Parlamento europeo. Dopo il No dei Liberali i 5stelle tornano da Farange

Nessuna alleanza tra M5S e Alde. A respingerla i liberali. "Sono arrivato alla conclusione che non ci sono sufficienti garanzie di portare avanti un'agenda comune per riformare l'Europa" ha dichiarato il capogruppo, Guy Verhofstadt, aggiungendo che "non c'è abbastanza terreno comune per procedere con la richiesta del Movimento 5 Stelle di unirsi al gruppo Alde". "Rimangono differenze fondamentali sulle questioni europee chiave".
Attaccano i Cinquestelle: "L'establishment ha deciso di fermare l'ingresso del MoVimento 5 Stelle nel terzo gruppo più grande del Parlamento Europeo". "Questa posizione ci avrebbe consentito di rendere molto più efficace la realizzazione del nostro programma. Tutte le forze possibili si sono mosse contro di noi.
E dopo questi giorni di trambusto, i vertici annunciano il ritorno all'Ukip, ma a condizioni imposte da Farange
Quali? L'Ukip vuole riprendere il controllo dell'attività degli eurodeputati dell'Efdd in alcune commissioni europarlamentari, togliendo il ruolo di coordinatori del gruppo ai grillini. E questa è forse la condizione più dura da accettare per il M5s, che aveva finora approfittato del sostanziale disinteresse degli eurodeputati britannici per le normali attività europarlamentari, al di fuori di quelle più importanti per affermare la propria posizione antieuropea.
Tra gli eurodeputati del M5s, in particolare, si teme la perdita del coordinamento delle attività del gruppo nelle commissioni europarlamentari Envi (ambiente) e Libe (la commissione sulle libertà pubbliche, che si occupa in particolare di diritti civili, giustizia e immigrazione). Si tratta delle commissioni in cui le posizioni politiche del M5s divergono di più da quelle dei britannici. Ma si può anche presumere che l'Ukip chieda al M5s di assumere posizioni più euroscettiche (e non solo anti-euro) e più durezza sulla questione dell'immigrazione, e forse anche un maggiore coordinamento sulle altre questioni politiche (e quindi meno autonomia per il M5s). L'esatto contrario, insomma, di quello che Grillo voleva ottenere con l'accordo naufragato con l'Alde.
Farage avrebbe anche stigmatizzato, senza farne i nomi, il comportamento, definito particolarmente scorretto, di due membri della delegazione del M5s durante tutta la vicenda del mancato accordo con l'Alde.
