Eredità di Alberto Sordi. Tutti assolti gli imputati. Non ci fu circonvenzione
Tutti assolti i 9 imputati nel processo legato alla vicenda dell'eredità di Alberto Sordi. Lo ha deciso il giudice monocratico del Tribunale di Roma, dopo circa due ore di camera di Consiglio. I 9, accusati a seconda delle posizioni, di circonvenzione di incapace e ricettazione, sono stati assolti con la formula "perchè il fatto non sussiste".
L'autista, il notaio, gli avvocati e la servitù. Tutti assolti perché il fatto non sussiste per il raggiro da 2,3 milioni di euro ai danni di Aurelia Sordi, la sorella dell'attore Alberto, morta la notte tra l'11 ed il 12 ottobre del 2014. A stabilirlo il giudice Maria Elena Mastrojanni della settima sezione penale.
La vicenda riguarda le manovre che, secondo l'accusa, sarebbero state messe in atto alle spalle di Aurelia dall'autista di fiducia Arturo Artadi, dal notaio Gabriele Sciumbata e dall'avvocato Francesca Piccolella. Ora ritenute infondate.