Rifiuti per le strade. I Presidi scrivono alla sindaca. A rischio il ritorno a scuola

di redazione Roma 05/01/2019 ROMA
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Dopo la protesta social dei romani, con centinaia di foto di rifiuti postate su Facebook e Twitter, ora sono i presidi a farsi sentire. Come riportato dal Messaggero, a scrivere alla sindaca Virginia Raggi è stato Mario Rusconi, il presidente dell'associazione dei dirigenti delle scuole romane.

La lettera è sia un appello che un ammonimento: "Ripulite i marciapiedi attorno agli ingressi dei nostri istituti, altrimenti il 7 gennaio resteremo chiusi e i ragazzi non potranno entrare in classe". Per questioni "sanitarie" e per la possibile presenza di topi si teme soprattutto per i bimbi delle scuole dell'infanzia e delle elementari.

Un'altra grana per la prima cittadina grillina, già alle prese con i mali di Ama, la super produzione di spazzatura durante le festività e la complessa riorganizzazione del servizio dopo l'incendio che l'11 dicembre ha privato Roma del Tmb Salario. La missiva firmata dai presidi arriva dopo i roghi che hanno fatto strage di cassonetti prima e dopo Capodanno, dopo la bocciatura del nuovo bilancio di Ama da parte dei revisori e l'idea della Raggi di portare in procura un dossier con tutto ciò che non torna nella gestione del ciclo dell'immondizia. Gare andate deserte, gli stessi incendi, i tassi di assenteismo che si registrano nella municipalizzata, gli sprechi dell'azienda e il braccio di ferro con la Regione sul piano rifiuti.

Intanto una proposta di delibera che sarà in discussione martedì prossimoavanza l'ipotesi di coinvolgere coloro che abitano o hanno negozi sulla strada nello spazzamento del marciapiede davanti alle loro attività commerciali o abitazioni. Il testo prevede anche il recepimento delle sanzioni introdotte per legge nel 2015 che prevedono multe anche per chi getta i mozziconi di sigaretta per terra: da 30 a 300 euro, sui mozziconi di sigaretta gettati in terra, sui prodotti da fumo e quelli di piccolissime dimensioni.

"Noi daremo il massimo supporto alla regione Lazio e alla città di Roma", ha ribadito il ministro Luigi Di Maio interpellato a margine di un incontro con i lavoratori della Pernigotti, in merito alla presa di posizione dei presidi. "È chiaro che con l'incendio di uno degli impianti fondamentali - ha aggiunto - si è messo la città in ginocchio però so che Regione, Comune e ministero dell'Ambiente stanno collaborando per trovare una soluzione temporanea all'incendio che ha messo fuori combattimento un impianto".


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