuminazione all'interno di una base o colpire una torretta all'interno del quartier generale Onu ferendo dei militari è un attacco mirato. Le attività cinetiche sono sempre più in prossimità, soprattutto da quando le forze dello Stato ebraico sono entrate e da quando ci hanno detto di lasciare le basi vicino alla Linea Blu, cosa che non abbiamo fatto”.

 
08:36 13 Ottobre

Attacco israeliano in Libano, distrutta la vecchia moschea nel centro del villaggio di Kfar Tibnit. 5 morti

Un attacco aereo israeliano ha distrutto questa notte una moschea nel sud del Libano. La notizia è riferita dai media ufficiali libanesi. “Intorno alle 3:45 (01:45 italiane) aerei nemici hanno effettuato un attacco aereo contro la vecchia moschea nel centro del villaggio di Kfar Tibnit, distruggendola completamente”, ha riferito la National News Agency. Il bilancio provvisori è di almeno 5 morti. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza libanese citate dal giornale “L'Orient-Le Jour”.

 
08:28 13 Ottobre

Unifil, le parole del generale Messina dal Libano

“Siamo entrati in una nuova fase di questo conflitto. È un momento in cui anche noi siamo abbastanza impegnati. Quello che è successo pochi giorni fa, con l'attacco alle nostre basi, non si era mai verificato prima”. Lo conferma il generale di brigata Stefano Messina, comandante del contingente italiano dell'Unifil. Alla domanda se si aspettassero un'azione del genere dall'esercito di Israele, risponde: “È una delle parti belligeranti sul campo. Quando ci siamo preparati per questa missione sapevamo che le minacce sarebbero potute arrivare da più parti. Per questo motivo non ci siamo stupiti più di tanto”. Con Israele “i contatti sono costanti, come sempre. Anche prima di quanto accaduto, così come dopo. Non abbiamo ricevuto alcun messaggio dopo l'accaduto, anche se in ogni caso — e se dovessero farlo — non ci aspettiamo che lo facciano con noi, ma sul canale delle Nazioni Unite”.

 
 
 
07:54 13 Ottobre

Hezbollah: “Respinti due tentativi di infiltrazione israeliani”

Hezbollah ha affermato di essersi scontrato due volte con le truppe israeliane che hanno tentato di infiltrarsi nei pressi di un villaggio di confine libanese e ha rivendicato diversi altri attacchi durante la notte. I combattenti di Hezbollah hanno fatto esplodere ordigni esplosivi contro i soldati israeliani e “si sono scontrati con loro mentre tentavano di infiltrarsi” due volte nei pressi del villaggio libanese di Ramia, ha affermato il gruppo, segnalando combattimenti durati circa un'ora. Il gruppo ha inoltre rivendicato attacchi alle truppe israeliane in Libano e sul lato israeliano del confine.

 
07:31 13 Ottobre

Raid israeliani in Libano, il Ministero libanese: “Almeno 15 morti”

Il ministero della Sanità libanese ha fatto sapere che almeno 15 persone sono state uccise negli attacchi israeliani in due aree nel nord del Paese e una a sud della capitale. Nove persone sono state uccise e 15 ferite in un “attacco nemico israeliano” nel villaggio di Maaysrah, situato a nord di Beirut. Il ministero ha anche riferito che due persone sono state uccise, quattro ferite e “parti del corpo” non identificate sono state recuperate in seguito a un attacco israeliano a Deir Bella, vicino alla città di Batroun, nel nord del Libano. Quattro persone sono state uccise e 18 ferite in un attacco a Barja, a sud di Beirut. Israele ha colpito anche la città meridionale di Nabatieh, dove otto persone sono rimaste ferite.

Raid israeliani, almeno 10 morti nell'area di Jabalia, città a nord di Gaza

Secondo i soccorsi il bilancio degli attacchi israeliani, che si stanno spingendo più in profondità nell'area di Jabalia, è di almeno 29 palestinesi coinvolti di cui 10 deceduti nella notte. Un bilancio, provvisorio, destinato a crescere perché “molti dei feriti sono in condizione critiche”. Secondo le agenzie di soccorso internazionali migliaia di persone sarebbero tuttora intrappolate nella zona di Jabalia, nel nord di Gaza.

I dieci palestinesi deceduti nella notte di sabato si trovavano in due case colpite a Jabalia e nel campo di Nuseirat. Nella settimana scorsa, sempre secondo i soccorsi, sono stati circa 150 i morti nella stessa zona. Le Forze israeliane (IDF) - rammenta Cnn - continuano la vasta operazione a Jabalia, sulla base di informazioni dell'intelligence che dimostrerebbero “la presenza di terroristi e infrastrutture terroristiche nell'area”.

 
06:14 13 Ottobre

Iran e Hezbollah smentiscono il New York Times, nessun legame con il 7 ottobre: “Non eravamo a conoscenza dell'operazione eseguita da Hamas”

La missione dell'Iran presso le Nazioni unite ha negato le notizie riportate dal New York Times, che ha preso visione di documenti segreti di Hamas sequestrati dall'esercito israeliano in cui il gruppo terroristico avrebbe tentato di coinvolgere Teheran e Hezbollah nell'attacco del 7 ottobre. In una dichiarazione alla Cnn la missione iraniana sostiene che “i funzionari di Hamas di stanza a Doha hanno affermato che anche loro non erano a conoscenza dell'operazione e che tutta la pianificazione, il processo decisionale e la direzione sono stati eseguiti esclusivamente dall'ala militare con sede a Gaza. Qualsiasi affermazione che tenti di collegarla all'Iran o a Hezbollah - parzialmente o totalmente - è priva di credibilità e proviene da documenti fabbricati ad arte”. Anche un portavoce di Hezbollah ha smentito alla Cnn le notizie. “Come ha detto il martire di Hezbollah Hassan Nasrallah non eravamo a conoscenza dell'operazione eseguita da Hamas il 7 ottobre”.

