Nucleare. Il Ministro dell'Ambiente "Nucleare, Italia pronta. Testo unico e programma nazionale entro il 2027"
L’Italia è pronta a rientrare nel nucleare che rappresenta una scelta cruciale che non andrà a sostituire le rinnovabili ma le completerà assicurandoci un mix energetico equilibrato e sostenibile. È una mossa che non possiamo più rimandare e ho sentito la responsabilità di dotare il Paese degli strumenti affinché l’Italia non sprechi l’occasione di giocare da protagonista una partita che nei prossimi decenni sarà fondamentale per la decarbonizzazione e la sicurezza degli approvvigionamenti». Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, non vuole perdere tempo rispetto a uno snodo che considera cruciale per il futuro dell’Italia e per garantire a cittadini e imprese prezzi dell’energia più sostenibili.
Un tema, quello del costo dell’energia, «su cui l’attenzione del governo è massima», ribadisce ricordando che l’esecutivo è già al lavoro su ulteriori misure sia a livello europeo che nazionale. Così il ministro ed esponente di Forza Italia ha appena firmato lo schema del disegno di legge delega in quattro articoli, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal giurista Giovanni Guzzetta, i cui contenuti anticipa in questa intervista al Sole 24 Ore. «Ho appena trasmesso il testo al Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della presidenza del Consiglio dei Ministri che farà le sue valutazioni, a valle delle quali lo schema di Ddl arriverà sul tavolo di uno dei prossimi Consigli dei ministri. I tempi dipenderanno dall’esame del Dagl, ma confido che ciò avvenga nel giro di quindici giorni».
La bozza di legge delega è l’inizio di un percorso di riordino che dovrebbe portare, a tendere, a un vero e proprio testo unico del nucleare. Che tempi prevede?
Il testo unico rappresenta la sistematizzazione complessiva dell’intera materia e andrà in parallelo con la definizione di un programma nazionale finalizzato allo sviluppo della produzione di energia da fonte nucleare che concorra alla strategia di raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica al 2050. È un percorso a tappe che credo arriverà a traguardo per la fine del 2027. Bisognerà informare bene e avere il consenso in Parlamento e nel Paese. E sono fiducioso.