Bonus nuovi nati 2025. Ecco come funziona
di redazione
14/04/2025
ECONOMIA E WELFARE

Con l’ultima Legge di Bilancio, è stata introdotta una nuova agevolazione per le famiglie: un bonus di 1.000 euro una tantum per ogni bambino nato o adottato a partire dal 1° gennaio 2025. L’obiettivo della misura è quello di incentivare la natalità e sostenere le famiglie nelle prime spese legate all’arrivo di un figlio.
L’INPS, con la circolare pubblicata il 14 aprile 2025, ha fornito tutte le istruzioni operative per presentare la domanda (anche se con un po’ di ritardo!). Vediamo nel dettaglio come funziona il bonus e come richiederlo.
L’INPS, con la circolare pubblicata il 14 aprile 2025, ha fornito tutte le istruzioni operative per presentare la domanda (anche se con un po’ di ritardo!). Vediamo nel dettaglio come funziona il bonus e come richiederlo.
Bonus bebè 2025, i requisiti
Chi può ricevere il bonus? È necessario essere in possesso di 3 requisiti: cittadinanza, residenza ed economico. Vediamoli nel dettaglio.
La cittadinanza: possono riceverlo i cittadini italiani (se sei italiano puoi richiederlo senza problemi); i cittadini dell’UE (anche chi viene da un Paese dell’UE può fare domanda, così come i familiari (per esempio: moglie o marito) che vivono in Italia; i cittadini non europei (extra-UE) ma con i documenti in regola: se hai un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, se hai un permesso unico di lavoro valido per più di 6 mesi, se sei un ricercatore con permesso di soggiorno valido oltre 6 mesi, se hai un qualsiasi altro permesso di soggiorno valido almeno un anno (anche se non è elencato tra quelli “ufficiali”). In tutti questi casi si può fare la domanda.
Altri che possono richiederlo: apolidi (cioè persone senza cittadinanza), rifugiati politici e persone con protezione internazionale (chi ha ottenuto asilo o protezione umanitaria). Ai fini di questo bonus anche loro sono considerati come cittadini italiani.
È essenziale, però, essere in possesso del requisito di residenza: nel momento in cui si presenta la domanda il genitore richiedente deve essere residente in Italia. Questo requisito deve sussistere alla data dell’evento, quindi, nascita, adozione e affido preadottivo.
Si aggiunge, poi, il requisito economico. Per poter ricevere il Bonus di 1.000 euro per i nuovi nati o adottati nel 2025, serve avere un ISEEnon superiore a 40.000 euro.
Cosa bisogna togliere dall’ISEE? L’Inps chiarisce che nel calcolo del limite di 40.000 euro, bisogna escludere i soldi ricevuti con l’Assegno Unico Universale (AUU), cioè il contributo mensile che ricevono le famiglie con figli.
Per rendere tutto giusto, si fa così: l'importo dell’Assegno Unico ricevuto si divide per un numero chiamato "scala di equivalenza" (che rappresenta quanto è grande e “pesante” il nucleo familiare). Il risultato si toglie dall’ISEE per vedere se si rientra nel bonus.
La cittadinanza: possono riceverlo i cittadini italiani (se sei italiano puoi richiederlo senza problemi); i cittadini dell’UE (anche chi viene da un Paese dell’UE può fare domanda, così come i familiari (per esempio: moglie o marito) che vivono in Italia; i cittadini non europei (extra-UE) ma con i documenti in regola: se hai un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, se hai un permesso unico di lavoro valido per più di 6 mesi, se sei un ricercatore con permesso di soggiorno valido oltre 6 mesi, se hai un qualsiasi altro permesso di soggiorno valido almeno un anno (anche se non è elencato tra quelli “ufficiali”). In tutti questi casi si può fare la domanda.
Altri che possono richiederlo: apolidi (cioè persone senza cittadinanza), rifugiati politici e persone con protezione internazionale (chi ha ottenuto asilo o protezione umanitaria). Ai fini di questo bonus anche loro sono considerati come cittadini italiani.
È essenziale, però, essere in possesso del requisito di residenza: nel momento in cui si presenta la domanda il genitore richiedente deve essere residente in Italia. Questo requisito deve sussistere alla data dell’evento, quindi, nascita, adozione e affido preadottivo.
Si aggiunge, poi, il requisito economico. Per poter ricevere il Bonus di 1.000 euro per i nuovi nati o adottati nel 2025, serve avere un ISEEnon superiore a 40.000 euro.
