Oleodotto Tap. Le proteste contro l'espianto degli ulivi. Il prefetto di Lecce ottiene il momentaneo stop ai lavori
23 Marzo
Cancello sbarrato al cantiere Tap per la realizzazione del gasdotto che partirà dall'Azerbaijan e approderà a Melendugno: la multinazionale ha aderito alla richiesta del prefetto di Lecce, Claudio Palomba, di sospendere temporaneamente i lavori di espianto degli ulivi in attesa di un chiarimento da parte del ministero dell'Ambiente.
Palomba chiede di capire se la prescrizione A44' relativa al programma di spostamento degli alberi, risulti pienamente ottemperata (come sostiene Tap, sventolando l'ok dell'Osservatorio fitosanitario regionale ) o se sia necessaria un'ennesima pronuncia da parte della Regione (come afferma il Comune di Melendugno). Tutto si gioca sulla linea sottile dell'interpretazione di procedimenti autorizzativi estremamente complicati ma anche sul filo di una tensione che martedì 21 marzo è arrivata alle stelle, con gli scontri sfiorati tra manifestanti e forze dell'ordine.
La cronaca degli ultimi giorni.
Stop all’espianto degli ulivi per fare spazio al gasdotto. E’ quanto sono tornati a chiedere gli attivisti e No Tap, che presidiano il cantiere della multinazionale nelle campagne di San Foca, marina di Melendugno, dove sono cominciate le operazioni di trasferimento degli ulivi non monumentali.
Dopo che sindaci, proprietari dei terreni e manifestanti contro la Trans Adriatic Pipeline (Tap) hanno temporaneamente bloccato l’espianto – già iniziato col trasferimento di 33 piante – degli olivi lungo il tracciato del gasdotto che porterà il gas dell’Azerbaigian in Europa, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha detto che “La Regione Puglia considera non ottemperata la prescrizione 44, quindi secondo noi lo spostamento degli ulivi è illegittimo”. Nonostante questo, però, ha sottolineato che l’ente di via Capruzzi “non ha strumenti per fermare un lavoro per il quale il governo ha dato disposizione alle forze di polizia di favorire questa operazione che il governo stesso considera assolutamente strategica. Ci vuole concertazione e anche flessibilità, l’espianto degli ulivi in Puglia è illegittimo e non bisogna essere sordi rispetto alle proteste della popolazione. Naturalmente la Regione non ha strumenti per fermare un lavoro per il quale il Governo ha dato disposizione alle forze di polizia di favorire un’operazione considerata assolutamente strategica”.
Versione con la quale non concordano i No-Tap, secondo i quali la Regione Puglia avrebbe il dovere di intervenire in quanto ente vigilante.
In tanti cittadini, associazioni, imprenditori agricoli, hanno risposto all’appello, inclusi anche altri primi cittadini e parlamentari salentini, e a partire dall’alba di martedi 21 marzo hanno occupato la zona, presidiata da un vasto dispiegamento di forze dell’ordine come già accaduto nella giornata di ieri. I manifestanti hanno nuovamente occupato le strade intorno al cantiere impedendo l’accesso ai mezzi pesanti e non sono mancati momenti di tensione. Di fatto, però, i lavori nell’area interessata non si sono fermati.
Questa mattina, fa sapere Tap con una nota ufficiale, sono stati sospesi gli espianti e spostamenti degli ulivi come richiesto loro dal prefetto di Lecce, ma hanno comunque avuto luogo delle attività ad essi propedeutiche. “Non essendo allo stato intervenuto alcun atto di revoca o sospensione delle autorizzazioni rilasciate per le attività di cantiere della Fase 0, TAP conferma il proprio programma di lavoro nell’area” si legge nella conclusione del comunicato firmato dalla multinazionale.
Di tutt’altro avviso sono però i manifestanti che continuano a chiedere a gran voce la sospensione dei lavori almeno fino a che la Regione Puglia non prenderà posizione rispetto alla contesa amministrativa in corso riguardo alla questione delle autorizzazioni. Lo stesso sindaco Marco Potì ha già spiegato ieri i motivi della contestazione: oltre a ritenere che la multinazionale non abbia tutti i requisiti previsti dalla legge per realizzare i lavori, ha sottolineato anche che per progetto del micro tunnel “è in corso la verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) presso il Ministero dell’Ambiente”. In conclusione la convinzione sarebbe quella che Tap stia operando in violazione del quadro normativo relativo alle prescrizioni che occorre rispettare per procedere all’espianto degli ulivi.
Intanto, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti, annuncia che ieri pomeriggio, «dopo una lunga battaglia in Consiglio regionale il Movimento 5 Stelle è riuscito a far discutere ed approvare la mozione orientata a contrastare l’espianto degli ulivi operato da TAP con il beneplacito del Governo e nonostante le proteste dei territori e l’opinione contraria dell’istituzione regionale».