Medio Oriente. Tel Aviv "Unifil fa scudo a Hezbollah". Washington "I caschi blu devono restare in Libano". Gaza, Raid israeliani colpiscono strutture civili

di redazione 14/10/2024 ESTERI
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Ministro israeliano dell'Energia Eli Cohen: "Unifil fa scudo a Hezbollah, si ritiri"

Il ministro israeliano Eli Cohen ha accusato su X le forze di peacekeeping dell' Unifil nel Libano meridionale di essere una forza "inutile" che non è riuscita a proteggere gli israeliani dagli attacchi di Hezbollah. "Queste forze non hanno contribuito in alcun modo al mantenimento della stabilità e della sicurezza nella regione, non hanno garantito l'applicazione delle risoluzioni Onu e fungono da scudo per Hezbollah". Cohen si rivolge poi al segretario dell' Onu Guterres: "E' giunto il momento che lei risponda alla richiesta che le è stata rivolta, che ritiri l' Unifil dalle zone di conflitto e smetta di fare il gioco di Hamas'.  

 

Hezbollah annuncia attacco a caserma nel centro Israele

Hezbollah ha annunciato di aver preso di mira oggi con missili una caserma militare situata a est della città costiera di Netanya, nel centro di Israele, come parte di una serie di attacchi rivendicati contro basi e movimenti di soldati israeliani, in diverse località. Lo riporta Sky Arabia. I miliziani filoiraniani hanno affermato in un comunicato che i suoi combattenti hanno lanciato missili "contro la caserma di Beit Lid, a est di Netanya", in risposta "agli attacchi e ai massacri commessi dal nemico sionista". Ieri un attacco a un'altra caserma aveva fatto 4 morti e una settantina di feriti.  

 
13:16 14 Ottobre

Israele ha piano per bloccare aiuti e assediare nord Gaza

 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta esaminando un piano per bloccare gli aiuti umanitari al nord di Gaza nel tentativo di affamare i militanti di Hamas, un piano che, se attuato, potrebbe intrappolare senza cibo né acqua centinaia di migliaia di palestinesi che non vogliono o non possono lasciare le loro case. Il piano proposto a Netanyahu e al Parlamento israeliano da un gruppo di generali in pensione porterebbe a un assedio, dando ai palestinesi una settimana di tempo per lasciare il nord della Striscia di Gaza, compresa Gaza City, prima di dichiararla zona militare chiusa. Coloro che rimangono sarebbero considerati combattenti, il che significa che le regole militari permetterebbero alle truppe di ucciderli, e verrebbero privati di cibo, acqua, medicine e carburante. È quanto si legge in una copia del piano fornita ad Associated Press dal suo principale ideatore, che afferma che il piano è l'unico modo per spezzare Hamas nel nord e fare pressione su di esso per rilasciare gli ostaggi rimasti. Il piano, denominato 'Piano dei generalì, prevede che Israele mantenga il controllo sul nord per un periodo indefinito per tentare di creare una nuova amministrazione senza Hamas, dividendo la Striscia di Gaza in due. 

 

Tenenti (Unifil): "Tra le regole d'ingaggio è prevista la risposta al fuoco, ma cosa facciamo rispondiamo?

 

Idf, intercettati due droni lanciati dalla Siria

Le Idf hanno spiegato che i caccia dell'aeronautica militare hanno intercettato due droni provenienti dalla Siria e lanciati verso Israele. Lo ha scritto su "X" il portavoce in lingua araba delle Idf, il generale Avichay Adraee. ''I droni sono stati intercettati prima che potessero entrare nello spazio aereo israelianò', ha precisato.  

 
 

Almeno 45 morti con 12 bimbi in vari raid israeliani su Gaza, colpito anche ospedale Deir al-Balah, Idf: "Era centro comando"

Almeno 45 persone, tra cui almeno 12 bambini, sono state uccise dagli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, incluso uno avvenuto questa mattina sull'ospedale di Deir al-Balah - e che secondo l' Idf aveva come obiettivo un "centro di comando" di Hamas -, dicono fonti ospedaliere della Striscia. 

