Terremoto nel sudest asiatico. Quasi tremila le vittime accertate. Donna estratta viva dopo 91 ore sotto macerie

di redazione 30/03/2025 NON SOLO OCCIDENTE
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Myanmar: donna 63enne estratta viva dopo 91 ore sotto macerie

Una donna di 63 anni è stata salvata in Myanmar dopo 91 ore sotto le macerie di un edificio crollato nella capitale Naypyitaw a seguito del terremoto di magnitudo 7.7 di venerdì. Lo hanno riferito i vigili del fuoco di Naypyitaw. Secondo gli esperti, la probabilità di trovare sopravvissuti diminuisce drasticamente dopo 72 ore.

 

Thailandia: 20 i morti per sisma, si cercano 70 operai dispersi

È salito a 20 il numero dei morti accertati in Thailandia per il terremoto con epicentro in Myanmar avvenuto venerdì scorso. Lo riferiscono le autorità locali. Proseguono intanto le ricerche degli oltre 70 operai rimasti intrappolati tra le macerie di un edificio in costruzione a Bangkok, colpita in modo particolarmente duro dalle scosse.

 
15:19 01 Aprile

Sisma di magnitudo 5 registrato a Mandalay. Al momento nessuna notizia di vittime o danni

Un terremoto di magnitudo 5 ha colpito la zona della città birmana di Mandalay: lo ha reso noto il centro sismologico euromediterraneo, senza che al momento si abbiano notizie di vittime o danni. L'epicentro del sisma era localizzato 16 chilometri a sudovest di Mandalay, a una profondità di 35 chilometri.

 
15:16 01 Aprile

Onu vigila su aiuti in Myanmar: "Arrivano ma serve di più". Smentite voci di blocco da parte della giunta, appello alla pace

Le Nazioni Unite non hanno rilevato alcun blocco o dirottamento degli aiuti umanitari nella loro risposta al terremoto in Myanmar, che ha ucciso più di 2.700 persone nel mezzo di una guerra civile. Lo ha affermato da Rangoon il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite Marcoluigi Corsi, smentendo prime informazioni che denunciavano manovre del regime nella distribuzione degli aiuti. L'Onu chiede comunque la sospensione del conflitto e invita la comunità internazionale a inviare altri aiuti. "Finora siamo riusciti a fornire assistenza alla popolazione", ha affermato Corsi in una conferenza stampa a Ginevra. "La distribuzione è in corso e finora non abbiamo riscontrato alcun blocco", ha assicurato durante una conferenza stampa a Ginevra. "Per quanto ne so, non c'è stata alcuna appropriazione indebita di aiuti", ha aggiunto. La risposta delle Nazioni Unite al terremoto è stata "coordinata" con tutte le parti interessate sul campo, comprese le autorità militari al potere, ha detto, sottolineando al contempo che le Nazioni Unite seguono "i principi umanitari internazionali di imparzialità e neutralità". "Gli attacchi militari della giunta devono cessare. Gli ostacoli agli aiuti devono essere rimossi. I giovani non devono temere l'arresto o la coscrizione obbligatoria. La comunità internazionale deve fornire un'assistenza più urgente. Ora", ha scritto il relatore speciale delle Nazioni Unite sul Myanmar, Tom Andrews, su X. Invitato a commentare le sue parole, Corsi ha sottolineato che "c'è sempre una politicizzazione degli aiuti" in generale. "Ma le Nazioni Unite hanno un solido sistema di monitoraggio. Abbiamo partner fidati che possono riferire sulla distribuzione degli aiuti ovunque si trovino, anche nelle aree meno accessibili".

 

Cei, primo stanziamento da 500mila euro dai fondi dell'8x1000

È di 500mila euro la somma destinata dalla Cei, Conferenza Episcopale Italiana, per il Myanmar dopo il terremoto degli scorsi giorni. "La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana - si legge in una nota - esprime solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma che venerdì 28 marzo ha devastato il Myanmar, con impatto anche su altri Paesi. Il terremoto, con epicentro nella regione di Mandalay, ha provocato migliaia di morti, feriti e sfollati oltre a distruggere abitazioni e infrastrutture.

Per far fronte all’emergenza, la Presidenza della CEI ha deciso un primo stanziamento di 500mila euro dai fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica: servirà per i primi soccorsi, coordinati da Caritas Italiana che, fin dal primo momento, è in contatto diretto con KMSS (Karuna Mission Social Solidarity, la Caritas in Myanmar) e con la rete internazionale della Caritas".

“Ci facciamo prossimi alle sorelle e ai fratelli del Myanmar: a loro giunga il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. Preghiamo per le vittime, tra cui tantissimi bambini, e per i loro familiari, assicurando il sostegno delle nostre Chiese”, afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.

 
12:18 01 Aprile

Msf: nostri team a Mandalay per assistere i terremotati

I team di Medici Senza Frontiere (Msf), operativa in Myanmar dal 1992, sono arrivati a Mandalay, area dell'epicentro del terremoto, e nella parte meridionale dello stato di Shan per valutare i bisogni della popolazione e rispondere all'emergenza. 

Come informa l'organizzazione in un comunicato, i team di Msf si stanno concentrando nell'identificare i bisogni medici della popolazione e il loro accesso all'acqua, sebbene sia ancora difficile conoscere l'entità dei danni e dei bisogni sanitari nelle zone più colpite, a causa di blackout nelle comunicazioni e barriere di accesso dovute al conflitto.

