Agcom ha approvato un schema di regolamento che disciplina le modalità tecniche e di processo per l'accertamento della maggiore età degli utenti online in attuazione di quanto previsto dal decreto Caivano sull’obbligo da parte dei siti di pornografia on line di verificare che chi vi fa accesso abbia più di 18 anni.
L'obiettivo è fornire una maggiore tutela ai minori che hanno diritto a un livello più elevato di protezione dai contenuti che potrebbero nuocere al loro sviluppo fisico, mentale o morale anche introducendo misure più rigorose nei confronti di ogni servizio della società dell'informazione.
Secondo dati del 2021, a livello globale, il 30% dei bambini fra gli 11 e i 12 anni naviga su siti di pornografia online. In Italia il 44% degli adolescenti fra i 14 e i 17 anni. D'altro canto la maggior parte delle piattaforme per adulti non realizza alcun tipo di verifica dell’età, limitandosi a chiedere all’utente di dichiarare di avere almeno 18 anni. Questo accade anche nel caso di siti dedicati a scommesse e gioco d'azzardo, ai quali pure si riferiscono le nuove linee guida dell'Agcom, come spiega il commissario dell'Autorità garante per le comunicazioni Massimiliano Capitanio.
L'Agcom, spiega ancora Capitanio, collabora da anni con le grandi piattaforme che hanno fissato degli algoritmi per far sparire dai motori di ricerca contenuti potenzialmente dannosi. Per esempio, sui motori di ricerca più diffusi è quasi impossibile trovare fatti relativi ad atti di bullismo. Poi ci sono anche i filtri di controllo parentale sulle sim dei minorenni che mettono già al riparo da contenuti giudicati pericolosi. Se la sim è intestata al minore sono già attivi, altrimenti possono richiederne l'attivazione i genitori.
Per quanto riguarda, invece, i sistemi di age verification avverranno con la garanzia del doppio anonimato: chi si troverà ad accedere a un sito pornografico avrà la garanzia che nessuno potrà avere alcun tipo di dato se non quelli relativi alla maggiore età.
L'Agcom ha inviato il regolamento all'organo competente dell'Unione europea che lo valuterà in base alle normative europee. La Commissione europea ha 90 giorni di tempo per eventuali rilievi. A quel punto l'Authority avvierà un Tavolo tecnico di monitoraggio e analisi delle evoluzioni tecniche, normative e regolamentari.
Quando e se le diposizioni andranno a regime per accedere ai siti pornografici o di scommesse o gioco d'azzardo non basterà più solamente rispondere alla domanda “Sei maggiorenne?” ma si dovrà “provare” di essere maggiorenni in modo “ufficiale”. Come? Tra i modi possibili anche lo Spid. Oppure, quando entrerà in funzione, l'It wallet, il portafoglio digitale italiano che raccoglierà i documenti essenziali per il cittadino. L'Agcom lascia libere le piattaforme e i siti di scegliere come accertarsi ufficialmente della maggiore età. In ogni caso, precisa Capitanio ci sarà la garanzia del doppio anonimato, al fine di garantire il requisito della riservatezza “rafforzata”: l'unico dato in possesso del sito cui si accede sarà l'età, in totale rispetto della privacy.