Treno deraglia a Milano. 3 morti e un centinaio di feriti. Forse un cedimento strutturale dei binari
Un treno delle ferrovie Trenord èderagliato tra Pioltello e Segrate, alle porte di Milano. Il convoglio era partito da Cremona e diretto sa Milano Porta Garibaldi. Sul luogo dell'incidente sono all'opera i Vigili del fuoco. Il bilancio provvisorio di quanto accaduto è di tre donne morte e cinque feriti gravi, un centinaio i feriti lievi. Le operazioni per estrarre i feriti che erano rimasti incastrati nelle lamiere sono terminate.
Persone incastrate tra le lamiere, elicotteri a far da spola con gli ospedali, soccorritori in arrivo da mezza Lombardia e da Emilia-Romagna, morti e tanti feriti. Il bilancio parla di tre vittime, tutte donne (Pierangela Tadini, 51 anni; Giuseppina Pirri, 39 e Ida Maddalena Milanesi, 61) di alcuni feriti gravi (quattro in codice rosso ma non in pericolo di vita) e di altre cento persone ricoverate in condizioni meno serie o medicate sul posto. Anche il Papa esprime il suo dolore per la tragedia di Pioltello: "Profondamente rattristato per il grave incidente ferroviario avvenuto in Pioltello, il Santo Padre Francesco esprime la sua sentita partecipazione al dolore di quanti sono stati colpiti dal drammatico evento e, mentre assicura fervide preghiere di suffragio per coloro che sono tragicamente scomparsi, formula vivi auspici di pronta guarigione per i passeggeri rimasti feriti ed invia di cuore la benedizione apostolica". E' il telegramma diffuso dalla Santa Sede a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, dopo l'incidente ferroviario a Pioltello. Anche l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini prega per le vittime e chiede "agli uomini che ne hanno la responsabilità giustizia sull'accaduto e condizioni di sicurezza per il futuro".
Coinvolti nel disastro sono i passeggeri del treno numero 10452 - 350 pendolari a bordo - che collega Cremona a Milano Porta Garibaldi e che alle 6.57 è sparito dai 'radar' delle ferrovie ed è ricomparso intorno alle 7 ad alcuni chilometri dalla stazione dei Pioltello rovesciato, in parte accartocciato contro un palo della luce e con un gran numero di persone prigioniere delle carrozze. Ad avere la peggio sono i passeggeri del terzo vagone, quello che è finito distrutto dall'impatto seguito al deragliamento.
Un cedimento strutturale di circa 20 centimetri di binario, circa due chilometri più indietro rispetto al luogo del deragliamento del treno regionale Trenod, è stato accertato dai tecnici di Rete Ferroviaria Italia. Lo si apprende da fonti della stessa Rfi. Attraverso indagini successive si dovrà stabilire se il cedimento del binario sia stato causa o effetto del deragliamento del treno.
I tecnici hanno escluso qualsiasi malfunzionamento degli scambi della stazione di Pioltello. Al contrario, è risultato che i sistemi di sicurezza della rete hanno funzionato: i sensori posizionati sugli scambi hanno rilevato il passaggio anomalo di alcune vetture del treno ed hanno disposto a "via impedita" tutti i sistemi di segnalamento, bloccando di fatto la circolazione nell'area.
Sono state tre le vetture del treno regionale 10452 Cremona - Treviglio - Milano Porta Garibaldi uscite dai binari. Il treno - secondo una prima ricostruzione di Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce l'infrastruttura - ha percorso con alcune ruote fuori dalle rotaie circa due chilometri prima che una delle tre vetture impattasse un palo della trazione elettrica e si accartocciasse. A quel punto il treno si è scomposto.
Ai soccorritori il macchinista ha raccontato: "Quando ho sentito che vibrava tanto, ho azionato subito il freno ma era già troppo tardi, il treno era già fuori dai binari". Parla di quelle vibrazioni anche un testimone, Gianmarco, 25 anni, pendolare salito a Crema, che racconta: "Poco prima di Pioltello il treno ha cominciato a tremare, abbiamo capito che stava per succedere qualcosa. Il treno era pieno perché a Treviglio salgono in tanti. Avrà tremato per 3-4 minuti poi è arrivata una botta enorme e una vettura si è staccata". I vigili del fuoco hanno dovuto aprire le pareti come fossero scatolette di latta per tirare fuori i feriti. Alle otto del mattino il livello di emergenza era ai massimi livelli. Vigili del fuoco, poliziotti, carabinieri, infermieri, medici, volontari della protezione civile, personale delle ambulanze erano a Pioltello per quello che è uno degli incidenti ferroviari più gravi della Lombardia.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’incidente parte circa un chilometro prima della stazione di Pioltello, quando il treno viaggia a 140 chilometri orari, una velocità che, al momento, non risulta essere stata segnalata come eccessiva per quella tratta. Le ruote escono dai binari a causa del cedimento di un pezzo di rotaia lungo circa 23 centimetri che è stato ritrovato a circa venti metri dai binari. Proprio in quel punto era previsto, a giorni, un intervento di sostituzione di un tratto usurato. Il convoglio attraversa la stazione già con le carrozze che corrono fuori dalla ferrovie, le scintille allarmano i viaggiatori fermi sulla banchina che saltano indietro per non rimanere feriti. La terza carrozza colpisce i primi tre pali dell’elettrificazione della rete, che vengono divelti, e si ferma dopo un chilometro dalla stazione, contro un quarto palo. È in questo vagone, ritrovato senza ruote, che ci sono le tre vittime e i feriti più gravi.
La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo sull'incidente.
Sulla massicciata le immagini dei Vigili del fuoco permettono di vedere due carrozze, quelle centrali, intraversate, a 90 gradi l'una rispetto all'altra. Nel punto di giuntura, in quell'angolo, decine di pompieri sono a lavoro con tutti i mezzi disponibili per tagliare le lamiere.
"Abbiamo individuato un cedimento tra vagoni ma sono ancora in corso tutti gli accertamenti per chiarire il quadro", ha detto il questore di Milano Marcello Cardona, arrivato sul luogo del deragliamento del treno avvenuto questa mattina all'altezza di Seggiano di Pioltello (Milano). L'ipotesi che si sta facendo largo è che si sia trattato di un problema allo scambio.
A causa del deragliamento del treno regionale 10452, fra Milano e Brescia il traffico ferroviario è sospeso sia sulla linea direttissima , sia sulla linea "lenta". Sono fermi anche i treni di Trenitalia, secondo quanto si apprende da Rete Ferroviaria Italiana (gruppo Fs).