Referendum Catalogna. Forze militari in tenuta antisommossa irrompono nei seggi di Girona e Barcellona. Tafferugli e feriti

di redazione 01/10/2017 ESTERI
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Tafferugli e spintoni con la polizia si sono verificati davanti alcuni seggi per il referendum in Catalogna, in particolare quando gli elettori si sono rifiutati di far entrare gli uomini della Guardia Civil nei seggi. Alcune persone, a Girona e a Barcellona, si sono messe davanti agli ingressi oppure si sono sdraiati a terra opponendo resistenza passiva, ma sono stati spostati con la forza. Si registrano anche i primi feriti, almeno tre, tra cui una signora anziana nel quartiere di Roquetes a Barcellona.

La polizia spagnola in tenuta antisommossa ha sequestrato le urne dopo avere fatto irruzione nel seggio di Ramon Llul a Barcellona, dove erano già iniziate le operazioni di voto. Gli agenti spagnoli, alcuni dei quali imbracciavano fucili lancia granate, sono usciti al centro portando le urne in mezzo a una folla di elettori che gridavano "votarem!".

Agenti della Guardia Civil spagnola in tenuta anti-sommossa sono intervenuti nel seggio dove era previsto votasse il presidente catalano Carles Puigdemont, a Girnoa. Gli agenti spagnoli hanno allontanato la stampa e usano la forza per spostare la folla di cittadini concentrati a protezione del seggio. Il presidente catalano però ha già votato in un altro seggio a Girona dopo che la polizia spagnola ha fatto irruzione in quello di Sant Julia de Ramis.

Le operazioni di voto sono iniziate in diversi collegi elettorali in Catalogna che hanno potuto aprire alle 9. In alcuni seggi sta intervenendo la polizia spagnola. Migliaia di persone si sono concentrate in tutto il paese davanti ai seggi, che in molti casi sono difesi dai trattori del sindacato dei Contadini catalani (Up).

Nonostante la pioggia e il dispiegamento di forze di polizia disposto da Madrid, sono centinaia le persone che sono già in fila fuori dai seggi elettorali a Barcellona, pronti ad esprimere il proprio voto sul referendum. Secondo quanto riporta la stampa locale, attivisti indipendentisti hanno passato la notte a sorvegliare i seggi che dovrebbero aprire alle 9, anche se la Guardia Civil ha sbarrato gli ingressi. In alcune zone della città sono stati allestiti banchetti all'aperto per consentire il voto. Le urne e le schede per il referendum sull'indipendenza in Catalogna sono arrivate in alcuni seggi elettorali presidiati dagli indipendentisti. L'arrivo del materiale elettorale viene accolto da applausi e grida: "Voteremo! Voteremo!". "Se il materiale elettorale è arrivato al tuo seggio, non diffondere la notizia. Non diamo piste", consiglia un tweet dell'account degli organizzatori.

Le organizzazioni indipendentiste della società civile, Anc e Omnium, e della piattaforma 'Scuole aperte' lanciano un appello ai catalani a recarsi ai propri seggi di voto domattina alle 5 e dato indicazioni su come comportarsi: nel caso trovino chiuso il seggio, dovranno assediare gli ingressi fino a quando non verranno aperti, e in presenza della polizia attuare "una resistenza pacifica". Lo riferisce La Vanguardia. Le organizzazioni hanno inoltre chiesto di portare frutta e cibo a coloro che passeranno la notte nei seggi.

 

 


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