Giovedì 28 Aprile, al via il concorso della Scuola. Ancora molte le criticità
Dopo polemiche, rinvii, critiche, correzioni sul bando e futuri ricorsi parte giovedì 28 Aprile il concorso per l’assunzione di 63.172 nuovi docenti, che nuovi non sono perché in realtà il concorso è riservato agli abilitati già presenti nelle graduatorie. Nei giorni scorsi la polemica ha riguardato le commissioni esaminatrici incomplete e con i docenti commissari pagati poco, si parlava di poco più di un euro all’ora. Cifra che il Ministro Giannini ha assicurato verrà subito incrementata tramite un emendamento.
Le prove proseguiranno fino al 31 Maggio, i candidati sono 165.578. Gli elaborati saranno svolti direttamente sul pc. 8 sono le domande sulla materia di insegnamento, di cui 2 in lingua straniera, 150 minuti il tempo a disposizione. A parità di classe di concorso e tipo di posto tutte le prove avverranno in contemporanea su tutto il territorio nazionale. E in una stessa giornata, nella stessa aula, si potrebbero svolgere 2 differenti prove (per classi di concorso/tipo posto diversi), una nella mattinata e una nel pomeriggio.
Tra le criticità del concorso vi sarebbe, secondo i sindacati, i docenti e gli esaminati, l’assenza ad oggi dei criteri di valutazione e delle relative griglie di riferimento. Una situazione che rischia di riproporre gli stessi errori del concorso 2012, quando sulla base dei criteri nazionali, ciascuna commissione, su riferimento locale, elaborò poi una propria griglia, attribuendo ad ognuno dei descrittori punteggi diversi. Insomma ancora non esiste per questa nuova tornata neppure una presunta oggettività di una griglia di valutazione a livello nazionale.
A questo concorso sono ammessi a partecipare non solo i docenti in possesso con abilitazione ma anche i candidati eventualmente muniti di ordinanze o di decreti cautelari dei giudici amministrativi loro favorevoli. Ossia coloro i quali, e sono almeno 25mila, che hanno presentato la domanda per partecipare non in possesso del requisito dell’abilitazione e che hanno visto accolta la richiesta da alcuni tribunali amministrativi regionali, sulla base della non esclusione da un qualsiasi concorso pubblico.
Infine proprio a poche ore dall’inizio della prima prova di giovedì 8 Aprile il Movimento 5 stelle ha presentato una interrogazione parlamentare con la quale mette il dito su alcune criticità relative al concorso scuola docenti. Il testo pubblicato sul sito Orizzonte scuola
Ecco il testo
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
il comma 114 dell'articolo 1 della legge n. 107 del 2015 ha previsto l'indizione di un concorso per titoli ed esami per l'assunzione di personale docente entro il 1o dicembre 2015, termine che è stato disatteso in quanto il concorso è stato indetto con il D.D.G. n. 106 del 23 febbraio 2016 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale serie speciale – concorsi ed esami n. 16 del 26 febbraio 2016;
la legittimità del concorso a cattedra è stata messa in discussione dal parere espresso dal Consiglio superiore della pubblica istruzione, reso nell'adunanza del 27 gennaio 2016, in cui le osservazioni critiche riguardavano la necessità di tutelare tutti i soggetti potenzialmente destinatari del provvedimento, dubitando della liceità della scelta di riservare il concorso ai soli docenti abilitati;
lo stesso parere riscontrava, inoltre, criticità in riferimento alle prove d'esame, ai programmi e sulla valutazione dei titoli e del servizio, evidenziando ad esempio come il carattere delle prove scritte risulti «troppo nozionistico» e come questo andrebbe «riequilibrato in favore di competenze didattiche, metodologiche, relazionali richieste a un docente»;
a pochi giorni dall'inizio delle prove scritte le criticità sono aumentate, dal momento che la formazione delle commissioni di concorso risulta ancora non ultimata, secondo quanto riportato dall'articolo a firma Lorenzo Vendemiale, pubblicato in data 11 aprile 2016 suwww.ilfattoquotidiano.it, a causa dei bassi compensi stabiliti, mentre in diverse regioni italiane come ad esempio il Lazio, gli uffici scolastici regionali hanno riaperto i termini per la presentazione delle domande estendendo al personale ATA la possibilità di partecipazione in qualità di segretari delle commissioni giudicatrici;
le griglie di valutazione e punteggio, che ogni commissione dovrà possedere per la valutazione della prova scritta, contenenti i criteri definiti a livello nazionale quali la pertinenza, la correttezza linguistica, la completezza e l'originalità, ed eventualmente dei criteri specifici differenziati per le diverse aree disciplinari non sono ancora state rese note, palesando, una possibile violazione dei principi di imparzialità e trasparenza delle scelte valutative della pubblica amministrazione;
a causa della riformulazione degli elenchi di abbinamento dei docenti alle classi per lo svolgimento delle prove scritte inizialmente dagli uffici scolastici regionali compilati seguendo il criterio dell'ordine anagrafico e solo successivamente quello alfabetico, molti docenti si sono visti cambiare improvvisamente la sede dello svolgimento delle prove, causando notevoli disagi a chi dovrà spostarsi ulteriormente e a chi ha già prenotato l'albergo presso la città in cui avrebbe sostenuto l'esame;
ad oggi il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca non ha ancora pubblicato ufficialmente sul proprio sito le suddette modifiche, giustificate come «errore tecnico» a dispetto di quanto pubblicato nel precedente avviso (http://www.istruzionait/concorsodocenti/avviso.shtml) in cui specificava che «L'elenco delle sedi d'esame, con la loro esatta ubicazione e con l'indicazione della destinazione dei candidati, sarà reso noto con successivo avviso pubblicato sui siti internet e sugli albi degli Uffici Scolastici Regionali competenti all'espletamento della procedura concorsuale, nonché sulla rete intranet e sul sito internet del Ministero almeno 15 giorni prima della data di svolgimento delle prove» –:
se il Ministero interrogato intenda considerare la possibilità di far slittare l'inizio delle prove scritte, vista la necessità che trascorrano 15 giorni dalla data di pubblicazione di sedi e date ufficiali allo svolgimento delle prove, come segnalato dallo stesso Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. (5-08487)