Cosa bisogna togliere dall’ISEE? L’Inps chiarisce che nel calcolo del limite di 40.000 euro, bisogna escludere i soldi ricevuti con l’Assegno Unico Universale (AUU), cioè il contributo mensile che ricevono le famiglie con figli.
Per rendere tutto giusto, si fa così: l'importo dell’Assegno Unico ricevuto si divide per un numero chiamato "scala di equivalenza" (che rappresenta quanto è grande e “pesante” il nucleo familiare). Il risultato si toglie dall’ISEE per vedere se si rientra nel bonus.
Un esempio pratico
Immaginiamo che:
1.500€/2,5 = 600 euro. Questi 600 euro vanno tolti dal valore ISEE, perché sono soldi legati all’Assegno Unico. Quindi: 40.400 euro (ISEE iniziale) - 600 euro = 39.800 euro
L’ISEE effettivo da usare per il Bonus è 39.800 euro, quindi si rientra nel limite dei 40.000 euro e si può richiedere il contributo.
- il tuo ISEE minorenni è 40.400 euro;
- hai ricevuto 1.500 euro di Assegno Unico;
- la scala di equivalenza della tua famiglia è 2,5.
1.500€/2,5 = 600 euro. Questi 600 euro vanno tolti dal valore ISEE, perché sono soldi legati all’Assegno Unico. Quindi: 40.400 euro (ISEE iniziale) - 600 euro = 39.800 euro
L’ISEE effettivo da usare per il Bonus è 39.800 euro, quindi si rientra nel limite dei 40.000 euro e si può richiedere il contributo.
Come richiedere il bonus 1.000 euro per i nati nel 2025?
Per ottenere i 1.000€ è necessario presentare domanda che può essere fatta da uno dei due genitori (in alternativa tra loro). Se i genitori non sono conviventi può richiederlo il genitore che convive con il figlio nato, adottato o in affido preadottivo.
Tra i requisiti fondamentali per accedere al Bonus nuovi nati 2025 c’è il rispetto delle tempistiche previste per la presentazione della domanda. Come chiarito dall’INPS nella circolare pubblicata il 14 aprile 2025, la richiesta deve essere trasmessa entro 60 giorni dalla nascita o dall’adozione del bambino, pena la decadenza dal diritto al contributo.
Una precisazione importante riguarda i casi in cui la nascita o l’adozione siano avvenute prima della messa online del servizio telematico per l’invio delle domande. In queste situazioni, infatti, i 60 giorni non decorrono dalla data dell’evento, ma dal momento in cui il servizio INPS per la presentazione della domanda diventa effettivamente disponibile.
Un esempio pratico chiarisce meglio il principio: un genitore il cui figlio sia nato il 1° gennaio 2025 – dunque prima del rilascio del servizio – non perde il diritto al bonus, anche se i 60 giorni “teorici” sono già passati. In questo caso, la scadenza viene ricalcolata: i 60 giorni partiranno dalla data in cui l’INPS rende operativo il servizio online, permettendo di presentare regolarmente la domanda.
Il servizio per presentare la domanda è accessibile tramite:
Tra i requisiti fondamentali per accedere al Bonus nuovi nati 2025 c’è il rispetto delle tempistiche previste per la presentazione della domanda. Come chiarito dall’INPS nella circolare pubblicata il 14 aprile 2025, la richiesta deve essere trasmessa entro 60 giorni dalla nascita o dall’adozione del bambino, pena la decadenza dal diritto al contributo.
Una precisazione importante riguarda i casi in cui la nascita o l’adozione siano avvenute prima della messa online del servizio telematico per l’invio delle domande. In queste situazioni, infatti, i 60 giorni non decorrono dalla data dell’evento, ma dal momento in cui il servizio INPS per la presentazione della domanda diventa effettivamente disponibile.
Un esempio pratico chiarisce meglio il principio: un genitore il cui figlio sia nato il 1° gennaio 2025 – dunque prima del rilascio del servizio – non perde il diritto al bonus, anche se i 60 giorni “teorici” sono già passati. In questo caso, la scadenza viene ricalcolata: i 60 giorni partiranno dalla data in cui l’INPS rende operativo il servizio online, permettendo di presentare regolarmente la domanda.
Il servizio per presentare la domanda è accessibile tramite:
- portale INPS con SPID, CIE, CNS o eIDAS,
- app INPS mobile (funzione "Bonus nuovi nati"),
- Contact Center e Patronati.
