Virginia Raggi interrogata dai Pm sulla nomina del fratello di Marra. 8 ore davanti ai pm. Scoppia il caso della polizza. "Non ne sapevo nulla sono sconvolta". La procura "Nessuna ipotesi di reato"

di redazione Roma 02/02/2017 ROMA
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Virginia Raggi è davanti ai pm che l'accusano di abuso d'ufficio e falso per il caso Marra quando sull'Espresso e il Fatto Quotidiano online esce la notizia di una polizza vita per 30 mila euro stipulata un anno fa a suo beneficio dall'ex capo della segreteria Salvatore Romeo.

Polizze sono due, per la Procura di Roma non c'è reato - Sono due le polizze vita stipulate da Salvatore Romeo con beneficiaria, in caso di morte, Virginia Raggi. Una da 30 mila euro stipulata nel gennaio 2016 e priva di scadenza, l'altra da 3000 euro con scadenza 2019. Per gli inquirenti non costituirebbero fatto penalmente rilevante in quanto non emergerebbe un'utilità corruttiva. Si tratta di polizze da investimento che non presuppongo la controfirma del beneficiario.Entrambe le polizze sono state mostrate alla sindaca ieri nel corso dell'interrogatorio. Virginia Raggi, secondo quanto si è appreso, è letteralmente "caduta dalle nuvole". Le polizze, secondo quanto si è appreso, erano da investimento e per quanto riguarda quella con scadenza, l'importo maturato può essere ritirato solo dall'investitore mentre il beneficiario può entrare in possesso del danaro sono in caso di morte del primo.

Sulle polizze causali fantasiose  - "Figlia" e "motivi affettivi". Queste le causali, ritenute "fantasiose" anche perchè Romeo non ha figli, sulle polizze stipulate da Salvatore Romeo. In una di quelle stipulate a favore di Raggi la dicitura riportata si riferiva a "motivi affettivi". In tutto Romeo ha investito 130 mila euro in polizze sulla vita, sette con Intesa-San Paolo per 90 mila euro, scegliendo come beneficiari anche altri attivisti M5S e impiegati del Comune di Roma.

La Raggi ha assicurato che andrà avanti: "Se ho la fiducia del Movimento 5 Stelle? Direi di si, ho anche sentito Grillo", ha detto Raggi. 
"Cosa mi ha detto Grillo al telefono? Che farà polizze per tutti". Con una battuta detta sorridendo la sindaca di Roma, salendo le scale del Campidoglio, ha risposto ai giornalisti che le chiedevano se avesse sentito il leader M5S e cosa si fossero detti. 

"Non ne sapevo nulla, sono sconvolta", dice la sindaca passata la mezzanotte, dopo otto ore di interrogatorio. "Ho chiarito, ho risposto a tutte le domande", afferma ancora la prima cittadina mostrandosi, per l'ennesima volta, risoluta ad andare avanti perché "qui a Roma c'è molto lavoro da fare". Parole che ostentano sicurezza nonostante l'ennesima tempesta che si abbatte sulla testa della sindaca di Roma per colpa del fu 'raggio magico', che potrebbe portare ad accuse più gravi e a vedere indagato un altro suo fedelissimo, ovvero Romeo. La polizza è stata oggetto di domande dei magistrati, ma non di contestazioni, nell'interrogatorio fiume di ieri. L'avvocatessa M5S è stata sentita dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Francesco Dall'Olio sulla nomina alla guida della direzione turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello dell'allora potente capo del Personale Raffaele Marra. 

Ma alla vicenda si intreccia ora quella dell'assicurazione che Romeo avrebbe destinato a Raggi a gennaio 2016 - cambiando beneficiario dopo anni -, quando lei era in corsa per la scelta del candidato sindaco M5S. Sei mesi prima, quindi, di essere nominato dalla neo sindaca capo della segreteria con stipendio triplicato, dopo essersi dimesso da funzionario del Comune ed essere stato riassunto. Una procedura vagliata dall'Autorità anticorruzione (Anac), che indusse poi Raggi a tagliare il compenso. Romeo - che fu fotografato con la sindaca sul tetto del Campidoglio in un'immagine divenuta celebre - si è dimesso a dicembre dopo l'arresto di Raffaele Marra per corruzione per una vicenda di quattro anni fa. Si indaga per accertare se la sindaca fosse a conoscenza della polizza, che secondo un esperto per essere effettiva andrebbe controfirmata dal beneficiario. Ma in serata lei stessa ha precisato che la polizza fu contratta a sua insaputa. "Perché Romeo ha organizzato una cosa del genere? Non ho idea - risponde la prima cittadina - poi ci sono le indagini in corso". Dal 2013 in poi, secondo L'Espresso e Il Fatto, il suo capo segreteria avrebbe investito circa 100 mila euro su una decina di polizze vita: tra i beneficiari, oltre a parenti, anche attivisti M5s. I magistrati che indagano sulle nomine della Giunta Raggi cercano di capire la ratio, ma anche il modus di questi investimenti, ovvero se le somme fossero veramente di Romeo o di altri e se la geografia dei destinatari risponda a un qualche disegno. Tra le ipotesi forse anche il tentativo di favorire Raggi nella corsa alle 'Comunarie' online, che la vide vincitrice su Marcello De Vito, mentre l'altro competitor, Daniele Frongia, si ritirò facendo convergere i voti su Raggi. L'inchiesta sulle nomine e il nuovo filone che sembra aprirsi sulla polizza si aggiungono all'altra indagine sul presunto dossier ai danni di De Vito per affossarne la candidatura a sindaco.

Ieri il presidente dell'Assemblea capitolina per la prima volta dice: «Io penso alla tutela del M5S e a fare il mio ruolo come ho fatto in questi mesi e come farò anche domani». De Vito si unisce poi al coro di M5S capitolino, che sulla polizza di Romeo invece di fare quadrato come al solito, replica «non ne sappiamo nulla, chiedete ai diretti interessati». Ma a questo penserà la procura di Roma, che dopo Raggi potrebbe sentire lo stesso Romeo.

Secondo Il Fatto Quotidiano e L'Espresso

"Virginia Raggi beneficiaria. Salvatore Romeo contraente. La sindaca M5S che ha nominato come capo della sua segreteria (con connesso aumento di stipendio) Salvatore Romeo, pochi mesi prima è stata indicata dal medesimo Romeo come beneficiaria di una polizza sulla vita. Alla morte di Romeo il sindaco potrebbe quindi incassare una cifra corrispondente all’importo maturato e pari a circa 30 mila euro.

La Procura di Roma ha scoperto l’esistenza della polizza nell’ambito delle indagini sulle nomine in Campidoglio. Inizialmente il beneficiario in caso di morte indicato da Romeo non era Virginia Raggi. Quando ha sottoscritto il contratto, alcuni anni fa, Romeo ha indicato come beneficiario un’altra persona. Per alcuni anni il funzionario del comune di Roma ha pagato regolarmente i premi permettendo così l’accumulo del capitale da riscuotere al momento della sua morte.

Poi nel gennaio del 2016 il colpo di scena: Romeo muta il beneficiario. In caso di morte del funzionario del comune di Roma il soggetto che può incassare la somma accumulata è Virginia Raggi che di lì a poco si presenterà alle cosiddette “comunarie”, cioè le primarie online interne al Movimento per essere poi candidata alla carica di sindaco di Roma."


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