Conferenza sul clima di Parigi. Global Climate March

Società civile ed organizzazioni scendono in piazza per dare voce all'emergenza climatica.

di Guia Fortuna 27/11/2015 AMBIENTE
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Anche Roma, il 29 novembre partecipa al Global Climate March che si svolgerà in molti Paesi, in vista dell’apertura dei lavori della Conferenza sul Clima (COP21) di Parigi.

La manifestazione è stata organizzata dalla Coalizione italiana clima e partirà da Piazza Farnese per raggiungere i Fori imperiali dove si terrà un concerto, durante il quale si alterneranno artisti e personaggi pubblici testimonial per una nuova consapevolezza ambientalista.

Escludendo Parigi, luogo in cui l’evento è stato cancellato a causa dei drammatici eventio del 13 novembre, sono state programmate 50 manifestazioni in tutto il mondo che si svolgeranno tra il 28 ed il 29 novembre. Coalizione italiana clima e le oltre 150 realtà che vi aderiscono, chiederanno insieme ai cittadini, che venga rispettato il proposito di stipulare un accordo legalmente vincolante ed efficace per fermare i cambiamenti climatici in atto.

Nonostante l’impegno che si evince dall’analisi dei piani nazionali dei singoli stati partecipanti, l’obiettivo di fermare il riscaldamento climatico al di sotto dei 2°C è lontano dall’essere  raggiunto ed ormai il tempo sta per scadere, lo confermano l’aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacci, gli eccezionali eventi meteorologici che si manifestano in tutto il mondo.

La questione climatica si intreccia anche con le migrazioni. Spesso non vengono considerati i molti migranti ambientali che arrivano in Europa, fuggiti da paesi che versano in condizioni drammatiche dovute a siccità ed inondazioni, ad esempio. E mentre si sta cercando, a livello internazionale, un riconoscimento di status giuridico ai rifugiati ambientali, essi sono del tutto privi di protezione giuridica e vengono qualificati e quantificati in modo estremamente variabile.

E’ importante – si legge sul comunicato stampa di Circolo Legambiente Ilaria Alpi – essere in tanti per far sentire la voce della società civile, perché i cambiamenti climatici ci riguardano tutti, da molto vicino, e sono un’emergenza con ripercussioni in tutti i campi: ambientale, sociale, economico e geopolitico.”


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