Legge di stabilità, gli ultimi correttivi

di Euroroma 23/10/2015 POLITICA
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Prima del varo definitivo ecco gli ultimi correttivi al testo sulla Legge di Stabilità.

Rai.

Rimane il requisito di possesso, ossia il possesso di un apparecchio capace di ricevere, esclusi computer, tablet e smartphone. Dovrà pagarlo solo chi ha una televisione o una radio. La precisazione è arrivata dal sottosegretario con delega alle Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Antonello Giacomelli. Per il resto l’impianto viene confermato: il canone Rai dal 2016 viene ridotto a 100 euro (dai 113 di quest’anno), verrà messo in bolletta e verrà corrisposto in sei rate da 16,6 euro. Ilo gettito calcolato in più per l’erario è di 2,5 miliardi di euro, di cui quasi la metà dovrebbe, il condizionale è quanto mai d’obbligo, andare al fondo per la riduzione della pressione fiscale.

 Casa. Mobili, Tasi

l bonus mobili anche per le coppie di fatto. Lo sconto fiscale per l’acquisto di mobili da parte delle giovani coppie sarà utilizzabile anche dai semplici conviventi e non solo dalle coppie regolarmente sposate, come nelle precedenti versioni. Sarà richiesta una convivenza more uxorio da almeno tre anni. E almeno una delle due persone nella coppia deve avere meno di 35 anni. L’acquisto non dovrà necessariamente essere collegato con una ristrutturazione. La detrazione, da ripartire in 10 quote annuali, spetta nella misura del 50% delle spese sostenute, su un ammontare massimo di 8 mila euro, ossia meno die 20 mila inizialmente previsti.

Secondo l’ultima versione del disegno di legge di Stabilità continueranno a pagare l’Imu, anche se sono prima casa, castelli, appartamenti signorili e ville con spazi all’aperto o giardini, ma con uno sconto. Precedentemente per gli immobili delle categorie catastali A1, A8 e A9 era il Comune a fissare l’aliquota, compresa tra lo 0,2% e lo 0,6%. Dall’anno prossimo si applica l’aliquota nella misura ridotta dello 0,4%. La Tasi sulle prime case, di lusso e non, non si pagherà neppure sulle pertinenze come box e garage. L’aumento dello 0,8 per mille sulle seconde case, invece, resta possibile solo per quei Comuni che hanno fatto questa scelta già per il 2015, come Milano e Roma.

Pubblico impiego

Il turn over per il pubblico impiego andrà incontro ad una stretta. La spesa per l’assunzione a tempo indeterminato di personale non dirigenziale, nel triennio 2016-2018, non potrà superare il 25% di quella sostenuta per i dipendenti pensionati l’anno precedente. Per i dirigenti viene cancellato il taglio in busta paga previsto nelle prime versioni. Ma non la riduzione della loro pianta organica, che lascia fuori i dirigenti di nomina politica.

Per i manager il tetto salariale rimane quello dei 240 mila euro annui. C’è poi un’accelerazione sullo spostamento dei 20 mila dipendenti delle Province in esubero. Le Regioni che, entro la fine di gennaio, non avranno fissato per legge i criteri della “migrazione” verso altri uffici, saranno commissariate. Finora, tra quelle a statuto ordinario, hanno provveduto solo 8 su 15. Ma anche le Regioni in regola con la legge saranno affiancate da un commissario in arrivo dalla presidenza del Consiglio. 


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