Metro C. Nuova sospensione dei lavori. Mancano 200 milioni

La linea metro C di Roma non ha pace. Non solo ci sono voluti quasi dieci anni per vederla partire e funzionare, anche se non a pieno regime visto che l’attuale servizio si ferma nella stazione Lodi e per raggiungere lo scambio con la linea A di San Giovanni, gli utenti devono farsi una camminata di una decina di minuti, ma un nuovo capitolo si aggiunge all’infinita costruzione della metro.
E’ di queste ore l’ennesima decisione del Consiglio di Amministrazione della Società Metro C che ha provveduto ad emanare la sospensione di tutti lavori di completamento della Linea C della Metropolitana di Roma per “gravi inadempimenti dell'amministrazione e mancati pagamenti per oltre 200 milioni di euro”.
Si tratta soltanto dell’ultimo atto di un’infinita querelle fra il consorzio vincitore dell’appalto e gli enti istituzionali locali, in primo luogo il Comune di Roma Capitale.
Così niente rassicurazioni dal Campidoglio circa i pagamenti, pregressi e futuri, niente lavori, sebbene il cantiere a due passi dalla basilica di San Giovanni sia giorno e notte operativo, con gli ormai purtroppo abituali disagi per cittadini, commercianti, utenti, automobilisti ecc
Nella nota diramata dal consiglio d’amministrazione si legge che
“Nel corso dell'ultimo anno la città di Roma è stata dotata della terza linea di metropolitana. Tale opera, seppur nella sua attuale limitata estensione per la perdurante mancanza dei finanziamenti necessari al suo previsto sviluppo per garantire il collegamento con il quadrante nord-ovest della Capitale, ha già prodotto un significativo beneficio per la mobilità cittadina. Ad oggi si contano ben 6,2 milioni di passeggeri trasportati ed un tasso di regolarità del servizio di oltre il 99% che la rende per efficienza la prima linea metropolitana in Europa. Tale risultato è stato conseguito nonostante i plurimi gravi inadempimenti dell'Amministrazione che hanno costretto il Contraente Generale, fra l'altro, a supplire con le proprie risorse ai mancati pagamenti per oltre 200 milioni di Euro dovuti, negli ultimi due anni, per lavori regolarmente eseguiti e certificati”.
Una metropolitana che nonostante le funzionalità tecnologiche di ultima generazione, non sembra poter decollare definitivamente, perché se è vero che già migliaia sono i suoi utenti appare chiaro che finché non sarà completato la stazione d’interscambio a San Giovanni sarà a mezzo servizio.
In ultimo anche i guai giudiziari. L’autorità anticorruzione di Raffaele Cantone da mesi indaga su eventuali irregolarità nella gestione dell’appalto e dei subappalti , alcuni già agli atti.
E intanto cittadini, turisti, e tutti i romani aspettano la fine di un’opera divenuta grazie alla burocrazia, al malaffare, alle beghe politiche, molto più impegnativa di quella nata sulla carta ormai più di vent’anni fa.
