Giro d'Italia a Roma. L'ultima tappa tra buche, proteste e misure di sicurezza
Tra buche e proteste anti-Israele, l'ultima tappa del Giro d'Italia rischia di essere più turbolenta del solito. Domenica la carovana rosa arriverà a Roma: 115 chilometri tra le strade della Capitale che negli ultimi mesi ha sofferto piogge e gelate con conseguenti buche e voragini. I campioni delle due ruote percorreranno il centro storico, tra asfalto e sampietrini tenuti sotto la stretta sorveglianza del Dipartimento Lavori Pubblici del Campidoglio che oggi ha effettuato uno degli ultimi sopralluoghi sul percorso.
L'obiettivo è quello di individuare le ultime criticità e "risolverle entro domenica". La tappa finale del Giro sarà anche l'ultima occasione per i movimenti filopalestinesi per manifestare la propria disapprovazione per la corsa che quest'anno è partita da Israele. Così come avvenuto in altre città italiane, anche nella capitale gli attivisti si faranno sentire, pronti a "sfidare" la 'green zone' disposta alla Questura.
Nell'area dei Fori in corrispondenza dell'arrivo verrà creata una zona riservata dove si accederà attraverso alcuni varchi di filtraggio con i controlli delle forze dell'ordine, anche coi metal detector. Due i villaggi hospitality: uno per gli atleti e i team dove si entrerà solo con il badge, l'altro aperto al pubblico. L'area di sicurezza andrà dalla fermata metro B «Colosseo» a piazza Madonna di Loreto, dove è prevista la partenza e l'arrivo del Giro. Alla partenza i ciclisti si recheranno in passeggiata da viale delle Terme di caracalle dove approderanno a bordo dei bus nella tarda mattinata. Le prime chiusure al traffico, nella notte tra domani e domenica, interesseranno viale delle Terme di Caracalla.
BUS E METRO
Da domenica a mezzogiorno lo stop al traffico riguarderà tutto il tracciato di gara. Alle 20 si completeranno le riaperture, con l'eccezione sempre di viale delle Terme di Caracalla che riaprirà a mezzanotte. Il grosso delle deviazioni e limitazioni dei bus domenica si avrà nella fascia oraria 12-20. Dalle 12 di domenica saranno chiusi gli accessi alla stazione Metro B Colosseo. Sulla metro A, invece, è prevista, alla stazione Flaminio, la chiusura del solo ingresso che si trova lato piazza del Popolo.
Tutto il perimetro della gara sarà delimitato da un sistema di transennamento fisso e mobile. Saranno garantiti 23 attraversamenti pedonali presidiati. Quelli di piazza Barberini lato via del Tritone, di via Sistina angolo via Crispi, di via del Corso angolo via delle Convertite e di via del Teatro Marcello angolo Vico Jugario saranno anche veicolari. Sorvegliata speciale l'area del ghetto. La 101ˆ edizione del Giro d'Italia che si concluderà proprio a Roma, infatti, ha avuto avvio da Israele sollevando polemiche e proteste. I movimenti stanno rinnovando l'appello a partecipare alle manifestazioni di protesta dando appuntamento alle 15.55 (orario di partenza del Giro) al Circo Massimo. Scatteranno le misure anti-terrorismo previste per i grandi eventi. Nella green zone saranno attivate limitazioni al trasporto di armi, esplosivi, combustibili, materiale classificato pericoloso e al transito di tutti i veicoli adibiti al trasporto di merci, anche di massa inferiore alle 3,5 tonnellate. Le strade della Capitale apparentemente innocue rispetto a temibili ascese come quella dello Zoncolan, nascondono però insidie alle quali il Comune sta cercando di riparare con un certo affanno, ovvero buche e voragini. «Il percorso è stato scelto insieme agli organizzatori del Giro con sopralluoghi congiunti - ha spiegato ieri l'assessore allo Sport Daniele Frongia - Sarà una bella festa cittadina». Il diktat? «Risolvere le criticità entro domenica».