 
11:49 01 Aprile

Dalla Spagna 2 milioni per aiutare le persone colpite dal terremoto

Il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares ha annunciato che il governo iberico ha mobilitato 2 milioni di euro per aiutare la popolazione del Myanmar colpita dal violento terremoto. 

"Solidarietà della Spagna alle vittime del terremoto in Myanmar. Abbiamo mobilitato 2 milioni di euro tramite l'Agenzia di Cooperazione spagnola (Aecid) e la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per coprire le immediate necessità umanitarie di migliaia di persone colpite", ha affermato Albares su X, "siamo al fianco del popolo del Myanmar in questi tempi difficili". 

Nei giorni scorsi solidarietà era stata espressa anche dal premier Pedro Sanchez. "La mia solidarietà e quella di tutto il governo spagnolo vanno alle popolazioni della Thailandia e del Myanmar di fronte alla terribile tragedia provocata dal terremoto che ha colpito la zona. Il mio affetto a tutte le vittime e alle loro famiglie", aveva scritto su X.

 

Sale a 2.719 morti il bilancio delle vittime

È salito a 2.719 morti il bilancio delle vittime in Myanmar del sisma di magnitudo 7.7 della Scala Ritcher che venerdì ha colpito il Paese, oltre che la Thailandia. Lo ha dichiarato il leader della giunta militare birmana, il generale Min Aung Hlaing, citato dall'emittente China Central Television (Cctv). Ai morti accertati si aggiungono circa 4.521 feriti e oltre 400 dispersi, ha aggiunto Min Aung Hlaing.

 
02:22 01 Aprile

Un attivista birmano: "La giunta militare bombarda i terremotati e ruba gli aiuti"

"La giunta militare che governa il Myanmar sta usando il terremoto per intensificare gli attacchi contro la popolazione: da un lato bombarda i terremotati per indebolire la resistenza, dall'altro ruba donazioni e pacchi alimentari. E' quindi davvero importante che la comunità internazionale presti la massima attenzione a chi invia gli aiuti, dando assoluta precedenza alle organizzazioni umanitarie sul campo". Ad affidare l'appello all'agenzia Dire è Yimon Win Pe, membro della comunità birmana in Italia. 

"La stima delle vittime è irrealistica- commenta l'attivista- perché i soccorritori scavano a mani nude e le autorità non hanno nessun interesse a salvare le persone. Nelle aree colpite, c'è solo devastazione. Ospedali e cimiteri sono pieni e per le strade c'è già cattivo odore a causa dei cadaveri intrappolati sotto le macerie". Win Pe, in contatto con numerosi residenti e operatori umanitari sul campo, riferisce di una situazione che resta di alta tensione: "Il terremoto è arrivato dopo quattro anni di guerra, crisi economica e repressione" spiega, in riferimento al colpo di stato del febbraio 2021, quando l'esercito arrestò il presidente Win Myint e la consigliera di Stato e premio Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi, con la conseguente deposizioni delle istituzioni che erano state democraticamente elette pochi mesi prima.

 
 

L'Onu: "Le parti in conflitto lascino entrare gli aiuti umanitari"

“Tutte le parti” coinvolte nel conflitto “devono urgentemente lasciare che vengano garantiti gli aiuti umanitari e permettano agli operatori di lavorare in sicurezza”. Lo ha detto l'inviata speciale Onu per il Myanmar Julie Bishop, commentando la situazione nel Paese, devastato da un terremoto che ha provocato più di duemila vittime. L'Onu ha inoltre rivolto un appello a sospendere il conflitto.

 
 

Domani in Myanmar un minuto di silenzio, nell'ora precisa della scossa

Il Myanmar osserverà domani un minuto di silenzio in memoria delle vittime del devastante terremoto di venerdì, in cui sono morte più di 2000 persone. Ne ha dato notizia la giunta al potere. Il Paese si fermerà alle 12:51:02 (le 08:02 in Italia), l'ora precisa in cui il 28 marzo è stato registrato il sisma.

 
 

Palazzo crollato a Bangkok, l'acciaio era di una ditta già indagata per materiale scadente

Sono stati arrestati quattro cittadini cinesi dipendenti della joint venture che  stava costruendo il palazzo della Corte dei Conti crollato: sono stati sorpresi a rubare dei documenti e dopo essere stati arrestati sono stati interrogati e poi rilasciati.

Nel frattempo sono andate avanti le indagini sui materiali di costruzioni a partire dai tondini alle barre d'armatura per testare la resistenza del materiale ed è stato scoperto che quell'acciaio proveniva da un'azienda già indagata a gennaio per un'inchiesta sul materiale scadente e gli erano già state sequestrate tonnellate di acciaio. 

 

La rottura della faglia che ha generato il terremoto in Myanmar è avvenuta lungo una porzione della più che doppia rispetto a quella stimata inizialmente in circa 200 chilometri: le analisi più aggiornate condotte dal servizio geologico degli Stati Uniti, l'Usgs, indicano che la rottura è stata di almeno 450 chilometri. "Il dato è suscettibile di ulteriori aggiornamenti  - osserva la sismologa Concetta Nostro dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - perché in Myanmar non è disponibile una rete sismologia e tutte le analisi vengono condotti da stazioni distanti dalla zona dell'epicentro". 



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