Terremoto nel sudest asiatico. Oltre 2000 i morti. Allarme Onu sulle forniture mediche. Nuove scosse di assestamento. Proclamati sette giorni di lutto nazionale

di redazione 30/03/2025 TUTTI
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Domani in Myanmar un minuto di silenzio, nell'ora precisa della scossa

Il Myanmar osserverà domani un minuto di silenzio in memoria delle vittime del devastante terremoto di venerdì, in cui sono morte più di 2000 persone. Ne ha dato notizia la giunta al potere. Il Paese si fermerà alle 12:51:02 (le 08:02 in Italia), l'ora precisa in cui il 28 marzo è stato registrato il sisma.

Palazzo crollato a Bangkok, l'acciaio era di una ditta già indagata per materiale scadente

Sono stati arrestati quattro cittadini cinesi dipendenti della joint venture che  stava costruendo il palazzo della Corte dei Conti crollato: sono stati sorpresi a rubare dei documenti e dopo essere stati arrestati sono stati interrogati e poi rilasciati.

Nel frattempo sono andate avanti le indagini sui materiali di costruzioni a partire dai tondini alle barre d'armatura per testare la resistenza del materiale ed è stato scoperto che quell'acciaio proveniva da un'azienda già indagata a gennaio per un'inchiesta sul materiale scadente e gli erano già state sequestrate tonnellate di acciaio. 

Rottura della faglia doppia di quella stimata

La rottura della faglia che ha generato il terremoto in Myanmar è avvenuta lungo una porzione della più che doppia rispetto a quella stimata inizialmente in circa 200 chilometri: le analisi più aggiornate condotte dal servizio geologico degli Stati Uniti, l'Usgs, indicano che la rottura è stata di almeno 450 chilometri. "Il dato è suscettibile di ulteriori aggiornamenti  - osserva la sismologa Concetta Nostro dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - perché in Myanmar non è disponibile una rete sismologia e tutte le analisi vengono condotti da stazioni distanti dalla zona dell'epicentro". 

 

Il bilancio delle vittime sale a 2.056

Il bilancio delle vittime del terremoto in Myanmar sale a 2.056. Lo ha reso noto la giunta militare. 

 

Sisma in Myanmar, premier dichiara settimana di lutto nazionale

Il primo ministro del Myanmar Min Aung Hlaing ha dichiarato oggi una settimana di lutto nazionale per le conseguenze del potente terremoto che venerdì scorso ha colpito il paese. "Per solidarietà per la perdita di vite umane e i danni, sono stati dichiarati sette giorni di lutto nazionale dal 31 marzo al 6 aprile. La bandiera nazionale dovrebbe essere esposta a mezz'asta durante questi giorni", ha affermato il primo ministro in una dichiarazione.

 

Wall Street Journal: superati i duemila morti

Continua ad aggravarsi il bilancio  delle vittime del terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito venerdì  Myanmar e la Thailandia. Secondo quanto scrive il Wall Street Journal, a Myanmar i morti sarebbero saliti ad almeno 2.028, mentre i feriti  sarebbero 3.408. Il dato, scrive il giornale, sarebbe stato riferito  dalla giunta militare birmana.  Le prime stime dell'Us Geological Survey suggerivano che il numero di  morti per terremoto nel cuore del Myanmar potrebbe superare i  diecimila e che le perdite economiche potrebbero superare il valore del prodotto interno lordo del paese.

Organizzazione islamica, oltre 700 fedeli morti in sisma

Oltre 700 fedeli musulmani sono rimasti uccisi nel terremoto che venerdì scorso ha colpito il Myanmar. Lo afferma lo Spring revolution Myanmar muslim network. Tun Kyi, membro del comitato direttivo dell'organizzazione, ha raccontato che circa 60 moschee sono state distrutte o danneggiate dal sisma di magnitudo 7.7 che ha colpito vicino a Mandalay, la seconda città più grande del Paese. Ha aggiunto che la maggior parte delle moschee danneggiate erano edifici vecchi e quindi più vulnerabili ai terremoti. Non è chiaro se il numero di vittime riportato dall'organizzazione sia compreso nel bilancio ufficiale, provvisorio, di 1.700 morti provocati dal terremoto.

Oms lancia appello per 8 milioni di dollari in aiuti

L'Organizzazione mondiale della Sanità ha lanciato un appello urgente per 8 milioni di dollari in aiuti per la sua risposta al terremoto in Myanmar, dove circa 1.700 persone sono morte e migliaia sono a rischio di "ferite e malattie".
L'agenzia delle Nazioni Unite ha sottolineato l'esigenza di rispondere al suo "massimo livello di attivazione di emergenza" e che sono necessarie donazioni per "fornire cure traumatologiche salvavita, prevenire epidemie e ripristinare i servizi sanitari essenziali nei prossimi 30 giorni".

 

Thailandia, al grattacielo crollato lavorava una ditta italo-thailandese

Anche la Thailandia continua a contare i propri morti nel terremoto: almeno 18, di cui la maggior parte sono rimaste vittime del crollo di un grattacielo in costruzione a Bangkok vicino al famoso mercato di Chatuchak. 