Almeno 22 persone, incluso almeno un neonato, sono state uccise nei raid contro la scuola al Mufti nel campo profughi Nuseirat, nel centro di Gaza, hanno dichiarato i funzionari degli ospedali al-Awda e al-Aqsa. Secondo l'ospedale al-Shifa di Gaza City, inoltre, cinque bambini sono stati uccisi da un attacco aereo israeliano mentre giocavano a biglie nel campo di al Shati, nel nord di Gaza. In precedenza, l'ospedale di al-Aqsa aveva reso noto che nel campo profughi di Nuseirat otto membri di una famiglia - tra cui sei bambini - erano morti in seguito a un attacco dell'esercito israeliano contro una casa in cui si stavano rifugiando. Altre sei persone sono state uccise quando un carro armato israeliano ha bombardato il vicino campo profughi di Bureij. 

Durante la notte, infine, almeno quattro persone sono morte e altre 40 sono rimaste ferite dopo che il raid dell' Idf nell'ospedale dei martiri di al-Aqsa nella città centrale di Deir al-Balah ha causato un incendio che ha colpito l'accampamento di tende degli sfollati. Secondo i medici palestinesi, ripresi da Ap, alcuni sono morti per gravi ustioni.

L'ospedale dei martiri di al-Aqsa stava già lottando per curare un gran numero di feriti da un precedente attacco a una scuola trasformata in rifugio nelle vicinanze che ha ucciso almeno 20 persone quando è stato sferrato un raid aereo di prima mattina. Le riprese dell' Ap mostrano bambini tra i feriti. L'aeronautica militare israeliana da parte sua annuncia di aver lanciato nella notte un "attacco mirato" contro "terroristi di hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo" situato nell'ospedale Shuhada al-Aqsa, nella zona di Deir al Balah, aggiungendo che "il centro di comando e controllo veniva utilizzato dai terroristi di Hamas per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell' Idf e lo stato di Israele".  

 
11:22 14 Ottobre

Organizzavano un omicidio per conto dell'Iran, 2 arresti in Israele

Due israeliani sono stati arrestati con l'accusa di aver compiuto una serie di atti di sabotaggio per conto dell'Iran e di aver complottato per uccidere una figura di spicco dello Stato ebraico. Lo hanno annunciato lo Shin Bet e la polizia israeliana in una dichiarazione congiunta, citata da The Times of Israel. Secondo le indagini il cittadino israeliano Vladislav Viktorson (30 anni) di Ramat Gan sarebbe stato avvicinato da un iraniano identificato come ‘Mari Hossi’. Viktorson avrebbe quindi reclutato la sua compagna 18enne Anna Bernstein. I due avrebbero compiuto diversi atti di sabotaggio e vandalismo, tra cui graffiti provocatori e manifesti, incendi di auto vicino allo Yarkon Park di Tel Aviv e roghi dolosi nelle foreste locali, su ordine di Hossi, che avrebbe dato loro istruzioni in ebraico. Sarebbe stato poi chiesto loro di uccidere un importante personaggio israeliano lanciando una granata nella sua abitazione e i due avrebbero accettato di farlo avendo cercato di acquistare armi. La polizia e lo Shin Bet non hanno però indicato il nome della persona che avrebbero dovuto uccidere.

 
11:08 14 Ottobre

Hamas: “Colpito centro di distribuzione cibo”. Il bilancio: 10 morti e almeno 30 feriti in un raid israeliano su Jabalya

Fonti mediche nella Striscia di Gaza, riprese da Haaretz, affermano che almeno dieci persone sono state uccise e 30 ferite, tra cui donne e bambini, in un attacco aereo israeliano su un centro di distribuzione di aiuti umanitari nel campo profughi di Jabalya, nel nord di Gaza. Un portavoce della mezzaluna rossa palestinese ha affermato che le squadre di soccorso non sono in grado di raggiungere il sito. 

