Inaugurazione anno Giudiziario a Roma. Il Procuratore Salvi "Presenti e attive nel tessuto cittadino organizzazioni mafiose storiche e nuove forme di criminalità"
IL Procuratore Generale della Corte d’appello di Roma, Giovanni Salvi nella sua relazione sull’amministrazione giudiziaria ha tenuto a sottolineare i livelli di pericolosità delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e politico di Roma
"Sono state confermate le presenze delle organizzazioni mafiose storiche, accanto a nuove forme di criminalità organizzata che costituiscono l'aspetto di novità delle recenti investigazioni". Ha precisato il Procuratore.
Salvi ha spiegato che nella Capitale e in generale nel Lazio ci sono «mafie storiche» e «nuove forme di criminalità organizzata», fermo restando che non esiste «una struttura dominante, che agisce in posizione ’monopolistica’, anche grazie al raggiungimento di compromessi tra organizzazioni». L’analisi, contenuta nella relazione sull’anno giudiziario nel distretto, è del Procuratore Generale della Corte di Appello di Roma Giovanni Salvi.
“Le indagini scaturite da ’Mafia Capitale’ hanno portato ad acclarare il peso dell’organizzazione criminale nell’includere o escludere soggetti graditi o sgraditi in posizioni significative dell’amministrazione comunale. Se nella Giunta Alemanno - ha aggiunto - questa infiltrazione è stata pervasiva e strutturale, attingendo anche i vertici politici, nella successiva amministrazione comunale il peso della rete di relazioni costruita dal sodalizio ha continuato a farsi sentire nella struttura burocratica”. .
E’ intervenuto anche il Procuratore Giuseppe Pignatone spiegando che la procura di Roma sarà impegnata nella repressione del crimine a 360 gradi. «Il nostro impegno - ha detto Pignatone - è fare indagini a 360 gradi, senza escludere nessuno e senza pregiudizi di alcun tipo, alla ricerca della verità processuale».