Digital Social Innovation Fair 2017. Roma capitale e Barcellona al via partnership per innovazione digitale.
Dal sito di Roma capitale
Dati aperti, partecipazione, smart city, trasparenza, trasformazione digitale e software libero. Sono questi i temi su cui Roma Capitale e Barcellona hanno ufficializzato un’intesa sottoscritta ieri, in occasione dell’apertura in Campidoglio della Digital Social Innovation Fair 2017, dall’Assessora a Roma Semplice Flavia Marzano e dalla Commissaria del Dipartimento di Tecnologia e Innovazione Digitale del Comune di Barcellona Francesca Bria.
Il testo dell’accordo, approvato dalla Giunta Capitolina, prevede l’avvio di una partnership tra le due amministrazioni e il supporto reciproco sia in ambito comunitario che internazionale per la realizzazione di progetti comuni sui principali temi dell’innovazione digitale.
“È per noi un grande onore poter collaborare con Barcellona, la città che, già da qualche anno, è in cima alle classifiche sulle smart city a livello mondiale - dichiara Marzano - questa collaborazione servirà da stimolo per riaccreditare Roma nel panorama internazionale”.
“Ci impegniamo a promuovere non solo la cooperazione tra le nostre amministrazioni ma anche quella tra le nostre comunità: vogliamo coinvolgere le associazioni imprenditoriali e culturali perché siano parte attiva dello scambio di informazioni e buone pratiche per una smart city inclusiva, circolare e democratica”, aggiunge Bria.
Primo passo operativo dell’intesa sarà l’attuazione di una strategia congiunta sulla trasformazione digitale e la migrazione verso il software libero, il cui utilizzo è già stato previsto da una delibera della Giunta Capitolina dello scorso ottobre.
Obiettivo della conferenza internazionale in svolgimento in Campidoglio (1-2 febbraio): discutere e approfondire il ruolo del web e della tecnologia nell'affrontare le attuali sfide sociali e ambientali. L'evento è organizzato nel contesto del programma Caps (Collective awareness platform for social innovation and sustainaiblity) portato avanti dalla Commissione europea (programma Horizon 2020), che vede attivi, al momento, 26 progetti transnazionali per un valore di 36 milioni di euro. La conferenza mette a confronto innovatori sociali, ricercatori, makers, rappresentanti di progetti europei, policy-makers di tutta Europa sull'internet del futuro e sul ruolo che può avere nel migliorare la qualità della vita dei cittadini europei.
Partecipano esponenti di spicco delle istituzioni, delle università e del mondo dell'imprenditorialità italiana ed europea. Tra gli altri, Enrico Giovannini, professore di Statistica presso il dipartimento di Economia dell'università di Roma Tor Vergata e portavoce dell'ASviS; Geoff Mulgan, chief executive di Nesta, Katherine Milligan, direttrice della Schwab foundation per l'Imprenditorialità sociale; Darko Mankowski, programme officer delle Nazioni Unite; Guido d'Ippolito, promotore della Repubblica italiana delle riforme costituzionali per l'inclusione e il diritto di accesso ad internet.
L'evento è coordinato dal consorzio Europeo Chic (www.capssi.eu), di cui fanno parte Martel Innovate (Svizzera), coordinatore del progetto, T6 Ecosystem (Italia), Università di Salonicco (Grecia), con la collaborazione di Fabrizio Sestini, project officer del consorzio europeo Chic.