 
10:39 14 Ottobre

Ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares Bueno: “Non servono più armi, serve democrazia”

Il Medio Oriente “non ha bisogno di più armi, per questo abbiamo deciso il 7 ottobre di non concedere nuove licenze di esportazione di armi che hanno come destinazione finale Israele ed è per questo che non permettiamo che le navi che trasportano armi verso Israele si fermino nei nostri porti”. Lo sottolinea il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares Bueno, a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. “Serve la diplomazia - continua - la situazione è già enormemente grave ed estremamente seria”. A Gaza, prosegue Albares Bueno, “assistiamo a bombardamenti, che rifiutiamo completamente, sugli ospedali”, si vede “crescente violenza in Cisgiordania e una guerra sul campo in uno Stato sovrano come il Libano. Non vogliamo che questa diventi una guerra totale e coinvolga ancora più attori. C'è un modo, c'è una via per la pace: è la conferenza di pace che la Spagna mette sul tavolo da mesi, per la quale non smetteremo di lavorare. Questo è il percorso che israeliani e palestinesi hanno negoziato per decenni, ovvero la soluzione dei due Stati, per avere un autentico Stato palestinese, che viva in buon vicinato con lo Stato di Israele e garantisca la pace e la sicurezza dell'altro”.

 
10:01 14 Ottobre

Kamala Harris chiede a Israele di “proteggere” i civili che vivono nella Striscia di Gaza

Kamala Harris si è rivolta a Israele chiedendo la protezione dei civili nella Striscia di Gaza, consentendo la consegna degli aiuti e rispettando il diritto internazionale umanitario. La presa di posizione della candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti è affidata a un messaggio diffuso sul social network. “L'Onu riferisce che nel nord di Gaza non entra cibo da due settimane” sottolinea Harris. “Israele deve fare subito di più per facilitare la consegna di aiuti alle persone bisognose”. Secondo la candidata alla Casa Bianca, “i civili devono essere protetti e devono avere accesso a cibo, acqua e medicine”. Ancora Harris: “Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato”.

 
09:58 14 Ottobre

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant visita la base colpita da un drone a Binyamina

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha visitato la base della Brigata Golani, colpita da un drone di Hezbollah che ha causato la morte di quattro soldati e il ferimento di oltre 40, di cui otto gravemente. Israele sta sviluppando capacità per “affrontare la minaccia degli attacchi dei droni. Dobbiamo indagare, apprendere i dettagli e mettere rapidamente ed efficacemente in pratica le lezioni” apprese dall'incidente, ha aggiunto.

 
09:44 14 Ottobre

Cisgiordania, blitz israeliani da Betlemme a Jenin

Almeno 25 arresti di persone palestinesi nell'area di Betlemme sono stati effettuati dalle forze di occupazione israeliane: lo ha riferito l'agenzia di stampa Wafa. Stando al suo resoconto, le manette sono scattate nei villaggi di Al-Asakra, Beit Fajjar, Rakhma e Husan. Operazioni militari sono state segnalate anche a Jaba, un'altra città della Cisgiordania, non lontano da Jenin. Nel caso specifico, sarebbero diciassette le persone detenute secondo il Palestinian Information Center. Continua intanto l'offensiva di Israele nella Striscia di Gaza, l'altra regione occupata nel 1967 che dovrebbe in teoria costituire un domani il nucleo di uno Stato palestinese. Almeno quattro persone sono state uccise e 70 ferite in un bombardamento di Israele che ha colpito un accampamento di tende sorto all'interno del complesso dell'ospedale dei Martiri di Al-Aqsa, nel centro di Gaza. Secondo l'emittente Al Jazeera, il bilancio delle vittime potrebbe aumentare rapidamente.

