Macron si insedia all'Eliseo. L'avvicendamento con Hollande. "Il mondo e l'Europa hanno bisogno di una grande Francia"

di redazione 14/05/2017 ESTERI
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Emmanuel Macron è arrivato all'Eliseo per il passaggio di poteri e l'insediamento come nuovo presidente della Repubblica. Nel cortile, lo ha accolto il presidente uscente, Francois Hollande al termine del tappeto rosso che Macron ha percorso a passo molto lento. Hollande ha accolto il suo successore con un sorriso e gli ha stretto a lungo la mano. Poi i due sono entrati all'interno del palazzo per il passaggio delle consegne e la comunicazione dei codici nucleari. 

Macron, arrivato in auto sotto una leggera pioggia - proprio come durante il passaggio di poteri Sarkozy-Hollande di 5 anni fa - ha impiegato circa 10 minuti dalla sua abitazione nel VII arrondissement fino al Faubourg Saint-Honoré. Era all'interno di una Renault Espace grigia, blindata, e durante tutto il percorso si è spesso affacciato al finestrino per salutare le numerose persone che stava aspettando il suo passaggio ai lati del percorso. Un lungo applauso della folla presente davanti all'ingresso dell'Eliseo ha accolto l'auto di Macron al suo arrivo.

Prima nomina da presidente per Macron, che ha scelto Alexis Kohler come nuovo segretario generale dell'Eliseo. Kohler, 43 anni, è stato capo di gabinetto di Macron quando era ministro dell'Economia nel governo Valls. Kohler ha un percorso tipico delle "grandes ecoles" francesi (Essec e Ena). E' stato direttore al Tesoro poi è stato al Fondo monetario internazionale, quindi all'Agenzia delle partecipazioni statali.

Finisce l'era di Hollande
 - I partiti tentano di riprendersi dopo lo shock Macron, che in una settimana ha cambiato la politica francese. Dopo la crisi sulla composizione delle liste, l'alleato principale di En Marche!, il centrista Francois Bayrou, annuncia un accordo "solido ed equilibrato". Ma nel partito del presidente nessuno conferma. 

"Il mondo e l'Europa hanno bisogno più che mai della Francia, di una Francia forte", ha detto Macron nel suo primo discorso all'Eliseo dopo la proclamazione. "Il 7 maggio i francesi hanno scelto lo spirito di conquista". "C'è bisogno di una Francia che sappia inventare il futuro. La mia prima esigenza sarà di restituire ai francesi la fiducia in se stessi che per troppo tempo è stata indebolita. Sarà un lavoro lento, esigente ma indispensabile", ha affermato il nuovo presidente. 

"La Francia è forte soltanto se prospera" ha detto Macron nel suo primo discorso da presidente, "la Francia è un modello per il mondo soltanto se è esemplare". "Insieme - ha detto - daremo l'esempio di un popolo che sa affermare i suoi valori e principi, quelli della democrazia e della Repubblica. Ha poi reso omaggio, nominandoli, ai suoi sette predecessori, da Charles de Gaulle a Francois Hollande."Il lavoro sarà liberato - ha detto ancora - le imprese saranno sostenute, la creazione e l'innovazione saranno al centro della mia azione".

Macron ha concluso il suo breve discorso di insediamento all'Eliseo, tutto incentrato sulla necessità di restituire ai francesi fiducia in se stessi e di riconciliare la Francia. "Avrò la volontà costante di riconciliare e riunire l'insieme dei francesi", ha detto. "Non cederò su nessuno degli impegni presi davanti ai francesi, dobbiamo costruire il mondo che i nostri giovani meritano". "Per quanto mi riguarda - ha concluso Macron - da stasera sarò al lavoro".


"Semplice, chiara, amichevole": queste le direttive impartite da Hollande per la cerimonia di questa mattina, a partire dalle 8:30, nelle stanze e poi nel cortile dell'Eliseo. Non ci sarà Julie Gayet, l'attrice compagna del presidente uscente, che non ha mai ufficializzato l'unione, quindi Brigitte seguirà tutto da lontano e farà il suo ingresso all'Eliseo insieme con gli altri invitati. Nonostante il "tradimento" da molti evocato - Macron creatura di Hollande che l'ha poi abbandonato per prenderne il posto - fra i due i rapporti sono di grande affetto. "Il passaggio di poteri sta andando bene", ha confidato il presidente uscente qualche giorno fa tornando da Berlino, dove è andato a trovare Angela Merkel, che accoglierà lunedì il suo successore. "Non passo il testimone a un oppositore politico, è comunque tutto più semplice", ha aggiunto Hollande. In ogni caso, non si ripeterà quella glaciale cerimonia di 5 anni fa, quando Nicolas Sarkozy e Carla Bruni uscirono dall'Eliseo e Hollande non li accompagnò, restando ad osservarli, immobile sul gradino più alto.


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