Piemonte. Brucia ancora la Val di Susa. Evacuata casa di riposo

di redazione 29/10/2017 AMBIENTE
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Il Piemonte continua a bruciare. Ci sono boschi e montagne in fiamme dal Cuneese al Canavese e qualche focolaio impegna squadre di intervento anche a Sordevolo, sopra Biella, dove i carabinieri hanno fermato un sospetto piromane. Nel primo pomeriggio il Corpo dei vigili del fuoco aveva conteggiato undici roghi di grande portata. E ancora si continua in Lombardia, nel Comasco, in provincia di Sondrio e nel Bresciano. In Valle di Susa gli incendi infuriano da otto giorni e gli sfollati, da oggi, cominciano a contarsi nell'ordine dei trecento. Nella notte il vento ha riattizzato focolai che a Mompantero sembravano sotto controllo. Otto le frazioni evacuate.

Le fiamme hanno cominciato a lambire i dintorni di Susa, dove una casa di riposo con 185 anziani è stata sgomberata: cinque ospiti sono stati sistemati in ospedale, altri sono andati in alberghi e comunità religiose. In città è sorto un centro di accoglienza per duecento persone, mentre un tratto dell'autostrada del Frejus è stato chiuso. In mattinata si sono avvertite due esplosioni, riconducibili probabilmente a ordigni bellici rimasti conficcati per decenni nel terreno. Da Sparone, nel Canavese, una delle località in cui la situazione è più critica, il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, fa sapere che "il ministro Minniti ci ha garantito che tutti i Canadair operativi sono impegnati per il Piemonte". Due sono arrivati dalla Croazia. 

E si è corsa regolarmente la Maratona di Torino nonostante lo smog e la persistenza del fumo provocato dagli incendi nella vicina Valle di Susa.  

Dalla frazione Seghino, una delle zone più colpite in Valsusa, evacuata venerdì in parte e poi definitivamente questa notte con una nuova ordinanza che riguarda anche il Seghino inferiore, sono andati via tutti, anche il gruppo di ragazzi che nelle ultime due notti era rimasto a presidiare il paesino creando con le manichette dell’acqua dei cordoni intorno alle case in modo da poter mantenere  il terreno bagnato e  creare una barriera per il fuoco. In mattinata proprio nella zona del Seghino sono state sentite due forti esplosioni, probabilmente riconducibili a vecchi ordigni bellici sprofondati nel terreno.

E per fronteggiare l'emergenza - sono undici i roghi in corso nella regione - arrivano anche dalla Croazia i Canadair che servono per domare le fiamme sulle montagne del  Piemonte. I due mezzi  - ottenuti dopo l’appello del Piemonte al ministro Marco Minniti  -  sono atterrati questa mattina a Genova e poi sono ripartiti per il Canavese. Gli aerei sono stati attivati da Bruxelles su richiesta del governo italiano nell'ambito del Meccanismo europeo di protezione civile e saranno operativi a supporto dei velivoli della flotta antincendio dello Stato per concorrere alle operazioni di spegnimento degli oltre 20 roghi che stanno devastando i boschi tra Torinese  e Cuneese e che hanno già divorato tremila ettari di boschi.


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