Unione europea preoccupata per la privacy dei cittadini-elettori dopo lo scandalo dei dati trafugati da Facebook.

di redazione 20/03/2018 ESTERI
img

Facebook nella bufera. Il titolo crolla a Wall Street per il secondo giorno. Perde più del 5%, travolto dallo scandalo sull'abuso dei dati di milioni di utenti che coinvolge anche la società di consulenza politica Cambridge Analytica. Trascina trutti i social media: Twitter -9,68%, Snapchat -3,6%. Il colosso del web è sotto inchiesta in Gran Bretagna e Stati Uniti. La Commissione parlamentare britannica su Cultura, Media e Digitale ha chiesto a Mark Zuckerberg di comparire per un'audizione. La Casa Bianca chiede di tutelare il diritto alla privacy. Il caso, secondo il Garante Ue per la privacy, 'potrebbe essere lo scandalo del secolo e mostra solo la punta dell'iceberg'. Tajani invita il fondatore di Facebook a dare spiegazioni al Parlamento europeo. (ANSA).

"Abbiamo invitato Mark Zuckerberg al Parlamento europeo. Facebook chiarisca davanti ai rappresentanti di 500 milioni di europei che i dati personali non vengono utilizzati per manipolare la democrazia". Così in un tweet il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani. 

 

We’ve invited Mark Zuckerberg to the European Parliament. Facebook needs to clarify before the representatives of 500 million Europeans that personal data is not being used to manipulate democracy

 

La Commissione parlamentare britannica sulla Cultura, i Media e il Digitale ha chiesto a Mark Zuckerberg di comparire per un'audizione sullo scandalo relativo all'abuso dei dati di milioni di utenti che coinvolge Facebook e la società di consulenza politica Cambridge Analytica. Lo ha reso noto il presidente della commissione, Damian Collins, citando una sua lettera al patron del colosso Usa del web in cui si accusa il management dell'azienda di aver "ingannato" l'organismo in precedenti audizioni

Sulla stessa linea la Casa Bianca: 'Il presidente americano Donald Trump - afferma il vice portavoce della Casa Bianca, Raj Shah - ritiene che i diritti alla privacy degli americani dovrebbero essere tutelati".

Le elezioni europee dell'anno prossimo "sono un importante test per tutti noi. Non siamo qui per allarmarvi, ma il problema è reale e urgente".

Così il Garante Ue per la privacy Giovanni Buttarelli, che si è espresso su fake news, disinformazione e hate speech in concomitanza con lo scandalo Facebook. Buttarelli ha avvertito le altre istituzioni Ue, affermando che l'Europarlamento è cosciente dei rischi e che è "impegnato ad andare più in profondità" anche con una commissione speciale a cui "offriamo il nostro sostegno".

Per Buttarelli, "la sempre maggiore pervasività" di algoritmi basati sui dati personali "nelle nostre vite ha un impatto articolato sull'impegno civico nel processo decisionale e sulle barriere al coinvolgimento pubblico nei processi democratici" e provoca "una crisi di fiducia nell'ecosistema digitale", ed è arrivato il momento "di estendere la collaborazione tra i garanti per la privacy a quelli delle telecomunicazioni ed elettorali".

"Non è il mio ruolo indagare come questi dati" degli italiani su Facebook "siano stati utilizzati in pratica" nell'ottica di una potenziale manipolazione delle elezioni italiane, ma - aggiunge Buttarelli -  "il modo in cui il sistema funziona" dai likes alle fan page sino alla geolocalizzazione "è globale, è esattamente lo stesso, non c'è un approccio nazionale".

"Seguiamo da vicino l'evoluzione del caso Facebook. Per l'Unione europea la protezione dei dati personali è un valore". Lo ha detto uno dei portavoce della Commissione europea.

"Con il potere informativo che converge verso un solo destinatario", cioè le media company come Facebook, "si sta creando una nuova geografia dei poteri, che tende a cambiare la natura delle democrazie moderne". Antonello Soro, intervistato dal Mattino, commenta il caso Cambridge Analytica. Per il garante della privacy "è a rischio la libertà di scelta".

   


Tags:




Ti potrebbero interessare

Speciali