Terremoto in Messico. Oltre 250 le vittime accertate, ma se ne temono almeno un migliaio. Decine i palazzi crollati anche nella capitale

di redazione 20/09/2017 ESTERI
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LA TERRA terra ancora in Messico e torna la paura. Appena 12 giorni dopo il sisma di magnitudo 8.2 che a inizio mese ha sconvolto il Paese, causando almeno 98 morti, un nuovo terremoto di magnitudo 7,1 della scala Richter è stato registrato a 12 chilometri a sudest di Axochiapan, nello stato di Morelos, circa 160 chilometri dalla capitale messicana. La scossa è arrivata mentre il paese ricordava l'anniversario del sisma del 1985 a causa del quale morirono almeno seimila persone.

Ed è ormai certo che le vittime sono moltissime. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Protezione civile, i morti sono almeno 248, dei quali 117 a Città del Messico, 72 nello Stato di Morelos, 43 in quello di Puebla, 12 nello Stato del Messico, tre in quello di Guerrero e un altro in quello di Oaxaca. Numeri destinati a crescere, dati i numerosi crolli. Si tratta in gran parte di persone rimaste uccise sotto le macerie delle proprie abitazioni. L'interruzione di energia elettrica ha lasciato al buio oltre 4 milioni di persone, così come l'erogazione del gas è stata sospesa in molte zone del paese colpite dal sisma per il timore di esplosioni e incendi. Il presidente Pena Nieto ha detto in tv che la corrente elettrica manca in quasi la metà della capitale.

 Città del Messico almeno 40 case o palazzi sono crollati o hanno subito danni di una certa importanza, secondo un primo bollettino diffuso dalle autorità municipali. Il responsabile della Protezione civile della capitale, Fausto Lugo, ha riferito che alcune persone sarebbero rimaste sepolte sotto le macerie degli edifici.

La forte scossa, che è stata registrata alle 13.14 ora locale, ha fatto oscillare i palazzi e migliaia di persone in preda al panico si sono riversate per le strade. Il sisma si è verificato poche ore dopo le celebrazioni per ricordare il terribile terremoto del 1985, che fece oltre diecimila vittime. E proprio per il 32mo anniversario della tragedia, nella capitale erano state organizzate alcune esercitazioni antisismiche con evacuazioni di massa

In diverse zone si sono verificate perdite di gas e sono divampati numerosi incendi. Il sindaco della capitale ha detto che alcune persone sono intrappolate negli edifici in fiamme. Il soccorso delle persone rimaste intrappolate dopo i crolli a Città del Messico provocati dal terremoto di ieri è la priorità delle prossime ore, ha spiegato il sindaco Miguel Angel Mancera, dopo aver disposto lo stato d'emergenza della capitale. Nel ricordare che un treno della metropolitana della città è deragliato, senza provocare danni, a causa della violenta scossa, Mancera ha confermato che molte aree della città sono senza energia elettrica. Le zone più colpite sono Benito Juarez, Cuahhtemoc, Coyoacan e Iztapalapa.

Almeno 26 bambini e 4 maestre sono morti nel crollo provocato dal sisma. Lo rendono noto fonti locali. Altri 14 bimbi sono stati tratti in salvo. Sotto le macerie della 'Enrique Rebsamen' ci sono ancora almeno due ragazzini. Una piccola di sei anni ancora intrappolata è riuscita a entrare in contatto via Whatsapp con i soccorritori. Ma secondo i soccorritori, ci sono ancora dispersi 30 piccoli e otto adulti.

 

La United States Geological Survey (Usgs), l'agenzia scientifica del governo Usa per il territorio, ha stimato che potrebbe arrivare a 1.000 morti il bilancio del terremoto magnitudo 7.1 che è tornato a far tremare la terra in Messico, 12 giorni dopo il sisma 8.2 che ha causato 98 morti. L'Usgs ha lanciato un'allerta "arancione" sulle possibili vittime e "rossa" per l'impatto economico che, è stato spiegato, richiederà una significativa risposta a livello nazionale e internazionale


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