Londra. Perquisizioni, arresti. Identificati due dei killer di sabato 3 giugno. il terzo è un italo-marocchino. Prosegue il triste riconoscimento delle vittime

di redazione 05/06/2017 ESTERI
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Sono stati diffusi i nomi di due dei tre terroristi dell'attacco: Khuram Butt e Rachid Redouane, entrambi di Barking. Il primo, 27 anni, era considerato il capo della cellula che ha sferrato l'attacco ed è l'uomo che compare nel documentario di Channel 4 sull'integralismo islamico nel Regno Unito mentre srotola una bandiera dell'Isis a Regent's Park. Il filmato è andato in onda l'anno scorso, l'uomo viene ripreso con due predicatori islamici noti alle forze dell'ordine mentre discute con gli agenti di polizia che erano intervenuti.

Youssef Zaghba, identificato come il terzo terrorista dell'attacco di Londra, fu fermato a marzo 2016 all'aeroporto di Bologna, città da cui stava per prendere un volo diretto a Istanbul. Il ventenne era italo-marocchino e aveva con sé solo un piccolo zaino, il passaporto e un biglietto di sola andata: circostanze sospette, che insieme alla rotta aerea per la Turchia, ne fecero disporre il fermo per accertamenti. Fu contattata la madre, che risiederebbe tutt'ora nella provincia del capoluogo emiliano.

Dopo la conferma dell'identificazione dei tre killer, sono state rilasciate tutte e 10 le persone fermate in questi giorni nelle indagini sui possibili fiancheggiatori. Lo ha reso noto la polizia, precisando che ogni accusa nei loro confronti e' caduta.

La polizia londinese ha fatto irruzione questa mattina verso le 4:00 locali (le 5:00 in Italia) in altre due abitazioni in un quartiere nella zona est della capitale (a Dagenham) in relazione all'attacco terroristico di sabato sera a Londra, scrive il Mail online. Alcune persone sono state arrestate. Un testimone ha detto al giornale di avere sentito una forte esplosione seguita da colpi di arma da fuoco.

Nuove perquisizioni sono state compiute dalla polizia all'alba in due abitazioni a Dagenham, est di Londra e alcune persone sono state arrestate. Un testimone ha detto di avere sentito una forte esplosione seguita da colpi di arma da fuoco. Intanto Scotland Yard ha confermato di conoscere le identità dei tre aggressori ma di non volere al momento comunicare i nomi per le indagini in corso né si può attualmente sapere se i tre fossero già finiti o meno nel 'radar' dell'anti-terrorismo britannico.

Di certo c'è il nome e la nazionalità della prima vittima identificata: la canadese Christine Archibald, detta "Chrissy". La ragazza lavorava in un ospizio per senzatetto prima del trasferimento in Europa per raggiungere il fidanzato. E' invece disperso un cittadino spagnolo di 39 anni: Ignacio Echeverria, residente a Londra, secondo la testimonianza di un amico, ha affrontato uno dei terroristi armati di coltello a Borough Market, prendendo la difesa di una donna che era stata ferita. La famiglia ha lanciato un appello. Il ministro degli interni Juan Ignacio Zoido ha rilevato che diversi feriti negli attacchi ancora non sono stati identificati. Un altro cittadino spagnolo è rimasto ferito in maniera non grave. Anche quattro australiani sono rimasti coinvolti nell'attacco: il governo ha espresso "preoccupazioni molto concrete" senza fornire ulteriori dettagli. Al momento non risultano italiani tra le vittime.


Altri dodici arresti erano già stati effettuati ieri sempre a Barking, sette donne e cinque uomini di età comprese fra i 19 e i sessant'anni; un uomo di 55 anni è stato successivamente rilasciato senza accuse.

 E cresce la pressione sull'antiterrorismo britannico, mentre emergono dettagli che ricordano da vicino la vicenda di Salman Abedi, il kamikaze autore dell'attentato che lo scorso 23 maggio ha provocato decine di morti all'Arena di Manchester. Uno dei tre terroristi che sabato hanno seminato la morte a Londra era infatti ben noto alla polizia, tanto da esser stato filmato, in un documentario poi andato in onda su Channel 4, mentre discuteva con agenti perchè aveva dispiegato una bandiera dell'Isis in un parco. Lo riporta il Daily Mail, pubblicando anche la foto dell'uomo, catturata al fianco di due predicatori incendiari ben noti alla polizia e all'intelligence.

Ha un nome la prima vittima, e' canadese - E' canadese la prima vittima identificata pubblicamente con nome e cognome fra le sette persone che hanno perso la vita nell'attacco terroristico di sabato sera a Londra. Si chiamava Christine Archibald, secondo quanto riferito dalla sua famiglia in una breve dichiarazione inviata alla Ctv, emittente del Canada, e rimbalzata poi sui media britannici. La famiglia esprime il suo dolore e ricorda il lavoro di "Chrissy" in un ospizio per senzatetto prima del trasferimento in Europa per raggiungere il fidanzato.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nella prima reazioni in pubblico agli attacchi di Londra, ha sottolineato la sua "determinazione, piu' forte che mai, a proteggere gli Stati Uniti e i suoi alleati da un nemico codardo che ha dichiarato guerra alla vita innocente, da troppo tempo".


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