 
06:00 13 Ottobre
 
 

Onu, grave preoccupazione per detenuti da ribelli Houti

Le agenzie e le Ong dell'Onu hanno espresso "grave preoccupazione" per il rinvio a "giudizio penale" dei membri del loro personale tuttora "detenuti arbitrariamente" dai ribelli  Houthi dello Yemen. In una dichiarazione congiunta i responsabili delle organizzazioni umanitarie hanno anche rinnovato l'appello per il loro immediato rilascio. Gli Houthi,  sostenuti dall'Iran, hanno fermato e tratto in arresto decine di membri del personale delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni umanitarie sostenendo che sono membri di  una "rete di spionaggio USA-Israeliana", un'accusa che le Nazioni Unite negano. "Siamo estremamente preoccupati per la notizia del rinvio a processo penale da parte delle  autorità de facto Houthi di un numero significativo di colleghi detenuti arbitrariamente", si legge nella dichiarazione firmata dai responsabili delle agenzie e delle Ong  coinvolte. Tra i firmatari della dichiarazione figurano il capo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, il capo dell'Unesco, Audrey  Azoulay, il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, e il direttore esecutivo di Oxfam International, Amitabh Behar. Secondo i gruppi per i diritti, dall'inizio della  guerra civile in Yemen nel 2014, gli Houthi hanno rapito, detenuto arbitrariamente e torturato centinaia di civili, incluso gli operatori delle Nazioni Unite e delle Ong accusati di  far parte di "una rete di spie americano-israeliana" sotto la copertura di organizzazioni umanitarie. Accuse che sono sempre state respinte con forza dall'Ufficio delle Nazioni  Unite per i diritti umani. Gli Houthi non hanno ancora commentato né risposto alla dichiarazione e all'appello inoltrato.

 
04:10 13 Ottobre

Austin a Gallant, garantire sicurezza forze Unifil

In una telefonata al ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha espresso "profonda preoccupazione" per gli spari delle forze israeliane contro le forze di pace dell'Onu in Libano, sottolineando "con forza" l'importanza di "garantire la sicurezza e l'incolumità delle forze Unifil". A renderlo noto è Cnn, citando un comunicato della Difesa Usa. Nel corso della conversazione telefonica Austin ha anche esortato il suo omologo israeliano a passare dalle operazioni militari in Libano a un percorso diplomatico "non appena possibile". Austin ha anche sollevato il tema della situazione umanitaria a Gaza ribadendo con Gallant che "devono essere prese misure per affrontarla". 

 
01:38 13 Ottobre

Usa, su sistema Thaad decisione finale ancora non presa

Gli Stati Uniti dispiegheranno i loro sistemi di difesa missilistica anti-balistica Thaad (Terminal High Altitude Area Defense, Difesa d'area terminale ad alta quota) in Israele per proteggere lo stato ebraico dagli attacchi iraniani nel caso in cui Israele colpisca obiettivi militari in territorio iraniano. Lo hanno riferito i media dello stato ebraico. Una volta posizionati in Israele, i sistemi Thaad saranno gestiti da soldati statunitensi, ha riferito l'emittente Channel 12 senza citare fonti. L'emittente non ha specificato il numero di sistemi che Washington starebbe progettando di dispiegare. Il portale Walla e l'emittente pubblica Kan hanno chiarito che gli Stati Uniti non hanno ancora preso una decisione definitiva sul dispiegamento del sistema di difesa antimissile Thaad in Israele.
 

 
01:35 13 Ottobre

Attacco israeliano, danni a due ospedali nella valle del Bekaa

Due ospedali nella Valle della Bekaa, una zona roccaforte di Hezbollah, hanno subito danni a causa di attacchi israeliani. Lo hanno riferito le strutture sanitarie, che hanno chiarito che non ci sono state vittime. L'esercito israeliano ha dichiarato che Hezbollah stava usando le ambulanze per trasportare combattenti e armi e che avrebbe intrapreso qualsiasi azione necessaria.

 

Media, Hamas voleva demolire le torri a Gush Dan

"I leader di Hamas avevano pianificato attacchi che includevano la demolizione di torri a Gush Dan", nell'area metropolitana più vasta e più densamente abitata dello stato  d'Israele, che comprende anche ampie zone del distretto di Tel Aviv. Lo scrive il sito web di Yediot Ahronoth rilanciando l'esclusiva del Washington Post basata sui documenti  del 2021, recuperati a Gaza dall'IDF, dove erano stati pianificati ben prima del 7 ottobre attacchi terroristici ben piu' aggressivi e vasti di quelli poi messi a segno il 7 ottobre di  anno scorso. Il sito Ynet pubblica in prima pagina la foto dei due grattacieli di Gush Dan (le Torri Azrieli e la Torre Moshe Aviv) che, stando ai documenti, dovevano essere rasi al suolo secondo i piani originari."Hamas pianificava di fare l'11 settembre: queste sono le torri del centro che erano nel loro obiettivo", si legge nell'articolo di apertura che  ripropone ampi stralci dei documenti, inclusa la richiesta del leader di Hamas, Yahya Sinwar, all'ayatollah Khamenei, per ccirca 500 milioni di dollari e per la formazione di  12mila membri di Hamas in modo da essere in grado di distruggere Israele "entro due anni". La zona che Hamas pensava di colpire ha una popolazione di circa 3.8 milioni di  abitanti, su una estensione di 1.500 chilometri quadrati.  

 



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