Inclusione scolastica. Alunni con disabilità aumentati del 26% in 5 anni

di redazione 18/03/2025 CULTURA E SOCIETÀ
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report dell'Istat "L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità - Anno scolastico 2023-2024" parla di un aumento degli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane di ogni ordine e grado: quasi 359mila nell’anno scolastico 2023-2024, il 4,5% del totale degli iscritti (+6% rispetto al precedente anno scolastico), 75mila in più negli ultimi cinque anni (+26%).

Il report ha però evidenziato come oltre 15mila studenti con disabilità (cioè il 4,2% del totale) non ricevano l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione di cui avrebbero bisogno.

La quota di docenti per il sostegno con una formazione specifica è cresciuta: dal 63% al 73% in quattro anni, ma sono ancora molti gli insegnanti non specializzati e l’11% viene assegnato in ritardo. La discontinuità nella didattica è un problema: più di un alunno su due (il 57% degli alunni con disabilità) ha cambiato insegnante per il sostegno da un anno all’altro, l’8,4% nel corso dello stesso anno scolastico.

Le disabilità rilevate

l problema più diffuso è la disabilità intellettiva, che riguarda il 40% degli studenti con disabilità, quota che cresce nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, attestandosi rispettivamente al 46% e al 52% e che spesso riguarda alunni con pluri-disabilità. Seguono i disturbi dello sviluppo psicologico (35% degli studenti), questi ultimi più frequenti nella scuola primaria (39%) e nella scuola dell’infanzia (63%). I disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione riguardano quasi un quinto degli alunni con disabilità; entrambi sono più diffusi tra gli alunni delle scuole secondarie di primo grado (rispettivamente il 24% e il 20% degli alunni). Meno frequenti invece sono le problematiche relative alla disabilità motoria (9%) e alla disabilità visiva o uditiva (circa 7%), con differenze poco rilevanti tra gli ordini scolastici.

Più di un quarto degli studenti (28%) ha un problema di autonomia, legato alla difficoltà nello spostarsi all’interno dell’edificio scolastico, nell’andare in bagno o nel comunicare; la difficoltà più diffusa riguarda la comunicazione (21%) o l’andare in bagno (19%); meno frequenti appaiono le difficoltà nello spostarsi o nel mangiare (rispettivamente 13% e 8%). Tra gli studenti con problemi di autonomia, uno su cinque non è in grado di svolgere autonomamente nessuna delle quattro attività.

Integrazione e didattica inclusiva

Il rapporto Istat, inoltre, pone l’accento sull’importanza dell’interazione con i coetanei per lo sviluppo relazionale e l’apprendimento degli studenti con disabilità. La didattica è meglio che si svolga sempre in presenza dei compagni, in modo che l’attività dell’insegnante di sostegno possa essere rivolta all’intera classe, promuovendo l’inclusione e la collaborazione. Attualmente, gli alunni con disabilità trascorrono la maggior parte del tempo scolastico in classe con i compagni (29 ore settimanali), mentre solo una piccola parte è dedicata ad attività individuali con l’insegnante di sostegno (2,9 ore settimanali). 

Partecipazione alle uscite scolastiche

Mentre l’attività motoria è inclusa per il 93% degli studenti, le uscite scolastiche presentano alcune difficoltà: la maggior parte degli studenti con disabilità partecipa alle uscite didattiche brevi (90%), ma la percentuale diminuisce drasticamente quando si tratta di gite con pernottamento (50%), soprattutto per gli alunni della scuola dell’infanzia. Per quanto riguarda le attività extra-didattiche, come laboratori e teatro, la partecipazione è inferiore alla metà (49%). 



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