Blackbird blackbird blackberry
Il ritratto di una donna fiera ed indipendente.

Disponibile su Mubi.
Mentre Etero (Eka Chavleishvili), come d’abitudine, è intenta a cogliere le sue amate more, scivola rischiando di finire nel fiume sottostante e morire.
Poco dopo, tornando verso il lavoro, si vede proprio riversa sul greto con la folla attorno.
Per la donna è una vera e propria illuminazione, così giunta al suo negozio si ritrova a avvinghiata al fattorino delle consegne Murman (Temiko Chichinadze) e a 48 anni perde la verginità.
La scoperta del sesso e forse anche dell’amore però non cambieranno affatto il suo carattere.
Elene Naveriani, al suo terzo lungometraggio, porta sullo schermo un romanzo di Tamta Melashvili, scrittrice anch’essa georgiana come la regista, nonché attivista e ricercatrice impegnata negli studi di genere.
Blackbird blackbird blackberry, infatti, è innanzitutto un potente ritratto di una donna forte, fiera ed indipendente.
Anzi, ad essere sinceri, la prima cosa che colpisce durante la visione, è la totale assenza di uomini, fatta eccezione per Murman ed il suo aiutante.
Per essere più precisi gli uomini sono presenti in questo racconto ma sempre fuori dallo schermo.
Per lo più vengono evocati durante le chiacchiere tra Etero ed il gruppo di donne con cui spesso passa il tempo tra pettegolezzi ed acide cattiverie.
Etero non ha nessuna pietà nei loro confronti e viene ripagata con la stessa moneta.
La sua sola presenza, oltre ai suoi atti, alle sue parole, alla sua schiettezza e a si suoi implacabili giudizi, sono altrettanti atti d’accusa, in carne ed ossa, alla vita di questo gruppo di presunte amiche che pure, almeno in un caso, alla fine mostrano un affetto sincero nei confronti della donna.
La filosofia di Etero è mirabilmente riassunta in una frase tagliente con la quale gela un possibile pretendente in un ristorante; “se un cazzo e un matrimonio facessero davvero la felicità delle donne, ci sarebbero molte più donne felici”.
Alle spalle ha un passato difficile, la madre morta da bambina ed una vita sotto il giogo del fratello e di un padre del quale, alle volte, le sembra di sentire ancora la voce.
È perfettamente consapevole del fatto che l’unione con un uomo, magari addirittura il matrimonio, così tanto decantato dalle sue amiche, non sia altro che un’inganno.
Si immagina già il suo futuro di tranquilla pensionata, tra libri e passeggiate nel bosco a raccogliere more e non la interessa nemmeno l’imminente costruzione di un centro commerciale che, sicuramente, la costringerà a chiudere il suo negozio; anzi dichiara con strafottenza di fregarsene e che per lei sarà solo una liberazione.
Così non deve stupire il suo fermo rifiuto alla proposta di Murman di fuggire con lui in Turchia; no grazie una vita a pulire le case di estranei non è proprio quello che fa’ per lei.
Forse non è un caso che in questo quadro spicchi la gentilezza della coppia lesbica che gestisce il negozio presso il quale Etero compra i prodotti per il suo emporio; due donne legatef da un amore sincero che stride con la totale assenza dei mariti delle sue amiche.
Però, come spesso accade, la vita è imprevedibile ed un giorno Etero trova le sue mutande macchiate di scuro ed un’ombra, un sospetto si affacciano alla porta.
Ma è proprio allora cheBlackbird blackbird blackberry si apre ad un finale inaspettato e commovente che ha il sapore della favola a lieto fine.
Così che, finalmente Etero, possa piangere di gioia.
EMILIANO BAGLIO