 
09:40 14 Ottobre

Il ministro degli Esteri iraniano ha incontrato in Oman un alto rappresentante dei miliziani yemeniti Houthi

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha incontrato a Muscat, in Oman, un alto rappresentante dei miliziani yemeniti Houthi, il portavoce del gruppo e capo negoziatore Mohammed Abdulsalam. Lo rende noto il ministero degli Esteri iraniano, come riporta Press Tv. A Muscat il capo della diplomazia iraniana ha anche incontrato il
ministro degli Esteri dell'Oman, Badr bin Hamad Al Busaidi. “È al lavoro la diplomazia per mobilitare la capacità di tutti i paesi della regione di affrontare le pericolose minacce del regime sionista”, ha detto Araghchi.

 
09:34 14 Ottobre

“Hezbollah è in crisi finanziaria”

La milizia libanese Hezbollah sta finendo i soldi poiché l'offensiva israeliana contro il gruppo sostenuto dall'Iran, che dura da oltre una settimana, ha bloccato tre delle sue principali fonti di denaro. Ricercatori statunitensi e libanesi e alcuni rapporti stilati dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti identificano la principale fonte di denaro di
Hezbollah in Al-Qard al-Hasan, o AQAH, un istituto quasi bancario libanese gestito dal gruppo terroristico designato dagli Stati Uniti senza una licenza bancaria governativa. I ricercatori affermano che le altre fonti di liquidità del gruppo includono le banche commerciali libanesi insolventi ma autorizzate e gli arrivi di aerei carichi di contanti all'aeroporto di Beirut

Hezbollah ha fondato AQAH nel 1982 come istituzione di beneficenza che fornisce prestiti senza interessi ai libanesi bisognosi, principalmente compagni sciiti, secondo il Meir Amit Intelligence and Terrorism Information Center di Israele, o ITIC, un gruppo di ricerca non governativo di veterani della comunità dell'intelligence israeliana. L'ITIC afferma che AQAH da allora è diventata un'importante istituzione con filiali nella roccaforte meridionale di Hezbollah a Dahiyeh a Beirut e in altre parti del Libano dominate da Hezbollah. Secondo MTV Libano, una delle principali reti televisive del paese, AQAH è stata duramente colpita dai primi attacchi aerei israeliani sugli obiettivi di Hezbollah a Dahiyeh alla fine di settembre. Gli attacchi aerei israeliani avevano preso di mira i “centri di deposito di contanti di Hezbollah, inclusa gran parte dei depositi di AQAH”, lasciando il gruppo in quella che ha definito una “crisi finanziaria”. Una situazione per cui i vertiti dell'organizzazione non sarebbero più in grado di pagare i membri della base che sono fuggiti dalle loro case e hanno bisogno di nutrire le loro famiglie.

 
09:16 14 Ottobre

Cessate il fuoco a Gaza, capo dello Shin Bet a Il Cairo per colloqui

Il capo dello Shin Bet israeliano ha incontrato il capo dell'intelligence egiziana per discutere su un possibile cessate il fuoco a Gaza. Ronen Bar ha incontrato il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel, a Il Cairo. Secondo Ravid, i due hanno discusso dei negoziati in stallo per un accordo di cessate il fuoco-rilascio degli ostaggi, ma non hanno raggiunto alcun accordo. Uno dei punti critici discussi dai due funzionari dell'intelligence è stata la questione del valico di frontiera di Rafah, afferma il rapporto, che è stato chiuso da maggio ovvero da quando l'IDF ha lanciato la sua offensiva nella città meridionale di Gaza.

