Europei di calcio, incombe il rischio attentati. Da non escludere che alcune partite si giocheranno a porte chiuse

A giugno si svolgeranno in Francia gli Europei di calcio, ma nel paese è ancora vivo e brucia il ricordo di quella sera del 13 novembre scorso, quando una cellula di terroristi seminò morte e panico nella capitale Parigi. Uno degli attentatori si fece esplodere fuori dallo Stade de France a Saint Denis, mentre si stava svolgendo l’amichevole Francia Germania, un episodio che non può lasciare tranquilli gli organizzatori e i protagonisti del torneo continentale.
Ora che mancano meno di 100 giorni al fischio d’inizio si diffondono gli allarmi e le preoccupazioni per il sicuro svolgimento della competizione. “I problemi della sicurezza pesano come una spada di Damocle sul torneo”, ha dichiarato Jacques Lambert, presidente di Euro 2016.
Gli stessi organizzatori hanno rilasciato dichiarazioni in tal senso poco rassicuranti perché si è parlato addirittura di far svolgere alcuni incontri, quelli ritenuti più a rischio a porte chiuse. Sarebbe una mazzata per lo spettacolo del torneo calcistico più importante d’Europa.
Il torneo prevede 51 partite fra le 24 squadre partecipanti da svoglere in 10 stadi e città differenti. Martin Kallen, direttore generale di Euro 2016, ha ipotizzato incontri rinviati o in ritardo, partite spostate in sedi diverse da quelle previste e match senza pubblico.
Ma in realtà allargando lo sguardo si capisce che il rischio non riguarda solo i match, ma ad esempio anche i ritiri delle squadre e i campi di allenamento e se si pensa che solo pochi giorni fa fonti dell’intelligence europee e italiane avevano segnalato in crescita il rischio per obiettivi italiani dei jihadisti, l’atmosfera al Coni e alla Figc non è certo delle migliori per intraprendere l’avventura europea francese.
Si prospetta così un torneo ad alta tensione e purtroppo non solo per motivi sportivi. Si sta già pensando di collocare gendarmi e agenti in borghese e squadre antiterrorismo anche nei ritiri delle squadre, anche se al momento è prematuro capire cosa sarà realmente fatto per garantire sicurezza spettacolo e normale svolgimento della competizione.
Tra le partite alcune sono senza dubbio a rischio più di altre, come quella che l’Italia affronterà il 13 giugno contro il Belgio a Lione.
