Australia. Il cardinale Pell resta in carcere. L'accusa è pedofilia

di redazione 27/02/2019 ESTERI
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E' stata revocata oggi la libertà su cauzione al cardinale George Pell, dichiarato colpevole da una giuria di abusi sessuali su due coristi di 13 anni quando era arcivescovo di Melbourne verso la fine degli anni '90. Lo ha stabilito la County Court di Melbourne, a conclusione di un udienza pre-sentenza di condanna dove i legali delle due parti hanno presentato le argomentazioni conclusive. Da stanotte Pell sarà detenuto nella Assessment Prison di Melbourne, in attesa della sentenza prevista per il 13 marzo.

Pedofilia, Pell in carcere

Durante l'udienza di oggi è stato confermato che i cinque reati di cui il cardinale è stato dichiarato colpevole comportano un condanna massima di 10 anni ciascuno. A Pell era stata accordata la libertà su cauzione, dopo la sua incriminazione lo scorso dicembre, perché richiedeva un intervento chirurgico alle ginocchia.

Padre della vittima fa causa per risarcimento  - Il padre di uno dei due coristi di 13 anni aggrediti sessualmente nel 1996 dal cardinale George Pell quando era arcivescovo di Melbourne sta intentando causa di risarcimento sia contro il prelato che contro la Chiesa cattolica, dopo la morte del figlio per overdose di eroina nel 2014. Lo studio legale Shine Lawyers, che lo rappresenta, riferisce che il padre della vittima, che non può essere identificato per legge, ha deciso di farsi avanti dopo il verdetto di colpevolezza. Egli sostiene che il figlio abbia sofferto di stress post-traumatico a causa degli abusi subiti. Morto a 31 anni, non aveva mai parlato con i genitori degli abusi subiti, ma il padre ritiene che sia stato per questo che si sia affidato alla droga.


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