 
09:13 14 Ottobre

Josep Borrell, Vicepresidente della Commissione europea: “Basta attacchi contro Unifil in Libano”

Tutti gli attori, prosegue Borrell, “hanno l'obbligo di adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza e l'incolumità del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare in ogni momento l'inviolabilità delle sedi dell'Onu. Aspettiamo spiegazioni con urgenza e un'indagine approfondita da parte delle autorità israeliane sugli attacchi contro l'Unifil, che svolge un ruolo fondamentale per la stabilità del sud del Libano”. L'Unione esorta “tutte le parti a rispettare pienamente i propri obblighi di garantire la sicurezza e l'incolumità del personale Unifil in ogni momento e di consentire a Unifil di continuare ad attuare il proprio mandato. Le truppe e il personale dell'Unifil, cui contribuiscono oggi sedici Stati membri dell'Ue, lavorano in condizioni difficili, nella difesa della pace e della sicurezza internazionale. L'Ue rende omaggio alla loro professionalità e rinnova il suo fermo sostegno al ruolo” della missione. 

L'Ue è anche “profondamente preoccupata - aggiunge Borrell - per il continuo lancio di razzi da parte di Hezbollah contro Israele, che si deve fermare, e per gli attacchi dell'Idf in aree densamente popolate del Libano, che provocano lo sfollamento di molte persone. Esortiamo tutti a rispettare il diritto internazionale umanitario, in ogni circostanza”. L'Ue, conclude, “ribadisce il suo appello per un cessate il fuoco immediato in Libano e affinché tutte le parti si impegnino e lavorino per la piena attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza”. Adottata all'unanimità nel 2006, la risoluzione prevedeva la cessazione del conflitto tra Israele e le milizie di Hezbollah.

 
09:09 14 Ottobre

Gli Houthi celebrano l'uccisione di 4 soldati israeliani

I miliziani sciiti Houthi hanno celebrato l'uccisione di quattro soldati israeliani in un attacco con drone condotto da Hezbollah. “Benediciamo l'operazione di Hezbollah che ha portato alla morte e al ferimento di decine di soldati sionisti. Ci prostriamo in ammirazione davanti al leggendario eroismo dei mujaheddin della Resistenza islamica in Libano” gli Hezbollah, si legge in una nota del presidente del Consiglio politico degli Houthi, Mahdi al Mashat, condivisa sul suo canale Telegram.

 
09:07 14 Ottobre

Lanciati 10 razzi da Haifa verso il Libano

Dieci razzi sono stati lanciati dal Libano verso Haifa, nel nord di Israele, dove sono suonate le sirene di allarme antiaereo. Lo riferisce l'Idf spiegando che la maggior parte dei razzi sono stati intercettati e uno è caduto in una zona aperta senza causare danni. Hezbollah ha fatto sapere anche di aver preso di mira le truppe israeliane “durante un tentativo di infiltrare le forze di fanteria nemiche nel territorio libanese vicino a Markaba (villaggio nel distretto di Marjeyoun)”. Lo riporta il quotidiano “L'Orient-Le Jour”. In precedenza il gruppo sciita aveva annunciato di aver colpito i soldati israeliani a Labbouné e nella zona di Khallet Warda anche utilizzando missili.

 
08:49 14 Ottobre

Austin: “Impegno Usa per garantire la sicurezza di Israele, Unifil va salvaguardata”

Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha espresso le sue condoglianze al ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant per l'uccisione di quattro soldati in seguito all'attacco di un drone della milizia sciita libanese Hezbollah contro una base militare a Binyamina, tra Haifa e Tel Aviv. Il Segretario ha riaffermato il profondo impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele”, si legge in una nota del Pentagono. Austin ha anche chiesto a Gallant che l'esercito israeliano prenda le misure necessarie per salvaguardare la sicurezza delle forze dell'esercito libanese e dell'Unifil, nel mirino degli attacchi israeliani. Il capo del Pentagono ha anche chiesto a Israele di avviare canali diplomatici per garantire la sicurezza ai civili in entrambe le zone del confine “il più presto possibile”. Infine, ha espresso ancora una volta la sua preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, motivo per cui ha sollecitato l'adozione di misure per risolverla.



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