Sul cedimento della costruzione il Dipartimento dei lavori pubblici e della pianificazione urbana e territoriale thailandese ha ricevuto l'ordine di condurre un'indagine approfondita in cui dovrà essere stabilita entro una settimana la causa del crollo. Il Bangkok Post ha nel frattempo riportato come tra le aziende responsabili del cantiere ci fosse anche l'impresa italo-thailandese Italian-Thai Development Plc in joint venture con China Railway No.10 Engineering Group, che opera sotto la statale China Railway Engineering Corporation (CREC), una delle più grandi società di ingegneria e costruzione al mondo. Il quotidiano thailandese ha anche fatto notare come i post pubblici dell'azienda riguardanti l'edificio siano stati cancellati, nonostante lo scheletro della struttura fosse stato completato il 31 marzo dell'anno scorso. L'Italian-Thai Development Plc è stata fondata nel 1958 come 'Sviluppo Italo-Thailandese' da Chaijudh Karnasuta e Giorgio Berlingieri ed è quotata alla Borsa delle Thailandia dal 1994.

 

Unicef, milioni di bambini in grave rischio, chiediamo fondi urgenti

Milioni di bambini sono a rischio in seguito al devastante terremoto di magnitudo 7,7 che ha colpito il Myanmar il 28 marzo, aggravando una situazione umanitaria già disastrosa" e servono "fondi urgenti". Così l'Unicef, in una nota. segnala l'aggravarsi dell'impatto su bambini e famiglie, con bisogni che aumentano di ora in ora e scosse di assestamento continue, e chiede alla comunità internazionale di rispondere con urgenza per sostenere gli sforzi per salvare la vita di bambini e famiglie.
“Questo terremoto è un altro brutale colpo per i bambini del Myanmar, molti dei quali stavano già vivendo affrontando conflitti, sfollamenti e privazioni”, ha dichiarato la Direttrice generale dell'UNICEF Catherine Russell. “In pochi minuti, hanno perso i loro cari, le loro case e l'accesso ai servizi essenziali. I bisogni sono enormi e aumentano di ora in ora”.
Il terremoto e le scosse di assestamento hanno causato distruzioni diffuse in tutto il Myanmar centrale, comprese le regioni di Mandalay, Nay Pyi Taw, Sagaing, Bago e Shan. Secondo i dati ufficiali, più di 1.600 persone sono state uccise e oltre 3.400 ferite, molte delle quali bambini. Il bilancio delle vittime è destinato a salire man mano che le operazioni di ricerca e soccorso proseguono e la portata del disastro diventa chiara.
Molte famiglie che già sopravvivevano in condizioni di fragilità si trovano ora ad affrontare difficoltà ancora maggiori, con un accesso limitato all'acqua potabile, all'assistenza sanitaria e a un riparo.
I bambini sono tra i più colpiti: rischiano di essere feriti, di subire traumi, di essere separati dalle loro famiglie e di subire ulteriori danni a quel poco di stabilità che avevano. I team dell'UNICEF sono presenti nelle aree più colpite, in collaborazione con i partner e i soccorritori locali, per valutare i bisogni e fornire assistenza d'emergenza.

 

La ong italiana MedAcross, operativa da ieri a Mandalay ha già soccorso 250 persone

La ong italiana MedAcross, operativa da ieri a Mandalay e nei paesi vicini, ha già soccorso e curato 250 abitanti nel Myanmar sconvolto dal terremoto di venerdì scorso. E' attiva la clinica mobile ma la ong ribadisce che la situazione resta di piena emergenza perché mancano farmaci, anche quelli pediatrici, cibo in scatola di lunga conservazione, acqua potabile e anche sacchi in plastica per i cadaveri.

MedAcross, operativa "a pochi chilometri dall'epicentro del terremoto" ha messo a disposizione dei volontari che operano sul territorio - informa in una nota - "le prime risorse che saranno materialmente trasferite nelle prossime ore, compatibilmente con le distruzioni che hanno colpito anche il sistema bancario birmano, già precario". I volontari dell'ong italiana "dopo aver reso agibile la sede della organizzazione partner, elle prima 24 ore sono state soccorse e curate circa 250 persone, una ventina delle quali bambini in tenera età".

A operare è un team medico mobile composto da due dottori, tre volontari e un logista. Il team ha operato con un'ambulanza e ha fornito assistenza medica in tre luoghi chiave: il luogo del crollo e dell'incendio del mercato di Mingalar; l'area del Karawait Cafe (centro di Mandalay) e Mingalar Yankin nella township di Patheingyi. La maggior parte dei pazienti era composta da donne (70-80%), il 10% bambini. Il team si è occupato di assistenza medica generale e di cura delle ferite più leggere, mentre i casi di lesioni gravi sono stati avviati agli ospedali.

 
20:18 30 Marzo

Oms, per il sisma in Myanmar servono subito 8 milioni di dollari

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms-Who) ha classificato il terremoto in Myanmar come emergenza al massimo livello e ha lanciato un appello per trovare rapidamente 8 milioni di dollari per salvare vite umane e prevenire epidemie nei prossimi 30 giorni. "Le valutazioni preliminari indicano un numero elevato di vittime e lesioni legate a traumi, con urgenti necessità di cure di emergenza", ha affermato l'Organizzazione, aggiungendo di aver "classificato questa crisi come un'emergenza di livello 3, il più alto del suo programma di risposta alle emergenze".

L'approvvigionamento di elettricità e acqua rimane interrotto, peggiorando l'accesso ai servizi sanitari e aumentando i rischi di epidemie e di malattie trasmesse dall'acqua e dagli alimenti", ha affermato l'Oms. "Le ferite correlate a traumi, tra cui fratture, ferite aperte e sindrome da schiacciamento, sono ad alto rischio di infezione e complicazioni a causa della limitata capacità chirurgica". L'Oms ha affermato di aver bisogno di 8 milioni di dollari per rispondere alle immediate necessità sanitarie nel prossimo mese, "per salvare vite, prevenire malattie e stabilizzare e ripristinare i servizi sanitari essenziali". "Senza finanziamenti immediati, si perderanno vite e i fragili sistemi sanitari vacilleranno".



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