Istanbul. Le autorità turche ribaltano le ipotesi. Nessuna pista cinese. Il Killer un Kirghiso ex combattente in Siria

di redazione 01/01/2017 ESTERI
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Il terrorismo colpisce la Turchia nella notte di Capodanno: è di almeno 39 morti e 69 feriti l'ultimo bilancio ufficiale di un attacco avvenuto in una famosa e affollatissima discoteca di Istanbul, non ancora rivendicato ma le cui caratteristiche fanno pensare a un attentato a firma Isis. Al momento identificate 21 vittime, di cui 15 straniere.

L'attacco è avvenuto verso l'1:30 ora locale, le 23:30 in Italia.

Continua la caccia al killer che si è dato alla fuga dopo l'attacco. Due quotidiani locali, Hurriyet e Karar, citando fonti anonime, sostengono che l'autore della strage potrebbe essere originario dell'Uzbekistan o Kyrgyzstan. Per la caccia all'uomo sono stati mobilitati migliaia di poliziotti in tutto il Paese. Intanto, si apprende che sono stati esplosi tra i 120 e 180 colpi all'interno del locale.

Il Reina si trova nel distretto di Besiktas, nella parte europea della città.

 identificato come Iakhe Mashrapov, 28 anni, kirghiso, secondo la tv curda Rudaw e alcuni media internazionali, che ha provocato la morte di 39 persone e il ferimento di altre 70 all'interno della discoteca Reina. È stata diffusa anche una foto del passaporto dell'uomo, rilasciato il 21 ottobre 2016.

Arrestati i familiari. Intanto la corrispondente di ITV britannica Sally Lockwood, citando fonti di polizia, riferisce che la moglie del presunto attentatore è stata arrestata. Oltre alla donna, sarebbero stati arrestati anche altri familiari: "La polizia conosce l'identità dell'attentatore e la sua famiglia è stata arrestata", ha reso noto Hurriyet.

Da novembre a Istanbul. Anche il quotidiano Cumhuriyet conferma che i familiari sono stati fermati a Konya, nel centro della Turchia, assicura di aver parlato con la moglie. "Ho appreso dell'attacco attraverso la televisione. Non sapevo che mio marito era un simpatizzante dell'Isis", ha raccontato la donna al quotidiano, secondo il quale il terrorista e la sua famiglia sono arrivati all'aeroporto di Istanbul il 20 novembre con un volo proveniente dal Kirguizistan.

Sono poi andati a Ankara, e, il 22 novembre, a Konya, dove "affittò una abitazione per 1.000 lire turche (circa 300 dollari) e pagò tre mesi (in ritardo). Ha detto che era arrivato a Konya a cercare lavoro. Il 29 novembre andò in auto a Istanbul", assicura il quotidiano. Dopo aver visto la sua voto, "diversi vicini di casa hanno chiamato la polizia per segnalare che lo avevano riconosciuto".

Combattente in Siria. Sempre secondo il quotidiano turco l'autore della strage ha combattuto in Siria per l'Isis usando tecniche apprese durante la guerra civile. Hurriyet aggiunge che l'uomo ha dimostrato di essere ben addestrato all'uso delle armi e nei combattimenti in strada nelle zone residenziali in Siria e ha usato queste tecniche durante la carneficina nella discoteca.

 


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