Armi nucleari. Usa sospendono il trattato firmato da Reagan e Gorbaciov. Mosca "Rischio per la nostra sicurezza"
Il segretario di stato americano Mike Pompeo ha annunciato il ritiro degli Usa dallo storico trattato Inf sulle armi nucleari firmato da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov e che pose fine alla Guerra Fredda.
"La Russia ha violato per anni senza scrupoli il trattato sulle armi nucleari e non ha mostrato alcun serio impegno nel volerlo rispettare", ha detto Pompeo motivando la decisione.
Gli Stati Uniti potrebbero schierare un totale di "48 missili da crociera" in Europa mettendo così "in pericolo" la Russia centrale e Mosca "non può ignorare questa minaccia". Lo ha detto il viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov sottolineando che gli Usa potrebbero anche decidere di "schierare immediatamente 24 missili Tomahawk nucleari". La Russia, ha precisato, sta già prendendo misure per garantire la sua sicurezza nazionale.
Berlino, senza trattato Inf ci sarà meno sicurezza - "Senza il trattato ci sarà meno sicurezza". Lo ha detto il ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, via twitter, commentando l'intenzione ufficializzata dagli Usa di uscire dal trattato anti-missile Inf. "Non abbiamo bisogno di un dibattito sul riarmo ma di un controllo comprensivo sugli armamenti", ha proseguito il ministro tedesco. "Purtroppo la Russia non è pronta a ristabilire la fedeltà al trattato", ha aggiunto Maas
La Russia stamattina ha reagito alzando la voce. In un'intervista all'emittente Rossiya 24, il viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov, ha detto: "Gli Stati Uniti potrebbero schierare un totale di 48 missili da crociera in Europa mettendo così in pericolo la Russia centrale, e Mosca non può ignorare questa minaccia."
Ryabkov ha inoltro sottolineato che gli Usa potrebbero anche decidere di "schierare immediatamente 24 missili Tomahawk nucleari, dopo che i sistemi Aegis Ashore saranno schierati in Polonia". La Russia, ha precisato, sta già prendendo misure per garantire la sua sicurezza nazionale. Il sistema missilistico di difesa Aegis Ashore fa parte del cosiddetto Scudo antimissile in Europa orientale, contro i missili balistici di corto e medio raggio, ma la sua installazione da anni è contestata da Mosca.
Gli Stati Uniti hanno informato ieri gli alleati della Nato dell'intenzione di ritirarsi dal trattato sui missili nucleari Inf. Secondo quanto appreso dalla Dpa, l'Alleanza intende sostenere questa decisione con una dichiarazione dopo l'annuncio del ritiro che verrà fatto dal segretario di Stato Mike Pompeo in una conferenza stampa. All'inizio dello scorso dicembre l'amministrazione Trump aveva detto che avrebbe abbandonato l'Inf se la Russia non avesse iniziato a rispettarlo, fissando così una sorta di ultimatum che scade domani, 2 febbraio.
L'annuncio del ritiro avvierà comunque un periodo di sei mesi perché divenga definitivo, a meno che la Russia non ritorni a rispettare l'accordo firmato nel 1987. "Siamo ancora pronti e disponibili a impegnare Mosca sul fronte del controllo delle armi nucleari", ha confermato Pompeo. Un arco di tempo in cui si potrebbe lavorare a una nuova intesa.
Gli Stati Uniti accusano la Russia di violare il trattato con i missili balistici tattici 9M729 perché la loro gittata supera i limiti posti dal trattato e chiedono a Mosca di distruggerli.