Milano e i maggiori centri urbani soffocati dalle polveri sottili

di Redazione 18/12/2015 AMBIENTE
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Milano, sarà colpa dell’anticiclone che da due mesi imperversa in mezza Europa, Italia compresa, sarà colpa della mancata realizzazione dei provvedimenti necessari, sarà colpa dei cittadini ancora poco attenti alla qualità dell’aria che respirano, fatto sta che dall’inizio dell’anno ad oggi nel capoluogo lombardo e nella sua area metropolitana ben 86 volte, ossia 86 giorni, è stato superato, talvolta abbondantemente il limite previsto come tollerabile delle polveri sottile, limite previsto in 35 giorni all’anno e non oltre i 50 microgrammi per metro cubo.

Nella per nulla invidiabile classifica seguono Torino con 73 giorni, Napoli con 59 e Roma con 49.

Si tratta dei dati anticipatori dell’annuale report che Legambiente redige ogni fine anno e che pone  il focus sulla qualità dell’aria dei capoluoghi della penisola. I dati finali sono il frutto dei numeri provenienti dalla centralina di controllo cosiddetta peggiore del centro urbano in questione a partire dai dati disponibili sui siti delle Regioni, delle Arpa e delle Provincie.

Legambiente precisa che “ sicuramente non è indicativa della qualità media dell'aria di tutto il perimetro urbano, ma riporta la situazione più critica di cui gli amministratori locali e gli abitanti devono essere a conoscenza e di cui devono tenere conto”.

L’emergenza polveri sottili, veri killer, non riguarda solo le metropoli o i grandi centri urbani, ma anche città più piccole ma ugualmente dall’aria ormai irrespirabile, come Frosinone dove l’amministrazione locale sta vagliano drastici provvedimenti come targhe alterne per tre mesi e domeniche con auto vietate.

 

 


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